Notizie varie, opinioni, approfondimenti, discussioni sulle tematiche del grande mondo del vino, della birra e dei distillati.
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da primus il 08 apr 2010 14:59


silbusin ha scrittoAnche tu lo tieni in cantina assieme ai salami?


è uno spasso quello spot :lol: ...pensa te sto cialtrone ha una casa della madonna con una cantina che farebbe invidia a Pinchiorri e, ben coricato, ci tiene il Ronco.... :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da inappetente il 08 apr 2010 15:46


primus ha scritto
inappetente ha scrittoMah ... per renderti comprensibile e universalmente intelleggibile l'enolessico altrimenti per te desueto , potrei narrarteli con idioma AISssino in maniera tale che ti appaiano come :
"abbastanza disarmonici, abbastanza tannici, abbastanza ..." :lol:


Ti racconto questa....
ad una verticale di Vercesi del Castellazzo, qualche anno fa, stavo sgranocchiando una noce di grana padano mentre i sommelier agitavano il rosso nettare in ampi bicchieroni....una agitata...una annusata...una annusata...una agitata......parte il relatore e dice "Sentite i profumi balsamici?"....lo annusa ancora e, con il volto estasiato come se avesse visto Dio esclama "Sembra un Vicks Vaporub!!"............giuro che sono esploso in una risata che, in un primo momento nella sala colma di sommelier , ristoratori, appassionati e fighi che fingono di capire di vino, scese il gelo.....totale.........poi un applauso stile Fantozzi nella corazzata Potemkin.... :wink:
Insomma ... la parodia del "bravo sommelier" ormai è un culto , ma non si fa niente per evitarla . La teatralità è entrata nei comportamenti comuni dei tesserati/diplomati e il lessico ormai non tanto per specialisti , che è quasi ridicolo, quanto per l'incompletezza e la relativa difficoltà di rendere soddisfacientemente la descrizione . Si passa dalla sequela interminabile di "abbastanza" degli enobanali rigidi alla nomenclatura delle librette dei corsi AIS , alla riluttanza idiomatica di chi esige dall'ascoltatore (o lettore) almeno una laurea in botanica e geologia , oltrechè una fantasia sfrenata per vincere la capacità d'astrazione normalmente ( e umanamente) limitata.

da Yoda il 08 apr 2010 17:15


inappetente ha scritto
primus ha scritto
inappetente ha scrittoMah ... per renderti comprensibile e universalmente intelleggibile l'enolessico altrimenti per te desueto , potrei narrarteli con idioma AISssino in maniera tale che ti appaiano come :
"abbastanza disarmonici, abbastanza tannici, abbastanza ..." :lol:


Ti racconto questa....
ad una verticale di Vercesi del Castellazzo, qualche anno fa, stavo sgranocchiando una noce di grana padano mentre i sommelier agitavano il rosso nettare in ampi bicchieroni....una agitata...una annusata...una annusata...una agitata......parte il relatore e dice "Sentite i profumi balsamici?"....lo annusa ancora e, con il volto estasiato come se avesse visto Dio esclama "Sembra un Vicks Vaporub!!"............giuro che sono esploso in una risata che, in un primo momento nella sala colma di sommelier , ristoratori, appassionati e fighi che fingono di capire di vino, scese il gelo.....totale.........poi un applauso stile Fantozzi nella corazzata Potemkin.... :wink:
Insomma ... la parodia del "bravo sommelier" ormai è un culto , ma non si fa niente per evitarla . La teatralità è entrata nei comportamenti comuni dei tesserati/diplomati e il lessico ormai non tanto per specialisti , che è quasi ridicolo, quanto per l'incompletezza e la relativa difficoltà di rendere soddisfacientemente la descrizione . Si passa dalla sequela interminabile di "abbastanza" degli enobanali rigidi alla nomenclatura delle librette dei corsi AIS , alla riluttanza idiomatica di chi esige dall'ascoltatore (o lettore) almeno una laurea in botanica e geologia , oltrechè una fantasia sfrenata per vincere la capacità d'astrazione normalmente ( e umanamente) limitata.


Beh..pero', se "balsamico" fa tanto ridere, vorrei sapere come potrei descrivere altrimenti, secondo voi , quello che spesso in piu' di qualche buon Barolo ho sentito al naso e descritto in maniera direi piuttosto precisa con tale aggettivo... :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da nebbiolo75 il 08 apr 2010 17:24


Yoda ha scrittoBeh..pero', se "balsamico" fa tanto ridere, vorrei sapere come potrei descrivere altrimenti, secondo voi , quello che spesso in piu' di qualche buon Barolo ho sentito al naso e descritto in maniera direi piuttosto precisa con tale aggettivo... :roll:


Sturanarici....voglio proprio vedere se qualche guida ci mette questo termine :-)

Oppure come dice il buon Corona...sturalavandini

Usiamo questi termini? :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da primus il 08 apr 2010 17:30


