Notizie varie, opinioni, approfondimenti, discussioni sulle tematiche del grande mondo del vino, della birra e dei distillati.
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da inappetente il 21 apr 2010 14:25


montefollonico ha scritto
inappetente ha scritto
montefollonico ha scrittouna domanda : ma vi riunite per bere o per approfondire la conoscenza di questi vini?

Monty :roll:
DEvono essere due cose necessariamente disgiunte? Ci divertiamo stando in compagnia , ridendo e scherzando e tutto ciò "valutando" cose all'altezza che ci stimolano sensi e desiderio di approfondimento della passione che , comunque , accomuna i presenti . A volte le varie finalità personali sono tali e tante da lasciare dubbi su quale sia la principale , quando si fanno quest cose . Strano , comunque , che su questa sezione tematica si chieda più del "perchè" e del "percome" e poco sul "cosa" . Mi sembra abbastanza sintomatico .


1)Sintomatico per quale motivo?
scusa se vorrei qualche breve specifica:
2)all'altezza riferito a che cosa?
3)approfondimento della passione: cosa vuol dire?


Ed ora torno alla questione principale:
4)un conto è bere in allegra compagnia, un conto è anche cercare di approfondire, sempre in allegra compagnia, volevo quindi solo sapere come procedete per farlo.

saluti
Monty
Innnazitutto non è un solo "gruppo d'assaggio" ma almeno una mezza dozzina , fra i quali , un paio , anche a MIlano . Ci si sposta sovente , soprattutto per le bicchierate più importanti , che infatti si organizzano la domenica a mezzodì per permettere un rientro agevole non in notturna . Chiaramente quando si organizzano , di approfondimento , il venerdì sera , le ditanze si accorciano un pò ( ma non è difficile vedere anche amici che vengono da Milano o Bologna quando le facciamo a casa di amici nel parmense) . Per la verticale storica di Mastroberardino di un mese fa , c'erano cinque campani , 1 romano , qualche emiliano e qualche veneto . Dice bene l'amico forumista (Yoda) che afferma che è importante averne voglia e passione "fresca" . Ripeto , le faccio da trent'anni e ancora non mi sono stancato , così come partecipo a varie organizzate da altri amici , partecipo sempre meno alle Kermesses commerciali ( tipo Vinitaly ... assurde ) e tante visite alle cantine , siano essi amici produttori , siano essi produttori emergenti che hanno "da dire qualcosa" in termini di qualità . Vengo a rispondere più specificatamente :
1) Sintomatico perchè vedo un certo scazzo nell'argomento vino. Uno degli amministratori scrisse che la sezione non è mai decollata : un decollo esiste solo se c'è interesse . Per la propietà (non solo dialettica) transitiva , se ne deduce che in questo forum non c'è grande interesse ( o passione) per l'argomento , se non se ne discute . Della serie : punto il dito verso la luna e tutti guardano il dito e non quello che indico ... era solo un esempio per farti capire il "sintomatico"
2) Vini che dicono qualcosa , non necessariament costosi .Poi va da sè che dopo un percorso di anni di passione di vino , i gusti si affinano e si cercano emozioni dove la grandezza dei vini raggiunge dimensioni quasi di "oggettività" ( sacrilegio quando si parla di gusti) o , comunque , la novità che ti stimoli sensi ed interesse . Nè più né meno come quando uno è abituato a mangiare nei ristoranti d'alto livello . Il "berealto" non è sempre una questione di censo , ma anche di disponibilità al sacrificio personale di accondiscendere il proprio grado di conoscenza acquisita con l'esperienza. Personalmnete , faccio grossi sacrifici per "berealto" .
3) Non essere superficiali e tentare di comprendere da ciò che sta nel bicchier anche il risvolto culturale oltre che edonistico . E non parlo solo della conoscenza enografica ma , soprattutto , della capacità di stimolare i sensi e del messaggio che trasmttono, quasi filosoficamente , i grandi produttori e le grandi denominazioni . Il bello è che questa forma di introspezione che si sovrappone a quella di altri in un confronto continuo ed un miglioramento della propria conoscenza , oltre che piacere .
4) Bisogna "respirare" quell'aria . Sei invitato ad una prossima bicchierata . Non preoccuparti per la spesa o di formalismi non esistenti fra noi , anche se c'è chi macina conoscenza di vino quanto gascromatografo umano ; la frequenza di tutto ciò è data proprio dalla capacità di autolimitarsi o di ottimizzare le risorse di ognuno .Sono pochissimi i facoltosi che si dedicano a "questo sport" :lol: e , la maggior parte di questi "abbienti" non coscienti, conosce un cazzo di vino ma solo di etichette e di prezzi quindi difficilmente ammessi ai nostri deschi ... inoltre perchè per loro la grande bottiglia è come esibire la gran macchina o la gran gnocca mica per godere del piacere della compagnia e di quel che si trova nel bicchiere ... :wink:

da montefollonico il 22 apr 2010 17:22


Ti ringrazio per l'invito alla sbicchierata, ma non c'è la faccio a seguire quelle che per abbrivio mi continuano a perseguitare.
Sbicchierate che pullulano in ogni parte di Italia e che cerchiamo di seguire abbinando quando possibile o doveroso, vista la distanza, ad un più o meno breve soggiorno.

