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da gobbaccio il 28 dic 2006 12:16


Ne approfitto per fare un paio di domande a Frantoio, Tano e se torna dalle vacanze anche a Montefollonico.

1) Siamo proprio sicuri che qualsiasi olio prodotto in Italia sia migliore di quelli prodotti all'estero? Mi spiego: stiamo diventando un po' sciovinisti alla francese, convinti che tutto quel che facciamo in Italia sia oro e quel che si va a venti metri dal confine una schifezza. I prosciutti per esempio: l'Italia è straordinaria, ma la Spagna non è che faccia proprio delle ciofeche... E allora chiedo: quali sono oli stranieri comparabili per qualità all'extravergine italiano, se ce ne sono?

2) Perchè all'Esselunga (o in altri supermarket) vendono a 4-5 euro delle etichette prodotte in Italia con dicitura "da olive italiane"? Sofisticazione o economia di scala? Io chiaramente, come il 90% (immagino) dei frequentatori di questo forum, li compro: qualità media/mediocre, ma non pessima. Non capisco un tubo di olio?

attenzione a generalizzare.(per non dire peggio)

da montefollonico il 28 dic 2006 15:29


Buongiorno.
Non sono in ferie ed anche se lo fossi riesco sempre a leggere.
E' che a volte è bene leggere e rileggere, riuscendo a sorridere, e sopratutto vedere dove si vuole andare a parare.
Orbene occorre molto tempo per portare contributi a ciò che abbiamo letto. Inizio con rispondere al nostro D.E.
Gli oli stranieri probabilmente possono essere molto interessanti, i meno buoni sicuramente li consumiamo abitualmente senza accorgersene, perchè incosapevoltmente li abbiamo acquistati.
Quelli ottimi vanno testati dopo averli trovati.
personalmente mi toccheranno quelli del Cile. poi vi farò sapere.
Il problema è che non si riesce a stare dietro a quelli Italiani...
Per l'amico Frantoio:
beh, hai generalizzato troppo dicendo "quindi niente". un conto sono i grandi porduttori con frantoi diciamo "continui", un conto i piccoli , sempre ed ovviamente conto terzisti, ovviamente stagionali, che mi garantiscono prodotti eccelsi, con frangitura immediata, controlli diretti ed indiretti, e sopratutto tecnologie aggiornate. Mi spiace che nella tua zona tali frantoi facciano tali oli che si producevano tanti anni fa.
Altra domanda :tu dici frangi nella tua zienda solo per te, ma riesci ad ammortizzare gli adeguamenti a livello tecnologico ? se ovvio li fai o se, miseria, sei rimasto a 20 anni fa come attrezzature???. eppoi a che temperatura è l'acqua che utilizzi......?
A rileggersi presto. Montefollonico , stranamente, paziente.

da tano il 28 dic 2006 19:27


Ho avuto modo di assaggiare oli extra vergine e non, di tutto il mondo e fatta una piccola eccezione per: Napa Valley, California e Victoria, Australia, che producono oli interessanti, e, fermo restando che hanno frantoi a ciclo continuo a fraddo di produzione Italiana ed inoltre sono Italiani che lo fanno, il resto è meglio lasciar perdere.

Nel senso che, anche se cercano di fare qualcosa di buono, non ci possono riuscire, i motivi sono tanti: dal trattamento delle piante, la raccolta, la frangitura, la filtratura ecc. ecc. non sono adeguati per fare un olio di qualità.

L'Italia è e resterà a lungo il paese migliore al modo a fore olio extra vergine, per la sua storia, la sua esperienza ma sopratutto per la passione e dedizione che ripone nel fare questo prodotto, tanto è vero che tutto il mondo vuole il nostro olio.

Presto ci sarà una risalita da parte della spagna. Nella regione dell'Andalusia e più precisamente a Jaen, stanno montando una serie di frantoi a ciclo continuo a fraddo per cercare di starci dietro, statene certi ci vorranno anni prima di raggiungere una discreta qualità, prima che riescano a mettere a posto i milioni di piante che hanno in quella zona e che poi riescano a fare una raccolta che ne valga la pena, e ancora, che non diano un'attesa troppo lunga dopo la raccolta.....beh! ce ne vorra parecchio di tempo.

Si, siamo i migliori del mondo a fare l'olio extra vergine, e credetemi non sono campanilista, ma realista.

tano

da tano il 29 dic 2006 04:02


E adesso .......BUON OLIO 2007 A TUTTI.

Ah! No, ho sbagliato FELICE 2007 A TUTTI.

da Frantoio il 30 dic 2006 10:30


Rispondo un pò a tutti.

