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Dettori Bianco

da Lazzaroni il 03 dic 2007 20:10


Mi sono sturato, autodiagnosi ed autocura ad una domenica troppo domestica, una bottiglia di Dettori Bianco 2004.

In re ipsa, notizia che capisco non vi possa strappare che sbadigli.

Cionondimeno vorrei conoscere il vostro pensiero, perlomeno di coloro che amano discorrere di vino, su questa tipologia di vini e sui supporters che questa categoria medesima ha saputo avocarsi.

Mi spiego meglio: si tratta di un vermentino sardo vinificato rapidamente in acciaio e non sopposto particamente a nessun lavorio di cantina, neppure una semplice filtrazione.
Il risultato è un vino spesso (non solo alla vista data l'inevitabile opacità), ma anche alla bocca: grassezza, dolcezza ruvida ed alcolicità in immediato rilievo.
Profumi forti, sensazioni "ubriacanti" immediate.
Un vino di elevata rusticità e teleologicamente indirizzato ad un recupero dei modi e dei sapori più antichi, quasi originari, direi.

Illustri predesssori di questo sistema di vinificazione (ed anche di ancora più spinti) si contano nelle zone del Friuli, della Sardegna non sapevo.

E ciò tanto più mi stupisce alla luce di un vecchio "Contrappunto" del Signor Di Lello che abitualmente scrive dul mensile del GR e che esaltava questo vino come possibile faro di una nuova enologia bianchistica nazionale.

In soldoni, sono io un fessacchiotto di paese che non ne capisce proprio o possiamo paventare un abbaglio del Di Lello impersonapersonalmente?

da tello-77 il 04 dic 2007 12:21


non conosco questo vino, mi documento

sorta di Gravner o Radikon ?! :roll:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da tello-77 il 04 dic 2007 12:27


Denominazione : Romangia I.G.T. Bianco
Uvaggio : 100% Vermentino di Sardegna
Coltivazione Vite : Alberello
Densità Impianto : 5000/6000 ceppi
Vasche di Fermentazione : Acciaio
Affinamento : Acciaio / Bottiglia
Alcool : 14% Vol.
L’uva è stata raccolta a mano e come sempre trasportata in cassetta all’interno del Camion Frigo Fiat 100. L’uva è stata solo diraspata e fatta macerare per due giorni a temperatura controllata in vasche in acciaio. La decantazione e maturazione è avvenuta naturalmente sempre nelle vasche in acciaio. Il vino non è stato né chiarificato né filtrato né stabilizzato. Imbottigliato a mano. Il vino una volta imbottigliato viene fatto maturare in un magazzino a temperatura rigorosamente controllata.
Il bianco è una soddisfazione personale: mentre i rossi sono frutto unicamente della vigna, si abbisogna di molte conoscenze tecniche per riuscire a dar sfogo al Terroir senza degenerare sulla banalità
Va bevuto intorno ai 12 °C. Interessante è seguirne l’evoluzione ossidativa. Tutti i vini hanno bisogno di tempo, una volta aperti, per esprimere se stessi.
Lasciare riposare la bottiglia dopo il trasporto. Il vino non è stato chiarificato ne filtrato. Eventuali residui sono naturali.



Questo ho trovato, costo circa 18 € in enoteca
Non saprei, dovrei provarlo
Ma se è come i 2 friulani di cui sopra potrebbe non farmi impazzire, mal che vada però costa la metà

Di Gravner Ribolla Anphora 2001 ricordo questo

colore arancione come fosse il crodino
al naso nulla di che, molto deludente anche dopo un' oretta
grande potenza e rotondità in bocca
tannini :shock:
40 €.....

un vino che secondo me un appassionato deve provare, ma con la consapelozza che si ama o si odia

io non lo odio ma non credo che lo berrò più

Oslavje di Radikon mi è sembrato invece meno estremo, ma devo ribermelo con più calma, ne ho degustato un solo bicchiere :roll:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Lazzaroni il 04 dic 2007 13:22


Secondo me l'idea di Dettori è quella, ossia avere un prodotto tipo Oslavje.

Può essere un curiosità da appasionati, ma sinceramente una fruizione continuata non riesco a raffigurarmela.

Io non sono un patito del patinato, ma palatalmente sono vini scomposti.

Certo sì, il Dettori costa mezzo Oslavje e quindi è un rischio che si può correre...

da tello-77 il 04 dic 2007 13:30


Lazzaroni ha scritto
Può essere un curiosità da appasionati, ma sinceramente una fruizione continuata non riesco a raffigurarmela.



è questo il problema, un bicchiere va bene, una bottiglia stufa presto :?

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Lazzaroni il 04 dic 2007 13:37


Sulla bottiglia poi c'è un altro fatto: io sono un collaudato sbevazzone, ma questo vino qui, col suo caratteraccio alcolico da taverna portuale, ti manda subito in cioccona.

Oddio, non che dopo una boccia deliri, ma se, per dire, dopo una boccia di Tunina sono ancor tonico, dopo una boccia di questo "comincio a diventare nostalgico e ci può scappare la rissa"...

da corona il 04 dic 2007 22:57


Lazzaroni ha scrittoSulla bottiglia poi c'è un altro fatto: io sono un collaudato sbevazzone, ma questo vino qui, col suo caratteraccio alcolico da taverna portuale, ti manda subito in cioccona.

Oddio, non che dopo una boccia deliri, ma se, per dire, dopo una boccia di Tunina sono ancor tonico, dopo una boccia di questo "comincio a diventare nostalgico e ci può scappare la rissa"...


ho però paura che finire in solitaria una boccia di tunina sia veramente arduo e il giorno dopo è dura alzarsi, con un vino fatto di uva e basta magari ci si riesce con agilità.

da Lazzaroni il 05 dic 2007 11:22


Non mi vorrei vantare, ma poche settimane fa abbiamo scolato un magnum in due ed entrambi notavamo con piacere quanto poco ci sentissimo ebbri.

Motivo per cui abbiamo subito chiamato un rinforzo rosso ed abbiamo tagliato la testa ad un paio di Partagas con cui abbinare un Port Ellen...

da corona il 06 dic 2007 09:26


Lazzaroni ha scrittoNon mi vorrei vantare, ma poche settimane fa abbiamo scolato un magnum in due ed entrambi notavamo con piacere quanto poco ci sentissimo ebbri.

Motivo per cui abbiamo subito chiamato un rinforzo rosso ed abbiamo tagliato la testa ad un paio di Partagas con cui abbinare un Port Ellen...


Tutto ciò ti fa onore :D :D

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