Personalmente cerco o meglio cercavo nei decenni passati di evitare la mera degustazione, ma approfondire la conoscienza, dei vini. Ora ho poca voglia: è molto faticoso cimentarsi in approfondimenti che possono essere chiamati tali, appunto da non confondere con le degustazioni.

Nessun amministratore mi sembra che abbia parlato in tal modo della sottosezione vini ecc.., la questione è un altra:

ahimè si tende, da un pò di tempo, soprattutto afare l'elenco dei vini bevuti, a snocciolare nomi e pronomi, più o meno altisonanti, più o meno conosciuti, senza come detto,approfondire.Senza informazione ne formazione.

continua.....

Montefollonico
Monty

da inappetente il 22 apr 2010 22:23


montefollonico ha scritto
....Personalmente cerco o meglio cercavo nei decenni passati di evitare la mera degustazione, ma approfondire la conoscienza, dei vini. Ora ho poca voglia: ...Monty
Problema risolto : quando non si ha voglia , meglio dedicarsi a ciò che ti dà più soddisfazione o piacere .

da inappetente il 22 apr 2010 22:25


Moh speriamo che i moderatori non si accorgano che siamo già nella seconda pagina e ci si arrischia di passare alla terza , altrimenti spostano il thread nel forum gallery e lo fanno scomparire come quello dello Champagne ...

da montefollonico il 22 apr 2010 22:30


tranquillo i moderatori non faranno sparire un bel niente......il problema è un altro....non capisco il senso della tua semplicista imbarazzata risposta e sopratutto mi cerchi di dire che fate per approfondire la conoscienza dei vini durante le vostre bevute 8)


Montefollonico

da scogghi il 22 apr 2010 23:53


Inappetente facciamo a capirci:

su questo forum i moderatori non fanno sparire proprio un bel niente.

Il famoso topic al quale ti riferisci era stato spostato perchè la sezione gallery è stata creata appositamente per raccogliere tutti i topic che hanno generato un interesse particolare.

Poi siccome tutti avete detto che era meglio che quel topic nello specifico era meglio se rimaneva nella sua sezione originale ho provveduto a spostarlo nuovamente.

Quindi imparerai a conoscerci e a capire che qui magari saremo guitti, ma in quanto a chiarezza e trasparenza non accettiamo lezioni da nessuno.

Admin

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da silbusin il 23 apr 2010 00:18


montefollonico ha scrittoPersonalmente cerco o meglio cercavo nei decenni passati di evitare la mera degustazione, ma approfondire la conoscienza, dei vini. Ora ho poca voglia: è molto faticoso cimentarsi in approfondimenti che possono essere chiamati tali, appunto da non confondere con le degustazioni.

continua.....

Montefollonico
Monty

Ti quoto in pieno. Pur alla mia veneranda età ho appena ordinato alla Libreria Cortina 300 euro di libri che parlano di biochimica alimentare, tecnologia alimentare, legislazione delle etichettature. Li ho preferiti a una boccia di Quintarelli.
Il tuo conterraneo Leonardo diceva:
«Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada».
Cosa vuol dire fare l'elenco della spesa quando tre vini ti possono affascinare per la loro storia, il territorio, le coltivazioni, le trasformazioni organolettiche dei terreni, la messa in opera di nuove tecnologie (tipo gli opacimetri a laser), ecc.
E poi basta con quella stupida frase: "bisogna avere gran sete". De che? Della solfoadenosinmetionina come epatoprotettore?
Dice bene l'Admin. Siamo dei guitti con l'umiltà di fermarsi ad ascoltare. Però ognuno vada per la sue strade. Se si incontrano bene, se proseguono parallele meglio, se divergono all'infinito eccellente.

da inappetente il 23 apr 2010 08:57


scogghi ha scrittoPoi siccome tutti avete detto che era meglio che quel topic nello specifico era meglio se rimaneva nella sua sezione originale ho provveduto a spostarlo nuovamente.

Quindi imparerai a conoscerci e a capire che qui magari saremo guitti, ma in quanto a chiarezza e trasparenza non accettiamo lezioni da nessuno.

