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BRUNELLOPOLI

da scogghi il 31 mar 2008 12:28


E’ già diventata Brunellopoli la vicenda del Brunello sospettato d’essere prodotto anche con uve diverse dal sangiovese.
Affiorano le prime indiscrezioni, Pare siano coinvolti anche grandi nomi, come le cantine Antinori, Frescobaldi e Argiano.

E sotto sequestro cautelativo, da Antinori e Frescobaldi, ci sarebbero rispettivamente 180 mila e 200 mila bottiglie di Brunello. Intanto la Procura di Siena smentisce le voci secondo cui il reato sarebbe stato attuato con uve provenienti dal Sud Italia. Si tratterebbe invece di merlot, cabernet sauvignon e syrah, cresciuti a Montalcino.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da tello-77 il 31 mar 2008 13:53


quale che sia la mescolanza utilizzata la cosa è grave e non mi stupisce il coinvolgimento di grandi nomi

già il brunello ormai è rovinato come tipologia, ci mancava solo questa

bah... :?

Sù dè dòòòòòòòssss !

da montefollonico il 01 apr 2008 15:31


tello-77 ha scritto
già il brunello ormai è rovinato come tipologia, ci mancava solo questa

bah... :?


Che vuoi dire? :)
Monty

da tello-77 il 01 apr 2008 16:22


montefollonico ha scritto
tello-77 ha scritto
già il brunello ormai è rovinato come tipologia, ci mancava solo questa

bah... :?


Che vuoi dire? :)
Monty


intendo dire che è un vino che si vende col solo nome, specie all' estero
pertanto un vino in cui soprattutto i maggiori produttori investono ancora e non fanno maialate per accrescere margini
diciamo che forse il 10% merita ancora questo grande blasone (almeno da un recente analisi di 200 brunelli fatta in america, ne abbiamo parlato durante una serata monotematica all' Onav)
se poi consideri i prezzi medi di questo vino, francamente è una doppia fregatura
e vedrai che il morellino è il prossimo :x

Sù dè dòòòòòòòssss !

da tello-77 il 01 apr 2008 16:23


ERRATA CORRIGE:

pertanto un vino in cui soprattutto i maggiori produttori non investono ancora e fanno maialate per accrescere margini

Sù dè dòòòòòòòssss !

da montefollonico il 01 apr 2008 16:31


Beh, personalmente ammetto di non aver bevuto mai un morellino, diffido di prodotti derivanti da zone geomorfologicamente non vocate, di pari non capisco come dagli Usa si possa studiare un prodotto senza studiarne il territorio, le vigne,seguire le cantine, la vinificazione, l'invecchiamento.
All'Onav invece solitamente come procedete per studiare un prodotto???
Monty

da tello-77 il 02 apr 2008 14:53


montefollonico ha scrittoBeh, personalmente ammetto di non aver bevuto mai un morellino, diffido di prodotti derivanti da zone geomorfologicamente non vocate, di pari non capisco come dagli Usa si possa studiare un prodotto senza studiarne il territorio, le vigne,seguire le cantine, la vinificazione, l'invecchiamento.
All'Onav invece solitamente come procedete per studiare un prodotto???
Monty



non era uno studio Onav, era riporato oralmente un confronto svolto in america
quanto al morellino secondo me il problema potrà derivare dal nuov disciplinare docg più permissivo

Sù dè dòòòòòòòssss !

Re: BRUNELLOPOLI

da Delta il 02 apr 2008 18:04


scogghi ha scrittoE’ già diventata Brunellopoli la vicenda del Brunello sospettato d’essere prodotto anche con uve diverse dal sangiovese.
Affiorano le prime indiscrezioni, Pare siano coinvolti anche grandi nomi, come le cantine Antinori, Frescobaldi e Argiano.

E sotto sequestro cautelativo, da Antinori e Frescobaldi, ci sarebbero rispettivamente 180 mila e 200 mila bottiglie di Brunello. Intanto la Procura di Siena smentisce le voci secondo cui il reato sarebbe stato attuato con uve provenienti dal Sud Italia. Si tratterebbe invece di merlot, cabernet sauvignon e syrah, cresciuti a Montalcino.


