No, ma son curioso: clicca

Ho provato ad aprire i vari siti ma li ho chiusi subito.
Dispersivi, poco pratici. Non si capisce neanche di cosa tratti.

Illusionismo virtuale. Non mi piace.

G.

Greedy ha scrittoHo provato ad aprire i vari siti ma li ho chiusi subito.
Dispersivi, poco pratici. Non si capisce neanche di cosa tratti.

Illusionismo virtuale. Non mi piace.

G.

Hai provato a leccare il monitor?

E sia, mi espongo al pubblico ludibrio tanto ormai

Ho assaggiato un 2005 e direi che un paio d'anni in più non avrebbero guastato. Molto profumato, di buona struttura e persistenza.
C'ho capito un'ostia sui vitigni, diverse altitudini, non saprei dirvi quali ottima scheda eh?
Vedrò di informarmi meglio.

Non ho ancora capito che vino è .. cantina? uvaggio? zona di produzione? invecchiamento? bio?

.....

E' un rosato, vero?

Dacci qualche info almeno, sciocca!!

La quadratura del cerchio
I.G.T. 2005 - 75 cl
Il vino
Questo vino è prodotto con uve di Montepulciano (40%), Barbera (20%), Carmenere (40%).
Montepulciano 40%: il vigneto è esposto ad est, ha 19 anni di età ed un‘altitudine di 300 m/slm, la produzione è di 900 g/pianta, e le viti sono allevate a cordone speronato;
la vendemmia ha avuto luogo il 18/10/2000; la fermentazione è avvenuta ad opera di lieviti indigeni, in serbatoi in acciaio inox; la temperatura massima di fermentazione è stata di 35°C; la macerazione è durata 20 giorni; l‘affinamento, di un anno, ha avuto luogo in rovere di Allier di media tostatura.
Barbera 20%: il vigneto è esposto a sud, ha 20 anni di età, ed un‘altitudine di 250 m/slm; le viti sono allevate a cordone speronato, e la produzione è di 1.000 g/pianta; la vendemmia ha avuto luogo il 12/10/2000;
la fermentazione è avvenuta ad opera di lieviti bayanus, in serbatoi in acciaio inox; la temperatura massima di fermentazione è stata di 35°C; la macerazione è durata 16 giorni;l‘affinamento, di un anno, ha avuto luogo in rovere di Allier di media tostatura.
Carmenere 40%: il vigneto è esposto a sud/est, ha 21 anni di età, ed un‘altitudine di 250 m/slm; le viti sono allevate a guyot, e la produzione è di 800 g/pianta; la vendemmia ha avuto luogo l‘08/10/2000; la fermentazione è avvenuta ad opera di lieviti bayanus, in serbatoi in acciaio inox; la temperatura massima di fermentazione è stata di 35°C; la macerazione è durata 10 giorni; l‘affinamento, di un anno, ha avuto luogo in rovere di Allier di media tostatura.
Il blend è stato realizzato in pre-malolattica, il vino non è stato filtrato, la produzione è stata pari a 15.000 bottiglie.

Fante ha scrittoE sia, mi espongo al pubblico ludibrio tanto ormai

Ho assaggiato un 2005 e direi che un paio d'anni in più non avrebbero guastato. Molto profumato, di buona struttura e persistenza.
C'ho capito un'ostia sui vitigni, diverse altitudini, non saprei dirvi quali ottima scheda eh?
Vedrò di informarmi meglio.

Ma come parli?

È buono o no?

ilForchetta ha scrittoMa come parli?
È buono o no?

Hai perfettamente ragione! E' diventata una stupida meretrice che non si cale delle altrui necessità!
Al massimo si cale...

ohibò l'ho da poco letto nella carta dei vini di nonricordoqualeristorante! dimmi com'è (e quanto costa così faccio la sherlock sui ricarichi ) e se lo ribecco lo testo

butter_fly ha scrittoohibò l'ho da poco letto nella carta dei vini di nonricordoqualeristorante! dimmi com'è (e quanto costa così faccio la sherlock sui ricarichi ) e se lo ribecco lo testo

E' buono, da carni rosse. Il prezzo ( se ricordo bene ) è sui 20-25 eurI miiiiiiiii che moderatore approssimativo

E' buono, da carni rosse.

