silbusin ha scritto...cut...
Il problema assume un altro aspetto quando io trovo delle liste di vini in cui la maggior parte delle Cantine è sconosciuta: a detta di chi se ne intende (AIS Como) ciò facilita i ricarichi fasulli. Purtroppo su questo non ci si può difendere.
...cut....
Baccarossa ha scrittoSe uno fa una carta dei vini con etichette sconosciute magari è uno che fa bene il suo lavoro ed al posto di stilare una "lista della spesa" per il fornitore fa una Carta dei vini (notare la maiuscola).
Siete voi, anzi...siamo noi che acciamo il mercato e i prezzi ostinandoci a bere Sassicaia
come facciamo a lamentarci con la filiera??
Baccarossa ha scrittosilbusin ha scritto...cut...
Il problema assume un altro aspetto quando io trovo delle liste di vini in cui la maggior parte delle Cantine è sconosciuta: a detta di chi se ne intende (AIS Como) ciò facilita i ricarichi fasulli. Purtroppo su questo non ci si può difendere.
...cut....
Se uno fa una carta dei vini con etichette sconosciute magari è uno che fa bene il suo lavoro ed al posto di stilare una "lista della spesa" per il fornitore fa una Carta dei vini (notare la maiuscola).
Ha poco senso (imho) aprire bottiglie note e rinote con un 200% di ricarico se posso, a quel costo, farmi indicare qualcosa di nuovo ed interessante dal ristoratore!
Partendo dal presupposto che difficilmente una bottiglia italiana sconosciuta possa essere in carta sopra i 45€- in virtù del fatto che difficilmente il costo di produzione supera i 15-
posso facilmente supporre che una carta di vini sconosciuti abbia dei ricarichi medi non dissimili, se non inferiori a quell onestissimo (imho) 200% del quale si parlva prima.
Per farla breve , è più facile vendere un nome, poniamo del collio, a 40€ che un ottima alternativa a 20.
in quei 40€ il ristorante ha spesso ricarichi più modesti (in percentuale) e il produtore, il distributore, il pubblicitario, e l'esperto di marketing, guadagnano il resto!!
Siete voi, anzi...siamo noi che acciamo il mercato e i prezzi ostinandoci a bere Sassicaia
come facciamo a lamentarci con la filiera??
silbusin ha scrittoBaccarossa ha scrittoSe uno fa una carta dei vini con etichette sconosciute magari è uno che fa bene il suo lavoro ed al posto di stilare una "lista della spesa" per il fornitore fa una Carta dei vini (notare la maiuscola).
Siete voi, anzi...siamo noi che acciamo il mercato e i prezzi ostinandoci a bere Sassicaia
come facciamo a lamentarci con la filiera??
Concordo ma ribadisco. Noi dell'AIS abbiamo trovato ristoranti con liste "sospette", bevuto e rilevata scadente qualità. Sono eccezioni, ma in questo caso oltre il danno le beffe. Per i non addetti ai lavori forse non è il caso di uscire con sotto il braccio Duemilavini 2008...
Per quanto riguarda il bere il mercato lo fanno gli sboroni all'inizio della filiera e specialmente alla fine della filiera: se ne trovano dappertutto, sereni e stolidi nelle loro certezze. Mai un dubbio.
Per farla breve: il vino mi deve piacere, non mi "deve" piacere perchè lo sborone di turno ha miagolato ispettore clouseau, bernadette soubirou, serbelloni mazzanti vien dal mare, ficarra e picone.
Come ha ragione il Maestro Marchesi...
Intindis?