A grandi linee...

Io mi farei trovare al casello di Voghera (c'è un parcheggino appena fuori se non ricordo male).
Diciamo alle 10?
Poi in base a quanti ci si trova lì vediamo quante auto utilizzare.

Ciao
Fran

Non avendo voglia di rileggere provo:

Inappy
Buzzy x 3?
Calvin
Zoste x 2
Manufood x2?
Franferrari
Jonlegh
Capohog
Perbacco
Oby?
Mauro1980

Chi ho dimenticato?

Bel menù ! Peccato non esserci.Ciao a tuttI.

BUZZY ha scrittoEcco la proposta di menù con possibilità di variazioni dovute al mercato del giorno, prezzo € 45:

Stuzzichini vari in apertura:

Acciuga ripiena di pesto in tempura

Ostrica e sambuca

Burrata, sgombro affumicato peperoni arrosto

Acqua di limone grigliato, acciughe

Royal d aglio, triglie marinate emulsione di peperoncino

lumachine di mare (sgusciate) in umido e panissa liquida

Contrappunto acido amaro di crostacei

sedano e mela verde , frutti di mare..

tortelli di pesto

Cromatismo
orzotto al nero, Seppiolìne scarpetta, pomodoro affumicato , prescinseau

hanno sgozzato il coniglio.......

Mini porchetta di pescatrice

Trancio della pesca locale, salicornia, panzanella

gelato all'olio

semifreddo di zucchero affumicato , liquirizia erba cedrina

Caffè&piccola

zimmerman ha scrittoBel menù ! Peccato non esserci.Ciao a tuttI.

Non vieni?

Sono in Francia in quel periodo.

BUZZY ha scrittoNon avendo voglia di rileggere provo:

Inappy
Buzzy x 3?
Calvin
Zoste x 2
Manufood x2?
Franferrari
Jonlegh
Capohog
Perbacco
Oby?
Mauro1980

Chi ho dimenticato?

Siete crudeli ! Sono convintissimo che il passaggio da 27 a 20 settembre sia stato "organizzato" da oscure potenze occulte internazionali che vogliono negarmi ulteriori miglioramenti della mia conoscenza vitivinicola ............................................... nonchè togliermi il piacere di stare in vostra compagnia
Comunque mai dire mai !!!
Sto "subdolamente" insinuando dubbi al mio amico che ha spostato la data dei suoi festeggiamenti genetliaci dal 13 al 20 su mia pressante richiesta
E il 27 mi sembrerebbe essere il suo...............giorno ideale

Se non c'è Rolando Cordero di Montecarlo io non vengo

Chi altri ha il suo aplomb, la sua capacità di commentare la cucina solo grazie alle sue espressioni facciali, pur mantenendo tanta compostezza.
Chi può sostituire l'uomo del monte?

Non é elegante prendere in giro gli anziani.

lol

battute a parte, zimmermann per me è un faro, dalle sue espressioni capisco la riuscita
o meno di molti piatti

Ragazzi mi farebbe piacere essere dei vostri. Vi so dire qualcosa la prossima settimana. Nel caso sono in 2+mezzo... ma bevo solo io e mangiamo in 2.

...se Buzzy mettesse l'indirizzo preciso che inizio a impostare il navigatore...

A giorni l'elenco preciso dei vini, sto lavorando per voi...

Mauro1980 ha scrittoA me piacerebbe fare una cosa di questo tipo

Partenza con un gran champagne da recoltant, poi non che la cosa mi stanchi, anzi , ma abbiamo avuto modo di assaggiarne in diverse occasioni champagne artigianali di ottima fattura, perché non dedicare questa degustazione maggiormente a bianchi che abbiamo meno considerato, mettendo proprio tutte le tue proposte?

Ad esempio in prima batteria, bianchi del nord Italia o mitteleuropei

- Un grande Soave (es il Calvarino '05 leggevo sia la massima espressione del territorio)
- Un friulano di Miani da te citato (Saurint?)
- Timorasso di Derthona

Seconda batteria, bianchi mediterranei, centro e sud Italia, i grandi classici

- Un riserva di Villa Bucci o Garofli Podium
- Un Valentini in grande annata o un grande Fiano artigianale
- Furore bianco FiorD'Uva di Marisa Cuomo (vino strapremiato, sarei davvero curioso di assaggiarlo)

Terza batteria, "bianchi muscolosi" quelli con la struttura di un rosso (lascerei Loira e Jura ad altre degustazioni)

- un Mersault
- Gaja e Rey, lo chardonnay italiano che più di tutti garda a Mersault
- un'altra Borgogna di grande struttura, potrebbe essere un altro Mersault

- Fuoriprogramma con un rosso (es un grande Recioto)

inappetente ha scritto- Finale : .... beh , quale migliore artigiano del dolce di un grande ... artigiano tedesco o alsaziano?

