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da Yoda il 23 giu 2008 15:22


corona ha scritto
Yoda ha scritto
corona ha scritto
K1 ha scritto
Yoda ha scritto
corona ha scritto
Secondo te il trebbiano di Valentini è "chimico"?.....

.... ma dimmi i tuoi tre vini bianchi che negli anni ti hanno sempre mandato in cielo.



Un vino che tutti gli anni , fregandosene delle condizioni climatiche che inevitabilmente caratterizzano le diverse annate, rimane costante come qualita' e , anzi, trova qualita' organolettiche in assoluto contrasto con quelle dei vini dei produttori confinanti, non so a voi, ma a me continua a lasciarmi perplesso...


spezzo una lancia a favore di corona, il quale - secondo me - esaltando il trebbiano di Valentini voleva affermare quasi il contrario, ovvero che si tratta di un vino che ti fa godere proprio perché cambia di annata in annata ma sorprende ed esalta ad ogni bottiglia. Anche se ne stappi qualcuna che ha un bel residuo di carbonica, anche se non tutte sono perfette, probabilmente proprio per quello...


ringrazio K1 per vaer spiegato al meglio il mio pensiero.


e allora ...tutto il tuo bel discorso salta....
perche' la tua affermazione, prescinde dalla qualita' e dalle caratteristiche del vino.
Ti sei innamorato di quel prodotto e/o di quel produttore , e sei disposto a parlarne bene a priori, e a chiudere un occhio anche quando le bottiglie non sono perfette...
E tutto questo chiude il cerchio...Non e' piu' una questione di "qualità" e, di conseguenza, questo fa si' che non ti puoi arrogare il diritto di denigrare quelli che piacciono agli altri...
te capì????
se ti dico che a me piace il Tavernello, contentati e prendilo per buono!! 8) 8) :lol:


se a te piace il tavernello io non critico te, ma continuo a criticare il tavernello.
Accidenti, io critico i vini, ma ho rispetto per chi li beve! Sembrate offesi perchè abbiamo dei gusti diversi.

Guarda che tra vino tecnicamente ineccepibile e privo di difetti e vino buono ci può essere una differenza abissale.

Nello specifico nell'ultima verticale di trebbiano Valentini fatta con appassionati di difetti ne son venuti fuori parecchi, ma abbiamo goduto molto tutti quanti, erano tutte bottiglie emozionanti dal 2002 fin giu al 1987.
Il vino fatto dall'enologo che riceve nel suo laboratorio i campioni dalle varie aziende a cui fa consulenza sarà anche perfetto, ma solitamente lo trovo uno sterile esercizio di stile, un prodotto freddo e senza emozioni.


Anche tutti gli altri che hanno partecipato a questa discussione parlavano di vini....solo che le tue stroncature secche, hanno fatto alzare qualche sopracciglio...
Al di la' di queste fregnacce, mi pare comunque di capire che , se devi scegliere un vino , preferisci sceglierlo con qualche anno sulle spalle invece che della vendemmia immediatamente precedente. E su questo, mi trovi decisamente d'accordo. Io la penso un po' come te. Mi piace trovare qualche bottiglia di 8/10/15/20 anni e sentire come il vino sia cambiato.
Il limite forse , e' che non c'e' tanta gente disposta a spendere per vini (bianchi) di questa eta'.
Anch'io ho avuto delle bellissime sorprese con vini datatissimi e soprattutto con bottiglie che non avrei mai pensato potessero "tenere" cosi' bene nel tempo.
Ma , converrai con me che la passione per i vini vecchi ,soprattutto i bianchi, non e' purtroppo la norma. Non ultimo, il fascino del tempo aiuta a perdonare gli eventuali difetti che a volte si riscontrano, e, sono disposto a pensare che a volte, in cambio di quelle particolari sensazioni gusto/olfattive non certamente paragonabili a quelle di un vino giovane siamo disposti a sorvolare su altri parametri che andrebbero tenuti in conto in una degustazione...
Ammetto molto candidamente di non aver mai assaggiato il trebbiano di cui si parla con piu' di 3/4 anni sulle spalle, e , non ho timore, a crederti quando dici che aperto dopo una decina d'anni di cantina, sia strepitoso.
Qualche esperienza in piu' ce l'ho con vini francesi, dove , e' piu' facile trovare prodotti che "tengono" bene gli anni.
Parlo dei vari Vouvray, Quart de Chaume, Chateau Chalon, degli stupendi Champagne di 20/30 anni... dei Montrachet, Corton Charlemagne..e via dicendo...
Ho bevuto una Culèe de Serrant di 30 anni, che sembrava fosse stato fatto l'anno prima, ricavandone sensazioni stupende..e, posso affermare che contrariamente al nostro modo di bere, la Francia esprime prodotti veramente grandi sulle lunghe permanenze in cantina.
Da noi , sei praticamente una "voce nel buio"..e da qui forse deriva l'impressione che le tue affermazioni siano troppo categoriche..
Perdonate la logorrea..
8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da corona il 24 giu 2008 23:43


