alberto ha scrittoInteressantissimo anche il discorso di Cicci sui vini da mal di testa.
A me pareva di ricordare che qualche produttore avesse inserito nell'etichetta una dicitura che garantiva il non addizionamento (si dice???) di anidride solforosa (o acido tartarico, non ho ben capito).
A qualcuno risulta? E qualcuno è in grado di elencare quei produttori che adottano questa tecnica (o meglio che non la adottano, cioè che non aggiungono nulla al vino) ?
Nel Bellavista, se non sbaglio, la dicitura è Pas Operè. Giusto?
Difatti Cicci ha ben centrato un dei problemi classici delle uve raccolte in zone calde e umide:il doverle cogliere e trasportare in cantina nel più breve tempo possibile,pena l'inizio di una fermentazione e deperimento del grappolo stesso.
Nel trevigiano,sopratutto lontano dalla collina di Cartizze,si usa molto spargere le casse colme di grappoli con solforosa per ritardare ogni processo di ossidazione prima del trasporto dalla vigna alla cantina;tragitti molto lunghi a volte,prima di arrivare a conferire l'uva al produttore.I vignaioli sono centinaia ma produttori leader poche decine,ecco il perchè di spostamenti di centine cariche d'uva "spolverata".
Personalmente,a parte pochi prodotti del Cartizze,tendo a non consumare e nemmeno vendere Prosecco;allo stesso costo preferisco un Pinot nero/Chardonnay OP di Monsupello,Anteo,Doria,Travaglino etc.
Aziende che hanno la vigna a ridosso della cantina:pochi minuti e i grappoli sono già in pressatura,soffice per il Pinot Nero,non serve la Solforosa.
Un Prosecco ha,di media,110/120 mg/lt di Anidride solforosa una volta lavorato (Prese di spuma,lievito,sboccatura,dosaggio,bottiglia);un OP metodo classico di un produttore sopracitato non più di 45/55 mg/lt.
Le attuali leggi in vigore in materia sono a dir poco lacunose:basta dichiarare sull'etichetta:CONTIENE SOLFITI che si è in regola.
Non dimentichiamoci che alcune sostanze presenti nelle bucce generano solfiti in maniera naturale;questo vuol dire che un produttore di metodo classico rosè serio,obbligato a lasciare il mosto a contatto con le bucce per far assumere il classico colore rosato al prodotto, è giudicato alla stessa stregua di un produttore che sparge sacchi di polvere bianca sulle cassette d'uva:in entrambi i casi scriveranno:CONTIENE SOLFITI.
Cambiando argomento,sempre per Alberto,la dicitura Pas Dosè sull'etichetta di un metodo classico,indica che non è stato aggiunto sciroppo di dosaggio,quello che i francesi chiamano le liqueur d'expedition,dopo la sboccatura dei lieviti ormai inerti.
Se avessi partecipato alla gita alle cantine Anteo adesso saresti più imparato
A presto
Rinaldo