La tua impressione: è buono "ruffiano" o buono "autentico"?

il_verza ha scritto La tua impressione: è buono "ruffiano" o buono "autentico"?

Un po' ruffiano ma forse sono condizionato dalla popolarità dell'enologo

Allora, mi sono informato meglio. Il prezzo, innanzitutto, 29euro e 50. Forse un po' caro.

Altro punto: inizialmente venivano identificati come La quadratura del cerchio - primo viaggio, secondo viaggio, ecc,
Adesso non segnala più la variazione.

Quello che ho assaggiato io mi dicono essere due sangiovese e un syrah di zone diverse

Considerazioni personali per quel che valgono:
un buon vino, forse troppo caro che celebra molto l'enologo - ci mette sicuramente dentro tutta la sua capacità - ma non si lega a nessun territorio, uvaggio, zona, ecc....territori diversi, fermentazioni diverse, assemblaggio....
Non sono troppo convinto che sia la strada giusta. Mi piace di più trovare la comunione tra territorio e tecnica.

Comunque è da provare.

Fante ha scrittoun buon vino, forse troppo caro che celebra molto l'enologo - ci mette sicuramente dentro tutta la sua capacità -
ma non si lega a nessun territorio, uvaggio, zona, ecc....territori diversi, fermentazioni diverse, assemblaggio....
Non sono troppo convinto che sia la strada giusta. Mi piace di più trovare la comunione tra territorio e tecnica.

Sul punto, consiglio a tutti la visione di "Mondovino la guerra del gusto"
di Jonathan Nossiter (niente cofanetto-fregatura, io l'ho trovato a 10 €).

deloZio ha scritto

Fante ha scrittoun buon vino, forse troppo caro che celebra molto l'enologo - ci mette sicuramente dentro tutta la sua capacità -
ma non si lega a nessun territorio, uvaggio, zona, ecc....territori diversi, fermentazioni diverse, assemblaggio....
Non sono troppo convinto che sia la strada giusta. Mi piace di più trovare la comunione tra territorio e tecnica.

Sul punto, consiglio a tutti la visione di "Mondovino la guerra del gusto"
di Jonathan Nossiter (niente cofanetto-fregatura, io l'ho trovato a 10 €).

Quoto! Voglio trasferirmi a Bosa a produrre Malvasia...

Battista Columbu - Produttore (Sardegna)

Non veniva commercializzato: chi voleva bere la Malvasia veniva a Bosa. Cioè, era un vino di comunità. I bosani lo offrivano come prodotto loro: non offrivano, tanto per dire, il tè o un altro vino che veniva da altrove. Offrivano la Malvasia. [...] La vigna ti crea delle rogne, ti crea dei problemi, non ti conviene tenere la vigna. Ieri la potevano tenere solo i ricchi, noi vogliamo che la tengano anche i poveri, la vigna. Cioè tutti, come prima: erano pezzettini di terreno che tutti coltivavano [...] La gente si è stancata perché li hanno illusi, li hanno trascinati verso questo consumismo generale: prodotti che non hanno identità, che non si sa da dove vengono, e se fanno bene o fanno male. Molte volte fanno più male che bene, ecco. E noi, così, allora siamo ridotti al livello... anche le bestie selezionano quel che mangiano: noi... non c’è più dignità. Dietro questo sentimento della coltivazione della Malvasia c’è una convinzione etica.

deloZio ha scritto

Fante ha scrittoun buon vino, forse troppo caro che celebra molto l'enologo - ci mette sicuramente dentro tutta la sua capacità -
ma non si lega a nessun territorio, uvaggio, zona, ecc....territori diversi, fermentazioni diverse, assemblaggio....
Non sono troppo convinto che sia la strada giusta. Mi piace di più trovare la comunione tra territorio e tecnica.

Sul punto, consiglio a tutti la visione di "Mondovino la guerra del gusto"
di Jonathan Nossiter (niente cofanetto-fregatura, io l'ho trovato a 10 €).

l' ho vsito, interessante ma un bel mattone, e 2 palle i sottotitoli....

l' ho visto, interessante ma un bel mattone, e 2 palle i sottotitoli