Yoda ha scritto
Anche tutti gli altri che hanno partecipato a questa discussione parlavano di vini....solo che le tue stroncature secche, hanno fatto alzare qualche sopracciglio...
Al di la' di queste fregnacce, mi pare comunque di capire che , se devi scegliere un vino , preferisci sceglierlo con qualche anno sulle spalle invece che della vendemmia immediatamente precedente. E su questo, mi trovi decisamente d'accordo. Io la penso un po' come te. Mi piace trovare qualche bottiglia di 8/10/15/20 anni e sentire come il vino sia cambiato.
Il limite forse , e' che non c'e' tanta gente disposta a spendere per vini (bianchi) di questa eta'.
Anch'io ho avuto delle bellissime sorprese con vini datatissimi e soprattutto con bottiglie che non avrei mai pensato potessero "tenere" cosi' bene nel tempo.
Ma , converrai con me che la passione per i vini vecchi ,soprattutto i bianchi, non e' purtroppo la norma. Non ultimo, il fascino del tempo aiuta a perdonare gli eventuali difetti che a volte si riscontrano, e, sono disposto a pensare che a volte, in cambio di quelle particolari sensazioni gusto/olfattive non certamente paragonabili a quelle di un vino giovane siamo disposti a sorvolare su altri parametri che andrebbero tenuti in conto in una degustazione...
Ammetto molto candidamente di non aver mai assaggiato il trebbiano di cui si parla con piu' di 3/4 anni sulle spalle, e , non ho timore, a crederti quando dici che aperto dopo una decina d'anni di cantina, sia strepitoso.
Qualche esperienza in piu' ce l'ho con vini francesi, dove , e' piu' facile trovare prodotti che "tengono" bene gli anni.
Parlo dei vari Vouvray, Quart de Chaume, Chateau Chalon, degli stupendi Champagne di 20/30 anni... dei Montrachet, Corton Charlemagne..e via dicendo...
Ho bevuto una Culèe de Serrant di 30 anni, che sembrava fosse stato fatto l'anno prima, ricavandone sensazioni stupende..e, posso affermare che contrariamente al nostro modo di bere, la Francia esprime prodotti veramente grandi sulle lunghe permanenze in cantina.
Da noi , sei praticamente una "voce nel buio"..e da qui forse deriva l'impressione che le tue affermazioni siano troppo categoriche..
Perdonate la logorrea..
8) 8)


ti ringrazio per questo bell'intervento.
Come non esser d'accordo sul fatto che laFrancia ha ancora qualcosa da insegnarci nel campo del vino? Di roba francese invecchiata bene ne ho bevuta relativamente poca, ma che soddisfazioni! (la mia culée de serrant più vecchia è un 1986 :D :D :D )
Convengo con te che la stragrande maggioranza della gente quando ordina un bianco al ristorante lo pretenda freschissimo, dopo tutto in che periodo dell'anno si svolge il vinitaly? Se lo facessero a settembre/ottobre si potrebbero provare vini bianchi almeno decenti e non quelle carboniche galoppanti.
Su una cosa, però non sono della tua opinione (te pareva che m'andava tutto bene :D :D ) ed è sul fatto che l'età avanzata di certi vini ci faccia essere tolleranti su certi difetti: un difetto da giovane poche volte scompare con l'invechiamento (attenzione, una carbonica "allegra" non è un difetto in un vino giovane, ma ne compromette la degustazione), anzi il più delle volte il passare del tempo lo enfatizza.

ti prego, non darmi della "voce nel buio", soltanto a me piace dire quel che penso. Sono convinto che ci siano fior di bevitori che frequentano il forum, ma che per chissà quale motivo se ne stanno quieti dietro alla tastiera del PC.

da corona il 24 giu 2008 23:45


ancora una cosa: attenzione che anche i bianchi italiani possono invecchiare (non tutti, ma più di quel che si pensi), nascondete qualche bottiglia in fondo alla cantina e vedrete che qualche bella sorpresa la troverete tra qualche lustro.

da TERLANO il 29 giu 2008 18:43


corona ha scrittonon ho detto che non sono ottimi vini, ma che per ora non vedo niente che si possa confrontare con il Trebbiano di Valentini.
Quel "buona fattura" poi mi fa subito pensare a maneggiamenti in cantina.

Secondo te il trebbiano di Valentini è "chimico"?