Non c'è fine alle brutte figure che stiamo facendo... :cry:
ho conosciuto personalmente a Montalcino alcuni produttori
con cui ho stretto un legame di forte amicizia...li rivedrò a Maggio,
sono curioso di sentire cosa diranno....

è come il "famoso" produttore di Brunello....che anni fa disse
di aver ritrovato durante uno scavo di ampliamento della loro
cantina delle bottiglie di vecchie annate..tutte vendute a prezzi
esorbitanti.....si dice.....che fosse una bufala

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da montefollonico il 03 apr 2008 13:03


bene Delta, bisogna andar per cantine e vigne, altro che teoria e solo solo degustazioni. ma non demonizzima quello che è successo.
Diciamo un peccato veniale, anche se pur semrpre di frode si tratta.
Con la mania dei Supetuscan , in Montalcino hanno pensato di aggiungere piccole quantità di uve originarie di altri vitigni, che solitamente vengono usate per sposare il Sangiovese, e far nascere i super toscani. (Merlot, cabernet)
Le uve colpevoli però erano indigene e poche, usate per "correggere" secondo gusti più commerciali il pur sempre miglior vino.
Montefollonico

da Delta il 03 apr 2008 13:42


montefollonico ha scrittobene Delta, bisogna andar per cantine e vigne, altro che teoria e solo solo degustazioni. ma non demonizzima quello che è successo.
Diciamo un peccato veniale, anche se pur semrpre di frode si tratta.
Con la mania dei Supetuscan , in Montalcino hanno pensato di aggiungere piccole quantità di uve originarie di altri vitigni, che solitamente vengono usate per sposare il Sangiovese, e far nascere i super toscani. (Merlot, cabernet)
Le uve colpevoli però erano indigene e poche, usate per "correggere" secondo gusti più commerciali il pur sempre miglior vino.
Montefollonico


Ti quoto in pieno.... la mia esperienza anche a livello internazionale
(ho una società di Spedizioni Internazionali) mi porto spesso in giro
per il mondo......sai quante volte mi è successo negli ultimi..beh
meglio non dire gli anni...ehhehehh per difendere il Made In Italy !!!

Solo che ci vorrebbe una "serietà" che forse non abbiamo o non
abbiamo mai avuto....credimi x esperienza personale....

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto


da Delta il 03 apr 2008 16:59


butter_fly ha scrittoquidicono si tratti di castello banfi...


Ho letto.....certo che "loro" sono una potenza...
americani i proprietari.....e sono anche i maggiori
esportatori... speriamo non sia confermato, sarebbe
un brutto colpo...per tutti...

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da Delta il 03 apr 2008 17:08


Da ricordare che il 2003 è forse stato l'anno + caldo in assoluto,
alcuni a Montalcino.....hanno detto.....mah sai comè...alla fine
è andato tutto bene :?

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da OilLover il 08 apr 2008 18:11


Sapete quale è il problema vero? che a causa di disciplinari, certificazione e STRONZATE varie i produttori per rientrare in essi sono costretti a mirabolanti salti mortali, come se aggiungere un pò di Cabernet nel brunello sia la fine del mondo! ma non è stato avvelenato nessuno, si è voluto solo rendere più gentile un vino al palato di più consumatori. Sembra che sia stato compiuto un sacrilegio. Si tratta in fondo di un prodotto della terra, e non può venire sempre uguale o sempre buonissimo, altrimenti non lamentiamoci se viene usata la chimica, e purtroppo nel vino siamo a livelli di laboratorio da quanta ne viene usata, pur di far tornare sapori e parametri dei disciplinari. Fare agricoltura è una cosa molto seria e faticosa, inoltre la terra non sempre ci dà le cose come le vogliamo. Purtroppo se ci scandalizziamo per un pò di cabernet nel sangiovese, non lamentiamoci poi se succede quello che sta succedendo in questi giorni. Aggiungo poi che non possiamo volere comprare un litro di vino al supermercato a 80 centesimi dove ci sono per lo meno 3 passaggi prima del cliente finale o Olio extra vergine a 3 euro il litro e poi andiamo al distributore e paghiamo di più per benzina e olio motore magari senza lamentarci; i prodotti della terra costano! costano produrli, trasformarli e metterli in commercio. Bisognerebbe che la gente avesse più rispetto degli Agricoltori e applicasse la regola del meno ma più buono. Naturalmente entro certi limiti, vino a 50 euro o olio a 3 euro la bottiglia non hanno senso, se non quello di avere caricati costi di promozioni giornalistiche e raccomandazioni varie...

