Fante ha scrittoUna domanda.
C'ho un amico che mi martella sempre i gioielli con la regola della gradazione alcolica crescente nella scaletta dei vini.
Pur essendo un parametro indicativo direi che non è una regola fissa. A mio modo di vedere un 12° può avere una complessità organolettica superiore a un 13°, anche se, nel dubbio, è bene seguire questa indicazione. Cheddite?

Per "scaletta" tu intendi l'ordine con il quale bevi i vini durante il pasto?

Se è questo, non credo sia un dato significativo se preso singolarmente, anche se, in linea di massima, la rispetto.

Dg

Anche questa dellA GRADAZIONE, è una delle cavolate che vengono propinate da corsi vari di enologia, per far vedere che questi devono essere lunghi e che hanno senso di esistere.
Non c' è riscontro ne scientifico ne sul "campo".
Altresì, esempio, bere un aromatico di media gradazione , prima di un autocnoco importante, farà si di saturare le papille gustative,e olfattiche, compromettendo, anche dopo resettature, la serie di degustazioni.
Scaltrezza ....... Monty

Beh, un certo senso ce l'ha però.

Generalmente agli aperitivi si accostano vini più leggeri, ai primi piatti dei vini medi e, in presenza di carni, ai secondi vini più carichi.

I vini da dolce, poi, di solito hanno gradazione elevata.

Non so se questa 'regola' ha altra valenza, ma di fatto, spesso viene rispettata, mi pare. Indirettamente.

sicuro di quello che dici?
Le bollicine "buone" per gli aperitivi, viaggianoa gradazioni altine,
ora i bianchi, sono strutturati, uno chardonnay o sauvignon esempio di san michele appiano ha i suoi 13.5° ,superiore all'importante vino rosso che berrai con la carne.
Hai sparato dei luoghi comuni rifilatici a iosa da improvvisati esperti...Monty

dimenticavo cosa importante il vino da dolce per antonomasia, il Moscato ha 4/5 gradi....concordi o sei convinto?

ok, mi arrendo. vince montefollonico 5-0

meno male che ho scritto "mi pare"...

e meno male che monty ha scritto paille olfattiche, almeno sembra più umano anche lui...

Non dobbiamo confondere la scala alcolica con quella gustativa.....


Ci sono vini che a 13,5° hanno una struttura inferiore di alcuni che ne hanno 13°, sopratutto in riferimento al tannino che vi troviamo, parlando di rossi, naturalmente.

Esempio: se questa sera abbiamo voglia di cambiare più vini per via di un menù articolato, sarà meglio cominciare con un Pinot nero anche a 13,5°, ma molto elegante, morbido e di discreta struttura, ma sicuramente meno tannico di un Sangiovese a 13° di Toscana, egualmente morbido, più tannico e più arrogante al palato, per poi passare ad un Aglianico a 14° decisamente tannico, ma non per questo meno gradevole, sicuramente più concentrato e di grande forza, con grande corposità.

La scala alcolica varia a più riprese, ma la cosa importante è non defraudare il palato.

Nel vino bianco è un po' diverso, in quanto spesso la gradazione alcolica va di pari passo con la struttura del vino, poi ci sono le eccezioni, tipo: se cominciamo un pasto con fegato grasso, abbinare vini come Sautern o Passiti botritizzati a 14,5°/15° o anche 16° non vi è nulla di sbagliato, vuol dire che aspetteremo qualche minuto in più per passare al prossimo piatto, per dar modo alla nostra bocca di riequilibrarsi e continuare così il nostro pasto, percorrendo poi una scaletta più consone a quello che mangeremo.

tano

Eh, che dire... Ubi maior...


Fante, stasera ci troviamo a bere un chinotto, che mi pare più semplice?

Grazie Tano. Ho girato la tua risposta al mio antagonista riducendolo spero definitivamente al silenzio.....

Fante ha scrittoGrazie Tano. Ho girato la tua risposta al mio antagonista riducendolo spero definitivamente al silenzio.....

Non hai osato girare quelle di monty, dove parla di "cavolate dei corsi di enologia" e di "luoghi comuni di improvvisati esperti", vero?

solitamente seguo questa scaletta

prosecchi
bianchi
rosarti
rossi
passiti

a parità di tipologia le annate, da più giovane a più vecchio

a parità di annate la posizione geografica, da nord a sud

a parità pure di queste la gradazione

a parità di gradazione e stì cazzi mi tracanno tutto insieme

caro tello vecchissima scuola...cosi giovane
ed un bel fegato d'oca di antipasto lo lasci senza un banale abbinamento di sautern?, o meglio ancora con passiti carbonari!!!!

montefollonico ha scrittocaro tello vecchissima scuola...cosi giovane
ed un bel fegato d'oca di antipasto lo lasci senza un banale abbinamento di sautern?, o meglio ancora con passiti carbonari!!!!

in realtà settimana scorsa a Parigi ho proprio mangiato come antipasto un ottimo fois gras con un pessimo sauternes

le mie linee giuda rimangono quelle di cui sopra, poi è ovvio che le eccezioni sono fatte appposta per confermare le regole

di certo non bevo prima un' amarone e poi un prosecco.....