Falcade ha scrittoNon è un vino ruffiano, tutt'altro. Tutto lì.inappetente ha scrittoFalcade ha scrittoPs: se posso fare un piccolo appunto......... li trovo con una glicerina troppo alta....... al limite quasi...... diventano troppo ruffiani........ es nel caso di Dal forno......:la ferocia dei suoi tannini giovanili , un pò per caratteristica dell'uva un pò per il trasfrimento quasi oceanico dei gallici dal legno nuoverrimo americano , mi lascia assai perplesso , su questa affermazione
sta a vedere che si possono definire vini "freschi", con i suoi tannini giovanili....... caratteristica poi tutta della Corvina o Corvinone.......
Zolletta ha scrittoProrio settimana scorsa ne ho acquistato 2 bottiglie, valpolicella superiore vendemmia 2002, perchè le ho viste in un enoteca di Brescia ad un prezzo vantagioso: 70€ tutte e due.Perchè , secondo me , esiste un mercato parallelo estero su Italia . Inoltre data la particolarità dei vini di Romano e la non facilissima reperibilità , esiste un mercato assai variegato inn termini di proposta commerciale , dove ognuno fa il ricarico che ritiene opportuno a seconda delle scarse assegnazioni . Il vino di dal Forno va soprattutto all'estero . Cionosco Romano da almeno 15 anni e ne ho seguito tutta la parabola evolutiva sia dei suoi prodotti che della sua monuumentale ( eccessiva per alcuni) struttura produttiva . E' un amico , ma non gli lesino le critiche su alcune scelte soprattutto orientate al mercato d'oltreatlantico e l'utilizzo di 100% di legno americano che hanno caratterizzato le ultime annate . L'ha capito e sta cambiando rotta , dico con soddisfazione personale . Feci un articolo sul suo Recioto tre anni orsono e ti dico che quello è il vero vino che incarna la filosofia di questo splendido produttore di riferimento .
Girovagando su Internet ho visto lo stesso vino proposto anche a 90/100/110 cad.
come mai secondo voi, aproffitto dei vari esperti del settore che leggono il forum, vi è una differenza di prezzo così alta??
Zolletta ha scrittoProrio settimana scorsa ne ho acquistato 2 bottiglie, valpolicella superiore vendemmia 2002, perchè le ho viste in un enoteca di Brescia ad un prezzo vantagioso: 70€ tutte e due.Perchè , secondo me , esiste un mercato parallelo estero su Italia . Inoltre data la particolarità dei vini di Romano e la non facilissima reperibilità , esiste un mercato assai variegato inn termini di proposta commerciale , dove ognuno fa il ricarico che ritiene opportuno a seconda delle scarse assegnazioni . Il vino di dal Forno va soprattutto all'estero . Cionosco Romano da almeno 15 anni e ne ho seguito tutta la parabola evolutiva sia dei suoi prodotti che della sua monuumentale ( eccessiva per alcuni) struttura produttiva . E' un amico , ma non gli lesino le critiche su alcune scelte soprattutto orientate al mercato d'oltreatlantico e l'utilizzo di 100% di legno americano che hanno caratterizzato le ultime annate . L'ha capito e sta cambiando rotta , dico con soddisfazione personale . Feci un articolo sul suo Recioto tre anni orsono e ti dico che quello è il vero vino che incarna la filosofia di questo splendido produttore di riferimento .
Girovagando su Internet ho visto lo stesso vino proposto anche a 90/100/110 cad.
come mai secondo voi, aproffitto dei vari esperti del settore che leggono il forum, vi è una differenza di prezzo così alta??
Zolletta ha scrittoProrio settimana scorsa ne ho acquistato 2 bottiglie, valpolicella superiore vendemmia 2002, perchè le ho viste in un enoteca di Brescia ad un prezzo vantagioso: 70€ tutte e due.Perchè , secondo me , esiste un mercato parallelo estero su Italia . Inoltre data la particolarità dei vini di Romano e la non facilissima reperibilità , esiste un mercato assai variegato inn termini di proposta commerciale , dove ognuno fa il ricarico che ritiene opportuno a seconda delle scarse assegnazioni . Il vino di dal Forno va soprattutto all'estero . Cionosco Romano da almeno 15 anni e ne ho seguito tutta la parabola evolutiva sia dei suoi prodotti che della sua monuumentale ( eccessiva per alcuni) struttura produttiva . E' un amico , ma non gli lesino le critiche su alcune scelte soprattutto orientate al mercato d'oltreatlantico e l'utilizzo di 100% di legno americano che hanno caratterizzato le ultime annate . L'ha capito e sta cambiando rotta , dico con soddisfazione personale . Feci un articolo sul suo Recioto tre anni orsono e ti dico che quello è il vero vino che incarna la filosofia di questo splendido produttore di riferimento .