Un saluto a tutti

da butter_fly il 08 apr 2008 18:22


OilLover ha scritto..........


sì va beh... come se in borgogna mettessero del merlot nel pinot noir :roll: meno ma buono sarebbe un ottimo principio, ma i disciplinari devono restare secondo me, e devono essere rispettati. l'annata è andata male? pazienza: si fa un vino diverso (con altro nome ed altro prezzo) ma almeno non "contraffatto".


da OilLover il 08 apr 2008 18:55


Daccordo con te, L'annata è andata male... vino diverso, daccordo ma a chi lo vendiamo? Le aziende agricole devono campare esattamente come campa qualsiasi altra persona. troppo facile dire "pazienza l'annata è andata male, sarà per il prossimo anno.." e i mutui, le spese, chi le paga? come se a qualcuno dicessero quest'anno prendi stipendio solo per due mesi e il resto ciccia... fare un vino diverso, vuole dire diversa etichetta, diversa confezione, diverso venditore, molti costi in più etc.. voglio vedere con l'export se racconti all distributore che quest'anno non hai il vino e gliene dai un altro, ti sputa in un occhio e va altrove... La situazione è molto molto molto delicata e andrebbe vissuta dall'interno per essere capita. Non dico di non rispettare il disciplinare, ci mancherebbe, sono fatti per dare una identità a un prodotto, ma se si tratta di dare una aggiustatina con un 10% di altro vitigno per migliorare, dico MIGLIORARE il prodotto non ci vedo nulla di male. Aggiungo inoltre con con tutti i problemi nel mondo compreso quello della fame, stare a guardare le virgole su un prodotto sano avendo la fortuna di poterselo pemettere, lo trovo davvero inutile

da silbusin il 08 apr 2008 19:27


Condivido. Anche perchè se il disciplinare serve SOLO per garantire il prezzo e non la qualità (non lo dico io ma un famoso e inflazionato giornalista enologo con tanto di blog) ebbene che vadano a farsi fottere.
In questi topic c'è chi ha scritto che pur avendo un prodotto eccellente ha rinunciato al DOP per evitare di "modificare " il prodotto e ha preferito venderlo come evo normale, ma genuino.
Ma siete sicuri che in Franciacorta i disciplinari siano SEMPRE rispettati o un qualche mosto eccellente dell'Oltrepò non passi il fiume?
E in zona Valdobbiadene? Ma quanto Cartizze esce dalle feconde vigne della zona? :wink:
Abbiamo una filiera tra le più costose d'Europa, abbiamo fatto il cambio 1.000 lire un euro, se cerchi di comprare dal produttore molti non ti cagano nemmeno (specie tra duchi e baroni) e ci lamentiamo pure.
E poi, come ciliegina sulla torta, spacciamo delle ciofeche biodinamiche come il nuovo verbo e inondiamo di articoli deliranti il web.
Ma avete mai visto una spettrografia a colonna di un edibile? Vi sfido a distinguere le fibre della zucca da quelle di una pera in un succo di frutta... 8)
Scusate lo sfogo, ma se non siamo capaci di difendere i nostri prodotti, utilizzando quello che fanno in tutto il mondo, cioè dando una buona "stecca" ai giornali di settore che fanno tendenza, saremo sempre il fanalino di coda.
Puri e nudi alla meta... :evil:

