...ripeto, a volte mi sembra di leggere non uno dei più grandi forum enogastronomici in circolazione,;la questione in atto fa pari con le epiche discussioni sul pro e contro le ciofec...ahem.. le ispiranti preparazioni gastronomiche di McDonald's.. Ma che ragionamenti sono? Un Trebbiano di Valentini 2004 a poco più di 40 Euro al ristorante
è regalato. Le ultime annate si trovano ad oltre 50 Euro in enoteca ed è risaputo come i vini di Valentini, compreso Montepulciano , aumentino esponenzialemnte con il passare degli anni, quindi è difficile trovare per i circuiti normali un Trebbiano del 2004 a meno di quella cifra. E li vale tutti. Stiamo parlando del probabile miglior vino bianco italiano in circolazione così pure l'accostamento con l'alta cucina mi sembra per lo meno ardito. La qualità si paga, indipendentemente dalle fantomatiche leggi di mercato. La grande cucina , non devo certo insegnarvelo io, non è la sommatoria dei conti economici dell'acquisto e assemblaggio delle materie prime. Arte, bravura personale ed apprezzamento dell'utente portano a formulare un prezzo che è incontro fra domanda e offerta. Nel vino questi aspetti sono amplificati dal famoso intangibile che porta a qualificare economicamente il bene in maniera apparentemente sconsiderata da chi non riesce ad apprezzarne l'aspetto qualitativo che lo caratterizza oppure per semplice ignoranza ... ripeto "ignoranza" , che non è un'offesa, mica può essere generalizzata la conoscenza enografica internazionale ...
Il miglior vino bianco italiano caro a 40 Euro la boccia in una delle migliori annate? Visto che siamo nazionalisti, almeno io lo sono, che dovremmo dire della dozzina di produttori di MOntrachet esistenti in commercio con i loro gioielli ad un prezzo medio di 700- 800 Euro la bottiglia? Dico "medio" , perchè si passa da un Fontain Gagnard da 400 Euro ad un Domain Leflaive a 5000 - 6000 Euro (Ps: e qui mi scandalizzo un pochetto persino io che li ho bevuti, pur riconoscendogli la patente di miglior vino bianco al mondo...) ...