Yoda ha scrittoBeh..pero', se "balsamico" fa tanto ridere,


ho riso su Vicks Vaporub, non su balsamico...come può un uomo davanti ad una platea composta, anche, da mestieranti, uscirsene con una cacchiata simile? :shock: :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Yoda il 08 apr 2010 17:56


primus ha scritto
Yoda ha scrittoBeh..pero', se "balsamico" fa tanto ridere,


ho riso su Vicks Vaporub, non su balsamico...come può un uomo davanti ad una platea composta, anche, da mestieranti, uscirsene con una cacchiata simile? :shock: :lol:


Beh...di fronte ad una platea variagata, a volte dire Viks Vaporub invece che balsamico, forse da' una sensazione piu' precisa anche se sicuramente esagerata di quale e' la percezione olfattiva..
Se pensi che in Borgogna uno dei sentori del Pinot Noir viene spesso e volentieri definito come "merde de poule".... :oops:
Ultima modifica di Yoda il 08 apr 2010 18:38, modificato 1 volta in totale.

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da tpt il 08 apr 2010 18:04


Difatti, si dice i francesi siano degli zozzoni! 8)

A parte tutto trovo che talvolta sia impossibile descrivere una sensazione al palato con degli aggettivi. E' complicato farlo con il cibo ma talvolta ci si riesce. Ad esempio quando si dice mangiare un'ostrica sia come assaggiare il mare.

Con il vino lo è ancor di piu' pero'. Almeno a mio avviso.

da Falcade il 08 apr 2010 18:39


Se non volete solo assaggiare, ma anche capire quello che mi sta dietro al mondo enologico, partecipate hai vari seminari che si svolgono ogni giorno in fiera, sono molto interessanti e con oratori di primo calibro, l'anno scorso ho assistito ad una convection sul export nel nuovi mercati (Russia e Cina) mi sono stupito nel vedere che affianco a me ad ascoltare vi era Angelo Gaja.....
Ps: durano in media un oretta e mezza........ giusto anche per staccare dalla bolgia......

da inappetente il 08 apr 2010 19:51


tpt ha scritto... E' complicato farlo con il cibo ma talvolta ci si riesce. Ad esempio quando si dice mangiare un'ostrica sia come assaggiare il mare.

Con il vino lo è ancor di piu' pero'. Almeno a mio avviso.
Diciamo che ci siamo meno abituati . Nel vino le sensazioni sono molto più complesse e articolate . Inoltre abbiamo il naso meno allenato del palato : il mangiare rimane un'operazione necessaria biologicamente , il bere vino no . Inoltre , la sensibilità nel decifrare le sottili sfumature di un vino , richiedono un allenamento su se stessi e la propria capacità discriminante molto superiore . Infine , il vino è molto difficile dewscriverlo perchè si può solo per analogie in un dualismo astratto(captazione delle sensazioni del vino) a concrete con parallelismo delle sensazioni captate trasformandole in descrizione di aspetti riconoscibili da chi ascolta o legge , quasi una decodifica ... mica facile , se ci pensate bene .

da apexx il 08 apr 2010 19:54


dove lo hai trovato il termine AISsino "abbastanza disarmonico"?

da Parakarro il 08 apr 2010 20:09


dai, ragassuoli belli tannici, sparate un nome UNO da non perdere a Verona...

io, da buon bergamaschio ( 8) ) tiro l'acqua al mio mulino e, nel deserto dei vini orobici, sparo il mio nome preferito : ELIGIO MAGRI.

Non mi aspetto miracoli... ma sto omone, che ho conosciuto di persona, ha un amore infinito per il vino... e io, che sono un romantico, non posso che restare affascinato :oops:

da apexx il 08 apr 2010 20:18


Parakarro ha scrittodai, ragassuoli belli tannici, sparate un nome UNO da non perdere a Verona...

io, da buon bergamaschio ( 8) ) tiro l'acqua al mio mulino e, nel deserto dei vini orobici, sparo il mio nome preferito : ELIGIO MAGRI.

Non mi aspetto miracoli... ma sto omone, che ho conosciuto di persona, ha un amore infinito per il vino... e io, che sono un romantico, non posso che restare affascinato :oops:


Biava? Più conterraneo di lui chi trovi?

da inappetente il 08 apr 2010 21:39


apexx ha scrittodove lo hai trovato il termine AISsino "abbastanza disarmonico"?
pag. 37 volume 1A seconda edizione .E' un pò vecchiotto , c'ho studiato a fine anni ottanta ... collega . 8)

da scogghi il 08 apr 2010 22:32


apexx ha scrittoBiava? Più conterraneo di lui chi trovi?


Il suo Moscato di Scanzo (bevuto dieci giorni fa) l'ho trovato davvero eccezionale :P

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da apexx il 09 apr 2010 19:23


L'attuale scala dell'armonia in terminologia AIS credo sia "poco armonico, abbastanza armonico, armonico". Può darsi che anni fa tale scala comprendesse il termine "abbastanza disarmonico". Io non l'ho mai sentito. Però sei tu l'esperto, quindi mi fido ciecamente!

da corona il 10 apr 2010 23:20


Parakarro ha scrittodai, ragassuoli belli tannici, sparate un nome UNO da non perdere a Verona...

io, da buon bergamaschio ( 8) ) tiro l'acqua al mio mulino e, nel deserto dei vini orobici, sparo il mio nome preferito : ELIGIO MAGRI.