da nebbiolo75 il 08 apr 2008 21:27


OilLover ha scrittoDaccordo con te, L'annata è andata male... vino diverso, daccordo ma a chi lo vendiamo? Le aziende agricole devono campare esattamente come campa qualsiasi altra persona. troppo facile dire "pazienza l'annata è andata male, sarà per il prossimo anno.." e i mutui, le spese, chi le paga? come se a qualcuno dicessero quest'anno prendi stipendio solo per due mesi e il resto ciccia... fare un vino diverso, vuole dire diversa etichetta, diversa confezione, diverso venditore, molti costi in più etc.. voglio vedere con l'export se racconti all distributore che quest'anno non hai il vino e gliene dai un altro, ti sputa in un occhio e va altrove... La situazione è molto molto molto delicata e andrebbe vissuta dall'interno per essere capita. Non dico di non rispettare il disciplinare, ci mancherebbe, sono fatti per dare una identità a un prodotto, ma se si tratta di dare una aggiustatina con un 10% di altro vitigno per migliorare, dico MIGLIORARE il prodotto non ci vedo nulla di male. Aggiungo inoltre con con tutti i problemi nel mondo compreso quello della fame, stare a guardare le virgole su un prodotto sano avendo la fortuna di poterselo pemettere, lo trovo davvero inutile


scusa, ma provare a cambiare il disciplinare no? Le aziende coinvolte sono state quelle che non vedevano l'ora di promuovere il disciplinare diversi anni fa. Visto che il mondo cambia e cambiano anche i gusti, sarebbe stato più onesto cambiare il disciplinare.

da OilLover il 10 apr 2008 18:32


Infatti il mio messaggio era proprio quello, di cambiare il disciplinare e renderlo più dinamico. L'importante è che il prodotto sia GENUINO e fatto con PASSIONE. ci siamo creati delle filiere produttive ASSURDE, come se la bontà di un prodotto fosse data da regole ferree il più delle volte fatte da chi ne capisce poco di agricoltura o fosse data da cantine costruite da Architetti blasonati. Purtroppo se non si ridimensiona il tutto l 'agricoltura, quella vera, quella fatta da chi ne ha fatto una propria ragione di vita, da chi mette le proprie mani nella terra; e destinata a scomparire. rimarranno le tenute dei vari conti o duchi o industriali annoiati che si comprano la tenuta gioattolo e che di sicuro non hanno bisogno di vendere olio o vino per campare. Difendiamo e sosteniamo la vera agricoltura Italiana, quella che tine ordinato e pulito l'ambiente e diamo più flessibilità agli operatori. Gridare allo scandalo perchè c'è un po di cabernet nel sangiovese lo trovo ASSURDO. Per ultimo, pensate che questa scoperta si possa fare con una analisi? sarebbe impossibile, lo scandalo e proprio partito da una autodenuncia di un nproduttore che ha fatto ciò per dare voce a chi correbbe più flessibilità nel disciplinare. LAtrimenti tutti bevevamo il nostro brunello "corretto" senza nemmeno accorgerci..

Compriamo poco ma buono...

da corona il 13 apr 2008 14:41


scusatemi una domanda: ma tra i produttori di Montalcino c'è qualcuno che si sente obbligato a fare brunello DOCG? C'è qualcuno che ha la pistola puntata alla testa?
Nel territorio di Montalcino si può produrre anche igt toscana, sant'Antimo e, pensate un po', vino da tavola.
Troppo comodo approfittare di un nome e di un "garantita" finale per spiccare prezzi esorbitanti e invece mettere in bottiglia cose che potrebbero essere "solamente" IGT, DOC o VDT.

Volete regole diverse? Bene, il consorzio si riunisca e veda se riusce a cambiare il disciplinare, poi facciano lor signori quello che vogliono, ma attenzione che cambiare un disciplinare e permettere di aggiungere un tot. di altro vitigno diverso dal sangiovese grosso potrebbe essere la classica medaglia dalle due facce: in Toscana di vini fatti (legalmente) così ce ne sono gia a valanga, si rischierebbe di omologarsi e di perdere identità.
Questo qualcuno non l'ha capito accecato dal facile guadagno.... per fortuna molti produttori, seppur piccoli come numeri, ma grandi come qualità, tengono duro.... basta conoscere i nomi. :mrgreen: :mrgreen:

Era ora che questa cosa uscisse allo scoperto, era il classico segreto di pulcinella, speriamo che si vada a fondo e che chi ha barato paghi le dovute conseguenze mentre per chi ha seguito le regole il consorzio si adoperi per rilanciare seriamente l'immagine del brunello, quello vero.

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