Non sono di quelli che dicono che Italiano è il migliore, anzi per me il vino eccelso parla francese... ma nel caso dell'olio è proprio così. Purtroppo le componenti dell'olio, (acidi grassi, etc.) sono influenzate oltre che dal clima, molto anche dal terreno e le carateeristiche che danno il gusto equilibrato e piacevole all'olio Italiano non ci sono neglia altri paesi. In spagna Hanno macchinari Tecnologicamente avanzati ma purtroppo gli oli hanno difetti di provenienza marcati, in california idem, forse la grecia ci sta dietro. Gli olii che trovate nei supermercati con scritto olive Italiane o 100% Italiano hanno una percentuale di Olio extero, la legge lo consente e non và riportato in etichetta, il resto degli olii dove non c'è scritto nulla è tutto estero e comunque bisogna ricordare che dove non esiste una certificazione IGP o DOP, non vi è l'obbligo di riportare l'anno di produzione e nessuno lo mette inoltre la data di scadenza parte dal momento dell'imbottigliamento e finisce a 18 mesi dopo, quindi molti di questi olii a 4 o 5 euro il litro girano da 2 o 3 anni e vi assicuro che ci sono molti metodi di laboratorio per limitare l'ossidazione e l'acidità, poi per il resto sono tutti al limite analiticamente. Avete fatto mai un analisi polifenolica ad un olio nuovo prodotto in Italia a ciclo continuo a temperatura controllata? abbiamo valori anche prossimi ai 500 mg litro! negli oli sopra menzionati siamo addirittura sotto i 50 mg/l..., ossidazione al limite etc.
Il nostro frantoio viene utilizzato anche per conto terzi e facciamo fatica lo stesso ad ammortizzare i costi visto che ci siamno dotati delle ultime tecnologie. Resta il fatto che se vuoi fare un olio come si deve il insieme ad una esperienza dell'operatore non da poco, che parte dal campo sino ad arrivare all'imbottigliamento e vi assicuro che nonostante si "Estragga a freddo" come dice la legge, sotto i 27°, analiticamente da 27 e 34 non vi è nessuna differenza. La differenza reale la fà una perfetta calibrazione tra pezzatura della pasta, tempi di gramolazione e adeguato rapporto di pasta, acqua e portata di pasta all'estrattore in fase di estrazione, è qui la fà l'esperienza del frantoiano.

da montefollonico il 02 gen 2007 21:33


Orbene, ne parleremo sicuramente per mesi, vista l'ampiezza dell'argomento.
Perchè abbiamo il miglior olio in Italia.
Motivi tanti, sicuramente è il mix, fra fattori climatici, o meglio microclimatici.
A livello geologico e morfologico siamo messi bene. I suoli preferibilmenti scarsi di argille e limi ,su substrati quaternari e terziari, sono una manna per gli olivi.
Ma fondamentale è la nostra grande varietà di cultivar, tutte pregiate, alcune pregiatissime.
Aggiungiungiamo un serio protocollo di raccolta e trasformazione ed ecco il nostro olio.
Eppoi da parte nostra abbiamo la Cultura dell'olio, il cercare di
migliorarsi sempre, e da parte di tutti.Sia al centro nord che al sud.
Ormai anche i grandi oli meridionali lavorano ed etsraggono ai nostri livelli.
Con gli amici di Matera discutevamo appunto se mantenersi sui 24
gradi di temperatura od" osare" ancora di più scendendo a 22.
Facendo e applicando protocolli sempre più "interessanti.
Beh per quanto mi riguarda per il prossimo anno arriverà una piccolissima selezione, fatta scegliendo in campagna UN MILLESIMO
della produzione di una zona vocatissima toscana, lavorazione entro le 12 ore dalla brucatura ( a costo di frangere anche di notte), estrazione con "temperatura" sotto i 24 gradi. A riellegersi presto. Montefollonico

da Frantoio il 04 gen 2007 18:24


Rispondo a Montefollonico esponendo il mio personale punto di vista riguardo all'estrazione a 22 Gradi e il millesimato:

Per quanto riguarda l'estrazione a 22 Gradi o 24 bisogna dire che purtroppo sotto i 24 gradi l'olio si emulsiona con l'acqua, non gramola e di conseguenza il prodotto finale sarà decisamente mediocre. La gramolazione è una fase necessaria e importantissima e la si ottiene dando un certo tepore alla pasta (sui 27°); a questo si aggiunge che una volta passate nel frangitore le olive escono nella migliore delle ipotesi a 23-24 gradi di temperatura, complice la temperatura esterna e lo sbalzo termico del frangitore, a meno che non si voglia raccogliere a dicembre avanzato quando fuori si gela, ma per la qualità il freddo alle olive in fase di maturazione avanzata è deleterio. Per quanto riguarda il millesimato devo dire che l'unico vantaggio sarebbe quello di avere un olio di gusto diverso nella propria produzione magari scegliendo una determinata cultivar o altro, ma in una oliveta dove la produzione e buona e le olive sane sotto tutti i punti di vista non ha differenze di sorta.