Non mi aspetto miracoli... ma sto omone, che ho conosciuto di persona, ha un amore infinito per il vino... e io, che sono un romantico, non posso che restare affascinato :oops:


ti dirò un'ovvietà: poggio di sotto, castello di monsanto, mauro mascarello, germano ettore, san leonardo, pacherhof, gumphof, se ti piacciono i gewurz grassi: baron di pauli con il suo exilissi, castello di cacchiano, monteraponi, rampolla....

so long

da Parakarro il 10 apr 2010 23:23


corona ha scritto
Parakarro ha scrittodai, ragassuoli belli tannici, sparate un nome UNO da non perdere a Verona...

io, da buon bergamaschio ( 8) ) tiro l'acqua al mio mulino e, nel deserto dei vini orobici, sparo il mio nome preferito : ELIGIO MAGRI.

Non mi aspetto miracoli... ma sto omone, che ho conosciuto di persona, ha un amore infinito per il vino... e io, che sono un romantico, non posso che restare affascinato :oops:


ti dirò un'ovvietà: poggio di sotto, castello di monsanto, mauro mascarello, germano ettore, san leonardo, pacherhof, gumphof, se ti piacciono i gewurz grassi: baron di pauli con il suo exilissi, castello di cacchiano, monteraponi, rampolla....

so long


come al solito copio ed incollo!

a Verona incontrerò un ''amico comune''... vediamo cosa mi fa provare lui :D

se il mal di schiena mi da un giorno di tregua....

da tpt il 11 apr 2010 13:44


inappetente ha scritto
tpt ha scrittoDiciamo che ci siamo meno abituati . Nel vino le sensazioni sono molto più complesse e articolate . Inoltre abbiamo il naso meno allenato del palato : il mangiare rimane un'operazione necessaria biologicamente , il bere vino no . Inoltre , la sensibilità nel decifrare le sottili sfumature di un vino , richiedono un allenamento su se stessi e la propria capacità discriminante molto superiore . Infine , il vino è molto difficile dewscriverlo perchè si può solo per analogie in un dualismo astratto(captazione delle sensazioni del vino) a concrete con parallelismo delle sensazioni captate trasformandole in descrizione di aspetti riconoscibili da chi ascolta o legge , quasi una decodifica ... mica facile , se ci pensate bene .


Appunto, a prescindere da formazione e conseguente competenza in materia, la descrizione delle sensazioni provate all'assaggio di un buon bicchiere di vino tendono ad essere surreali o altrimenti banalotte e ripetitive.

Mi rendo conto che sia appunto un'esperienza non facilmente descrivibile.

Paragono il vino, in questo senso, alla musica.

Facile dire mi piace/non mi piace. Descrivere le sensazioni provate è arduo e pericoloso proprio per la difficoltà di trasmissione di determinati coinvolgimenti nell'animo altrui.

da Yoda il 11 apr 2010 15:30


tpt ha scritto
inappetente ha scritto
tpt ha scrittoDiciamo che ci siamo meno abituati . Nel vino le sensazioni sono molto più complesse e articolate . Inoltre abbiamo il naso meno allenato del palato : il mangiare rimane un'operazione necessaria biologicamente , il bere vino no . Inoltre , la sensibilità nel decifrare le sottili sfumature di un vino , richiedono un allenamento su se stessi e la propria capacità discriminante molto superiore . Infine , il vino è molto difficile dewscriverlo perchè si può solo per analogie in un dualismo astratto(captazione delle sensazioni del vino) a concrete con parallelismo delle sensazioni captate trasformandole in descrizione di aspetti riconoscibili da chi ascolta o legge , quasi una decodifica ... mica facile , se ci pensate bene .


Appunto, a prescindere da formazione e conseguente competenza in materia, la descrizione delle sensazioni provate all'assaggio di un buon bicchiere di vino tendono ad essere surreali o altrimenti banalotte e ripetitive.

Mi rendo conto che sia appunto un'esperienza non facilmente descrivibile.

Paragono il vino, in questo senso, alla musica.

Facile dire mi piace/non mi piace. Descrivere le sensazioni provate è arduo e pericoloso proprio per la difficoltà di trasmissione di determinati coinvolgimenti nell'animo altrui.


ma che stai a di'?? :shock: ..
ma quali sensazioni surreali??? :shock:
Se hai allenato il naso e le papille a percepire odori, profumi e sensazioni puoi descrivere quello che senti, altrimenti lascia perdere...
Ti pare che quando si commenta un vino, chi cerca di trasmettere quello che sente si preoccupi del coinvolgimento delle altrui anime???

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da vgaber il 11 apr 2010 15:45


Yoda, cosa te ne è sembrato?
A noi, un po' troppo 'snob' e con attenzione rivolta più che altro a stampa e settore...

grandiosa la degustazione da Domenico Clerico (personaggio di straordinaria forza), ottimi vini presentati dall'istrionico Luciano, ex maitre del Trussardi alla Scala: quasi un'oretta ininterrotta di belle sensazioni e chiacchiere.

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

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