Il Lancers. lo so fa cacare ma negli anni 80 andava di moda.....serate alla Tana a Varazze a mangiar pansotti e bere lancers....

Del cuore come ricordi

La schiava trentina comprata a Caldaro da mio zio, il primo vino che ho dato una mano ad imbottigliare (12 anni) e a tavola ne ricevevo un dito con tanta acqua

Il Corvo Rosso unico vino potabile nei ristoranti che potevo frequentare a Bracciano quando ero allievo ufficiale di artiglieria alla caserma Montefinale.

Credo che siano almeno un paio quelli che hanno contribuito ad indirizzarmi in questo mondo.
Il San Giorgio di Lungarotti e il Barolo di Bartolo Mascarello.
IL viaggio e' iniziato da qui...

Tra i rossi : Bonarda La Peccatrice

Per i bianchi devo pensarci

Il Fleccianello della Pieve.....La prima bottiglia importante bevuta con mio fratello......

Parlando di cuore; il vino che faceva mio padre prima di lasciarci, fatto raccogliendo uva a 600 mt. di altezza a meta' Ottobre per cercare di farla maturare il piu' possibile.
Parlando di gusto e restando nella mia zona:: "Infernot di Cabanon" annata 2003 per i rossi,
per i bianchi " Zia Pinetta" di un piccolo produttore della zona di Montu', pero' purtroppo non mi ricordo il nome.

MATEUS ROSÈ !!!

Più o meno le stesse considerazioni di Primus.
Traslate in quel di Verona.Dove al Bauli era di grandissima moda.
Devo dire che ancora oggi,ogni tanto e in compagnia di qualche compagno di quell'epoca,ne bevo ancora.

Invece il primo vino "importante" risale al 1978 : Torgiano di Lungarotti.
Bevuto con mio padre da Sabatini a Firenze.E del quale,stranamente,mio padre ne prese un cartone da 6 proprio al ristorante.

Dolcetto d'Acqui delle cantine sociali di Ricaldone. Ogni volta che ci ripenso mi tornano in mente i tempi trascorsi nella sua terra, acqui terme. Bei ricordi.

johnleg ha scritto:
Invece il primo vino "importante"

il mio Chardonnay di gaja bevuta all'osteria del ponte.

Mateus Rosè e Lancers! I tempi, nel 72, in cui iniziavo a conoscere quella che sarebbe diventata nel 75 mia moglie ed era un vino "figo" da ordinare al ristorante. Ogni tanto, per tenerezza all'esselunga mi viene la voglia prenderne una bottiglia, ma poi...

Primo vino importante: il giorno della laurea (1973) mio padre aprì un Barolo Einaudi del 1956.

Vitovska di Zidarich. Il carso nel bicchiere.....

silbusin ha scrittoil giorno della laurea

ma se l'hai comprata a napoli...falla finita vah....

primus ha scritto

silbusin ha scrittoil giorno della laurea

ma se l'hai comprata a napoli...falla finita vah....

....Nel 1956???

fulvia ha scritto

primus ha scritto

silbusin ha scrittoil giorno della laurea

ma se l'hai comprata a napoli...falla finita vah....

....Nel 1956???

ehhh sembra giovine il gatto, ma è una cariatide tipo Bob....

pivli.
la buta l'aveva mio padre e la l'aurea che si comprava a Napoli era solo quella in legge...

...so che i ricordi sono non sempre legati ad avvenimenti felici . Oggi mi ricordo particolarmente una edizione speciale di sole 1000 bottiglie di Refosco dal peduncolo rosso consegnato ai partecipanti il XXI convegno enologico di Conegliano Veneto , giornata dove mi portò per la prima volta mio padre dopo un anno di travagliata malattia che lo colpì . Vedendomi giovane appassionato , alcuni amici di famiglia e colleghi di mio padre , Marco Felluga , Gigi Valle &C mi regalarano la loro bottiglia dopo avermela firmata , da conservare nel tempo come ricordo . Correva l'anno 1975 , una la bevvi tre anni or sono con grande commozione...

i miei nonni hanno sempre bevuto il gotto d'oro da parte di madre e la barbera la cacciatora da parte di padre, bei ricordi!

luc83 ha scrittoi miei nonni hanno sempre bevuto il gotto d'oro da parte di madre e la barbera la cacciatora da parte di padre, bei ricordi!

...beh , mica tanto ...