Direi tedesco, un icewine, magari da accompagnare, restando in tema di artigiani, con un pecorino sardo artigianale

La lista si potrebbe correggere al fine di ridurre certe differenze di struttura tra vini delle stessa batteria (non che sia completamente necessario) ma così fatta è senza dubbio una panoramica molto interessante.

ma tutti questi vini che Mauro ha citato sono artigiani?

manufood ha scritto

Mauro1980 ha scrittoA me piacerebbe fare una cosa di questo tipo

Partenza con un gran champagne da recoltant, poi non che la cosa mi stanchi, anzi , ma abbiamo avuto modo di assaggiarne in diverse occasioni champagne artigianali di ottima fattura, perché non dedicare questa degustazione maggiormente a bianchi che abbiamo meno considerato, mettendo proprio tutte le tue proposte?

Ad esempio in prima batteria, bianchi del nord Italia o mitteleuropei

- Un grande Soave (es il Calvarino '05 leggevo sia la massima espressione del territorio)
- Un friulano di Miani da te citato (Saurint?)
- Timorasso di Derthona

Seconda batteria, bianchi mediterranei, centro e sud Italia, i grandi classici

- Un riserva di Villa Bucci o Garofli Podium
- Un Valentini in grande annata o un grande Fiano artigianale
- Furore bianco FiorD'Uva di Marisa Cuomo (vino strapremiato, sarei davvero curioso di assaggiarlo)

Terza batteria, "bianchi muscolosi" quelli con la struttura di un rosso (lascerei Loira e Jura ad altre degustazioni)

- un Mersault
- Gaja e Rey, lo chardonnay italiano che più di tutti garda a Mersault
- un'altra Borgogna di grande struttura, potrebbe essere un altro Mersault

- Fuoriprogramma con un rosso (es un grande Recioto)

inappetente ha scritto- Finale : .... beh , quale migliore artigiano del dolce di un grande ... artigiano tedesco o alsaziano?

Direi tedesco, un icewine, magari da accompagnare, restando in tema di artigiani, con un pecorino sardo artigianale

La lista si potrebbe correggere al fine di ridurre certe differenze di struttura tra vini delle stessa batteria (non che sia completamente necessario) ma così fatta è senza dubbio una panoramica molto interessante.

ma tutti questi vini che Mauro ha citato sono artigiani?

...diciamo che gli spunti li sta dando, bisogna svilupparli ammodo, dove comunque un grande artigiano di Loira (il sommo Dagenau oppure Cotat) e uno di Jura ( Labet e Ganevat su tutti) lo metterei per una panoramica completa di artigiani di vari terroirs italofranciosi. Inoltre, vorrei sviluppare bene il tema Borgogna, con almeno 3-4 vini delle varie zone. Visto che là sono tutti artigiani, qualche cosa di originale nel senso del grande ma desueto. Valentini non può mancare, ottimo il suggerimento di Walter Massa (Derthona Timorasso) o di un grande Fiano artigianale (i top sono Marsella o Vignna della Congregazione di Villa Diamante)così come il più grande Verdicchio (Villa Bucci) perchè Ampelio Bucci è proprio un artigiano con le palle di porfido, alla Valentini. Gaja mi piace così come Garofoli, ma non sono certo artigianetti ...

manufood ha scrittoma tutti questi vini che Mauro ha citato sono artigiani?

Sarebbe bello prima definire cos'è artigianale?

Pur non essendo un enologo, ma avendo visitato qualche cantina considerta artigianale, credo che, con la diffusione di tecnologie, anche su piccola scala, e di know how tipici dell'industria , molte aziende ora siano meno artigianali di quanto lo erano un tempo.
Ciò è accaduto anche ai massimi livelli, mi viene in mente uno dei big delle Langhe.
Poi c'è ancora chi pesta l'uva coi piedi (es Burlotto) ma non so sia il criterio per scegliere i vini della serata, o almeno non so cosa ne pensiate...
C'è anche chi lavora nei campi solo coi cavalli e si sposta col calesse e fa uno dei migliori vini al mondo (DRC).
Forse sarebbe più facile fissare gli estremi, esempio Gianfranco Fino da una parte o Valentini (al Vinitaly GF ci diceva che lavora la terra coi cavalli) un estremo opposto ed uno in mezzo, e poi dire se un vino è più o meno artigianale.

Una categorizzazione simile potrebbe essere quella di vini naturali e vini costruiti, mettendo nei secondi quella dove l'uso di lieviti selezionati, di solforosa, di sostanze chimiche in vigna (che poi lascia residui nel vino), correttori di acidità, conservanti, coagulanti, sostanze aromatiche (purtroppo in molti costruiscono anche il sapore) è importante e dove invece quest'apporto è nullo o quasi (una produttrice mi diceva essere oltre 50 le sostanze permesse che poi il produttore non deve dichiarare).

Qui, un articolo, un po ideologico come lo è spesso Repubblica, ma ottimo punto di partenza per conoscere un po questo mondo

http://espresso.repubblica.it/visioni/s ... ce-1.44912

...pronti?

Sono nato pronto

assetati