Anche io amo il fiorduva, ho in casa 2003, 2004, 2005 e mi è appena arrivato il cartone di 2006 (2002 ormai è finito ahime), ma questo cosa significa? soltanto che non mi piace bere sempre il solito vino.
Credi che non abbia in casa degli altoatesini? o dei friulani? Solo perchè dico che preferisco il Trebbiano di Valentini?

Tu cosa preferisci nel panorama dei vini bianchi italiani? Non pretendo una lista infinita, ma dimmi i tuoi tre vini bianchi che negli anni ti hanno sempre mandato in cielo.



non ho alle spalle anni di esperienza, ma solamente da poco mi sto addentrando nel mondo del vino e soprattutto sto cercando di farmi una mia personale carta dei vini dettata dall'esperienza personale e dal ricordo e soprattutto cerco di tenere viva la memoria storica degli assaggi fatti.
In base a questa premessa i vini bianchi che ho avuto occasione di assaggiare più volte e in diverse annate e che mi hanno lasciato un ricordo eccezionale sono :

Pietramarina di Benanti annate 1996,1997,2003
[b]Fior d'Uva (non ricordo le annate degustate)
Soave Le Rive azienda agricola Suavia nelle annate dal 2003 in avanti

sforando e passando ad un bianco da dessert trovo personalmente fantastico il Sium dell'azienda agricola La Viarte di Prepotto

qualcuno conosce ed ha degustato qualcuno dei vini citati ?
sarei felice di sentire qualche parere, dato che ritengo il confronto sempre molto positivo

da K1 il 29 giu 2008 18:49


TERLANO ha scritto
Pietramarina di Benanti annate 1996,1997,2003

Soave Le Rive azienda agricola Suavia nelle annate dal 2003 in avanti



qualcuno conosce ed ha degustato qualcuno dei vini citati ?
sarei felice di sentire qualche parere, dato che ritengo il confronto sempre molto positivo


li amo entrambi, per quel 96 di Benanti ti invidio..
però, se anche a te piace il bianco che tiene le stagioni, fai un salto a Cornaiano-Girlan, due passi da Appiano, alla cantina sociale e fatti dare qualche bottiglia di quelle che selezionano loro e fanno invecchiare, sorprese stupende sia dal gewuertztraminer sia dal sauvignon sia dallo chardonnay...

da corona il 29 giu 2008 20:14


TERLANO ha scritto
Soave Le Rive azienda agricola Suavia nelle annate dal 2003 in avanti


belle bottiglie, davvero, ma sul soave delle sorelle Tessari devo dire che preferisco sistematicamente il Monte Carbonare, meno carico di legno e più minerale.

da tello-77 il 07 lug 2008 11:35


l' altra sera ho partecipato alla degustazione Onav che è inserita nella sezione eventi, credo che in qualche modo c' entri con questo tema

del Trebbiano di Valentini nessuna traccia, ma l' avevo già assaggiato altre volte

c'erano però alcuni dei vini citati in questi topic, ovvero il Fiorduva 2006 e il Tmorasso di Walter Massa 2003

devo dire che se il Fiorduva è stata una conferma (a trovarle le bottiglie....) il Timorasso è stata una scoperta

tuttavia, il vino che più mi ha colpito, è stato il Latour Civitella di Sergio Mottura 2005, anche se ancora troppo giovane

Ssrà che non lo conoscevo nemmeno sulla carta, ma da un grechetto me l' aspettavo un buon vino...

altri in degustazione il Gavi di La Scolca 2007, il Vintage Tunina 2002 e un Petit Arvine di cui non ricordo il produttore

questi, francamente, non mi hanno fatto impazzire molto, anzi...

voi che ne pensate ?

ora mi guardo il Pietramarina.... :roll:


p.s.

per chi lo conoscesse era presente Walter Massa di persona, mai fatto tanto ridere ad una degustazione, roba da filmarlo, un vero personaggio, da Zelig oserei dire :lol: :lol: :lol:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da corona il 07 lug 2008 13:27


tello-77 ha scrittol' altra sera ho partecipato alla degustazione Onav che è inserita nella sezione eventi, credo che in qualche modo c' entri con questo tema

del Trebbiano di Valentini nessuna traccia, ma l' avevo già assaggiato altre volte

c'erano però alcuni dei vini citati in questi topic, ovvero il Fiorduva 2006 e il Tmorasso di Walter Massa 2003

devo dire che se il Fiorduva è stata una conferma (a trovarle le bottiglie....) il Timorasso è stata una scoperta

tuttavia, il vino che più mi ha colpito, è stato il Latour Civitella di Sergio Mottura 2005, anche se ancora troppo giovane