Girovagando su Internet ho visto lo stesso vino proposto anche a 90/100/110 cad.
come mai secondo voi, aproffitto dei vari esperti del settore che leggono il forum, vi è una differenza di prezzo così alta??
Zolletta ha scrittoSe ho ben capito: dal Forno vende all' estero, mercato da cui comprano poi le enoteche italiane, vendendolo a prezzi decuplicati??
Ma se io l'ho pagato 35€ a bottiglia, quanto è costato all' enoteca in cui mi son servito, e a questo punto continuerò a servirmi, 18/20 € ??
Caspita ma arrivare a venderlo a 108€, non on line ma nell'enoteca del mio paese, bisogna essere ladri??
corona ha scrittoZolletta ha scrittoSe ho ben capito: dal Forno vende all' estero, mercato da cui comprano poi le enoteche italiane, vendendolo a prezzi decuplicati??
Ma se io l'ho pagato 35€ a bottiglia, quanto è costato all' enoteca in cui mi son servito, e a questo punto continuerò a servirmi, 18/20 € ??
Caspita ma arrivare a venderlo a 108€, non on line ma nell'enoteca del mio paese, bisogna essere ladri??
"Caravaggi" o "Vino e d'intorni"?
Il primo mi sembra abbia ricarichi ragionevoli, mentre il secondo imho è fuori da ogni logica commerciale anche se ha una bella scelta di champagne (un po' scontata, ma ha tanta roba, certo mica vado da lui a rifornirmi di gassose al succo d'uva).
Nota a parte: entrambi stanno al vino come io stò all'astrofisica, sono commercianti che potrebbero vendere tapparelle e avere ugualmente successo, ma se metti una stagnola sulle bottiglie ne vedi e senti delle belle.
Zolletta ha scrittoMmmh be' V&D ha una bella scelta e di cose particolari, mi rendo conto che ha dei ricarichi altini... Caravaggi è un grosso distributore, ed in negozio ha parecchia roba anche se nulla di eccezionale; basta avere le idee chiare e si può acquistare bene senza spendere troppo: esempio krug e perrier non gli mancano.
Però alla fine quanto costa una bottiglia di Valpulicella sup acquistata in cantina da dal Forno??? (lo so che non ci va il
privato, ma il distributore cosa la paga??)
Zolletta ha scrittoBoh!! Vita dura per noi consumatori; se effettivamente il dal forno in cantina costa 20€, chi li compra da Pek a Milano a 100€ si prende una bella inc... Oppppsss fregatura...
Balbo o qualcuno di voi conoscono l'enoteca/trattoria San Marco a Polaveno (Bs). Ho fatto un salto 15 gg da e debbo dire che anche se non molto fornito aveva etichette di champagne e di rossi francesi a prezzi concorrenziali... Ho preso una bottiglia di champagne rosè e due millesimati non mi son sembrati niente male. Spesa 30 € a bott più o meno...
Però non intendendomi non so se fosse "roBBa BBuona"
Zolletta ha scritto !Balbo o qualcuno di voi conoscono l'enoteca/trattoria San Marco a Polaveno (Bs). Ho fatto un salto 15 gg da e debbo dire che anche se non molto fornito aveva etichette di champagne e di rossi francesi a prezzi concorrenziali... Ho preso una bottiglia di champagne rosè e due millesimati non mi son sembrati niente male. Spesa 30 € a bott più o meno...
Però non intendendomi non so se fosse "roBBa BBuona"
Balbo ha scrittocorona ha scrittoZolletta ha scrittoSe ho ben capito: dal Forno vende all' estero, mercato da cui comprano poi le enoteche italiane, vendendolo a prezzi decuplicati??
Ma se io l'ho pagato 35€ a bottiglia, quanto è costato all' enoteca in cui mi son servito, e a questo punto continuerò a servirmi, 18/20 € ??
Caspita ma arrivare a venderlo a 108€, non on line ma nell'enoteca del mio paese, bisogna essere ladri??
"Caravaggi" o "Vino e d'intorni"?
Il primo mi sembra abbia ricarichi ragionevoli, mentre il secondo imho è fuori da ogni logica commerciale anche se ha una bella scelta di champagne (un po' scontata, ma ha tanta roba, certo mica vado da lui a rifornirmi di gassose al succo d'uva).
Nota a parte: entrambi stanno al vino come io stò all'astrofisica, sono commercianti che potrebbero vendere tapparelle e avere ugualmente successo, ma se metti una stagnola sulle bottiglie ne vedi e senti delle belle.
Di sicuro il primo.....V&D alcune case non le compra neppure direttamente ma deve rifarsi ad altri distributori o fare "giri" strani....ecco, forse, spiegata in parte la non-logica di molti dei loro prezzi!
La più fornita rimane secondo me quella di Arici....piccolo problema è che lui è matto come un cavallo e se gli vai a genio ti trova l'impossibile a prezzi giusti. Se gli stai sulle scatole non ti fa neppure entrare....