da montefollonico il 05 gen 2007 00:50


rieccomi anche io rispondere.
La scelta delle olive è dovuta, perchè vengono "osservate" varie olivete, tutte di alta qualità . Per circa 8000 quintali di olive fra tutte e verrano scelti appunto 8 quintali della cultivar "correggiolo".
La temperatura di 24 gradi è un dovere a cui ci dobbiamo attenere, a scapito della resa.
Tale temperatura come già detto prcedentemente è scelta anche dai frangitori meridionali, pure in raccolti precoci.
E' stata, è e sarà sicuramente fonte di discussione su chi vuole mantenerla sui 26 gradi, anche fra i miei frangitori. Quest'anno visto le non basse temperature meteo, ed altri problemi non ho fatto selezioni.
Per il prossimo anno si inizia da ora a seguire e visionare le olivete.
E speriamo bene. Montefollonico

OLIO D.O.P di Seggiano

da robrutil il 05 gen 2007 14:32


Un argomento al quale non posso rinunciare.
Mio padre da dieci anni all'inizio di novembre si reca al suo paesello Castel del Piano (grosseto) sul monte amiata a raccogliere olive per fare l'olio.
Data ormai la sua esperienza e la conoscenza di molti contadini della zona è riuscito a produrre olio a sufficienza anche per poterlo vendere.
Descrizione: Piante tutte situate nel comune di Seggiano premiata con la D.O.P come miglior olio d'italia.
Qualità della piante Leccino, Frantoiana e altre resistenti per le grandi escursioni termiche della zona.
Le olive vengono raccolte ai primi di Novembre appena inizia la stagione a mano con la classica manina e la retona sotto.
Quando si fà buio il raccolto viene direttamente portato al frantoio dove si aspetta che venga spremuto dalle macchine.
La lavorazione quindi è prima spremitura a freddo, praticamente il migliore.
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Non è ancora permesso fare la pubblicità per propri prodotti commerciali. ilmangione.it
2° comunicazione - Adesso che è attivata puoi accedere alla sezione Gran Bazar seguendo le indicazioni. ilmangione.it

piccole note

da montefollonico il 09 gen 2007 15:46


Un piccolo contributo all olio di Seggiano.
Mi risulta che ancora la Dop , non sia stata concessa, ma siamo, diciamo, in istruttoria avanzata. Comunque la Dop verrà rilasciata alla cultivar autoctona, cioè l'olivastra di Seggiano. Una pianta più resistente anche al freddo, rispetto alle altre cultivar Frantoiano, Moraiolo, Leccino, e varie "sottocultivar" come Oriolo Correggiolo ecc, che prosperano nelle zone limitrofe.
Zone sicuramente più vocate all'olivocoltura, di quella di Seggiano.
Montefollonico

Olio di Seggiano

da robrutil il 09 gen 2007 17:50


X Montefollonico,
mi fà molto piacere che tu conosca questo olio e tutto quello che riguarda questo alimento.
Io lo uso da quando sono nato per motivi di origini mio nonno lo dava a mio padre, mio padre lo da a me.
Non ho tanta esperienza di oli come te quindi ,volevo sapere da te se è possibile stilare una specie di classifica dei migliori di Italia, quali caratteristiche vengono più valutate per classificare un'olio come il migliore?
E a che prezzo può essere venduto?

da montefollonico il 10 gen 2007 00:46


carissimo robrutil, il cercare di rispondere alla tua domanda è il nostro impegno per il prossimo futuro. Occorrerà un adeguato tempo per dare tali informazioni, quindi spero di rileggersi un sacco di volte. Un saluto Montefollonico

x Montefollonico

da robrutil il 11 gen 2007 10:06


Ancora per Montefollonico
Ho grande interesse di frequentare qualche corso dedito alla conoscenza approfondita dell 'olio.
Mi puoi indicare a Milano qualche indirizzo di qualsiasi tipo multimediale o reale fatto possibilmente da gente onesta?
Grazie

da montefollonico il 14 gen 2007 12:44


Non posso esserti utile. Non sono a conoscenza di corsi o "avvicinamenti" all'olio in Milano.Beh forse qualche altro può esserci utile. Un consilgio cerca di fare anche esperienza sul campo, girando cioè per frantoi e cercando di farti "adottare".
Un saluto Monty

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