Ssrà che non lo conoscevo nemmeno sulla carta, ma da un grechetto me l' aspettavo un buon vino...

altri in degustazione il Gavi di La Scolca 2007, il Vintage Tunina 2002 e un Petit Arvine di cui non ricordo il produttore

questi, francamente, non mi hanno fatto impazzire molto, anzi...

voi che ne pensate ?

ora mi guardo il Pietramarina.... :roll:


p.s.

per chi lo conoscesse era presente Walter Massa di persona, mai fatto tanto ridere ad una degustazione, roba da filmarlo, un vero personaggio, da Zelig oserei dire :lol: :lol: :lol:


Walter è un personaggio davvero istrionico, è capace di presentarti i suoi vini senza parlarne direttamente e facendoti ridere a crepapelle.
Pensa che se il timorasse esiste ancora è solamente per merito suo che si è preso carico di tutta una zona produttiva e con tenacia e testardaggine ha tenuto duro.
Adesso sta ottenendo il giusto successo e per fortuna è seguito da altri bravi produttori come Mariotto che hanno avuto "fede" in lui e l'hanno seguito.

Latour a civitella è un buon vino, ma non mi sembra abbia mai spiccato il volo ad altezze di vette come fiorduva, costa del vento e, ovviamente :D :D :D Valentini

da tello-77 il 07 lug 2008 14:12


ma...sai cos' è, da Valentini, Fiorduva, e, per chi lo conosce, Massa, credo che l' aspettativa sia alta e quindi il vino deve tendere alla perfezione

da Mottura, almeno personalmente, non avevo nessuna aspettativa, per questo probabilmente mi ha colpito più di tutti

poi considerando che la provincia di Viterbo non è certo tra le più rinomate.....

quanto al Timorasso è un vino che ho già avuto modo di apprezzare altre volte in versioni molto più semplici e tradizionali, mi ha sempre soddisfatto

è poco conosciuto e forse questo è anche un bene

le cose che accomunano i vini degustati erano persistenza molto lunga e potenzialità di invecchiamento elevate per un bianco

il problema semmai è reperire vecchie annate di questi vino, o non si trovano o costano una fortuna

e per chi come me ha una cantina che a luglio e agosto ragggiunge temperature imbarazzanti è inpensabile far riposare le annate più recenti in attesa della corretta evoluzione :x

Sù dè dòòòòòòòssss !

da deloZio il 07 lug 2008 15:58


tello-77 ha scritto
Altrove, francoiltrattore ha scrittoImmagine

La Cantina è giustamente ampia , basata soprattutto sui vini locali, Timorasso in testa
con una profondità di annate impressionante. Tutti gli altri vini sono scelti con cura uno
per uno e sicuramente non è facile trovarli in altre cantine. (FONTE...)


Vigneti Massa: aspettativa alta, quindi il vino deve tendere alla perfezione... Il problema
semmai è reperire.vecchie.annate di questi vini, o non si trovano o costano una fortuna

Immagine
Ossia: intendendo a breve visitare detto locale, non disdegnando di ordinare una bottiglia
del. vino ch'ivi state incensando... che entità di prezzi dovrei attendermi, in ragione .della
suddetta profondità di annate impressionante?

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da corona il 07 lug 2008 17:43


l'etichetta riportata è quella del "derthona", vino più semplice e immediato del "costa del vento", cru storico di Walter, e dello "Sterpi", vino che alla prima uscita portò a casa i 3 bicchieri del gambero rosso (per quel che possono valere).

Il "costa del vento" credo costi il doppio del "derthona" e, a naso, in un locale come la Locanda Canevari (è di quel posto li che si parla, vero?) me lo aspetterei attorno ai 50 euro al tavolo per l'ultima annata, per annate precedenti.... un 96, considerando le 4 che mi son bevuto negli ultimi 12 mesi, a 90 euro sarebbe un prezzo onesto, poi non so che politica ricarichi applichino in zona Volpedo

da tello-77 il 07 lug 2008 17:56


quello da me degustato, il costa del vento 2003 (credo che ora sia in commercio un annata più recente) costava, a detta dello stesso produttore, 25 € in enoteca

il derthona la metà, l' atro citato non saprei

Sù dè dòòòòòòòssss !

da acab il 08 lug 2008 13:15


chateau chalon....l'hai mai bevuto? che annate conosci? e chateau grillet? per non parlare dei madiran o di qualche hermitage (bianco s'intende) o chateauneuf du pape, in italia forse oltre valentini il trebbiano di pepe, o le amfora di sgaravatti,l'oltre della tenaglia e i fiano di villa diamante......e tanti altri....benvenuti nel mondo dei necroamatori di vino :lol: :lol: :lol:

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