Admin
Oeh , non lo vedevo più , quindi pensavo fosse sparito : non faccio alcuna fatica a ritornare sui miei passi e a stare più attento a quel che dico , magari prima chiedendo .
PS: mai pensato che qui ci siano dei guitti , per cortesia non mettete parole in bocca alle persone ( o pensieri in testa) che non sono attinenti alla realtà dei fatti .
Amen.

da inappetente il 23 apr 2010 09:04


silbusin ha scritto
montefollonico ha scrittoPersonalmente cerco o meglio cercavo nei decenni passati di evitare la mera degustazione, ma approfondire la conoscienza, dei vini. Ora ho poca voglia: è molto faticoso cimentarsi in approfondimenti che possono essere chiamati tali, appunto da non confondere con le degustazioni.

continua.....

Montefollonico
Monty

Ti quoto in pieno. Pur alla mia veneranda età ho appena ordinato alla Libreria Cortina 300 euro di libri che parlano di biochimica alimentare, tecnologia alimentare, legislazione delle etichettature. Li ho preferiti a una boccia di Quintarelli.
.
Hai fatto male : meglio quell'enciclopedia enologica che è una bottiglia del vecchio Bepi di qualsiasi scritto teorico ( o teoretico) , ti apre molte più porte alla conoscenza di qualsiasi libro di enotecnologia . Che poi uno voglia approfondire anche temi riguardanti l'aspetto tecnico/scientifico , è solo un plus nell'autoformazione individuale di ognuno di noi. Tanti grandi tecnici , che conosco e frequento , sono pessimi degustatori o , peggio ancora , vedono il vino come output produttivo ma assai scevro da ogni contesto cultural/emozionale . Viceversa , tanti grandi giornalisti degustatori , che conosco e frequento , sono talmente ignoranti sull'aspetto tecnico che danno proprio la sensazione di essere monchi e quasi ridicoli quando entrano nello specifico . Quindi credo proprio che il giusto mix di approfondimento sia quello che tiene conto di entrambi gli aspetti , senza che uno prevalga sull'altro .

da inappetente il 23 apr 2010 09:12


montefollonico ha scrittotranquillo i moderatori non faranno sparire un bel niente......il problema è un altro....non capisco il senso della tua semplicista imbarazzata risposta e sopratutto mi cerchi di dire che fate per approfondire la conoscienza dei vini durante le vostre bevute 8)


Montefollonico
Dico solo che sbagli , sia nell'interpretare imbarazzo nella mia risposta , sia pensando che siano solo bicchierate fini a se stesse . Ci si diverte , questo si , ma è solo una componente . Ognuno in quel contesto ci mette del suo , può essere in conoscenza , può essere in simpatia : tutto fa brodo dove il fine ultimo è la convivialità . Le "giornate di studio" , che ogni tanto facciamo , sono 'ddu palle tremende .
PS: in concreto cosa facciamo? Diciamo beviamo , commentiamo , scherziamo , ironizziamo , approfondiamo . D'altronde il gruppo è estremamente eterogeneo e ognuno mette del suo : ci sono produttori , giornalisti , appassionati , professionisti , tecnici , commercianti , semplici bevitori "altobeventi" , principianti alle primissime armi come appassionati con decenni di esperienza alle spalle . Puoi immaginare che in tale contesto , tante considerazioni e conoscenze vengono messe in comune .

da capohog il 23 apr 2010 09:41


silbusin ha scritto
montefollonico ha scrittoPersonalmente cerco o meglio cercavo nei decenni passati di evitare la mera degustazione, ma approfondire la conoscienza, dei vini. Ora ho poca voglia: è molto faticoso cimentarsi in approfondimenti che possono essere chiamati tali, appunto da non confondere con le degustazioni.

continua.....

Montefollonico
Monty

Ti quoto in pieno. Pur alla mia veneranda età ho appena ordinato alla Libreria Cortina 300 euro di libri che parlano di biochimica alimentare, tecnologia alimentare, legislazione delle etichettature. Li ho preferiti a una boccia di Quintarelli.
Il tuo conterraneo Leonardo diceva:
«Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada».
Cosa vuol dire fare l'elenco della spesa quando tre vini ti possono affascinare per la loro storia, il territorio, le coltivazioni, le trasformazioni organolettiche dei terreni, la messa in opera di nuove tecnologie (tipo gli opacimetri a laser), ecc.
E poi basta con quella stupida frase: "bisogna avere gran sete". De che? Della solfoadenosinmetionina come epatoprotettore?
Dice bene l'Admin. Siamo dei guitti con l'umiltà di fermarsi ad ascoltare. Però ognuno vada per la sue strade. Se si incontrano bene, se proseguono parallele meglio, se divergono all'infinito eccellente.


Quoto il grande gatto: la storia, il lavoro , le tradizioni, il processo trasformativo, l'impegno del produttore sono fattori altrettanto importanti del risultato finale - e non solo in enologia ma anche in gastronomia, nell'artigianato etc - affascinandoti e nel contempo permettendoti di considerare ed apprezzare un vino piuttosto che un salume o che altro prescindendo anche dalla pura e pedissequa analisi organolettica.

96 cubic inch of good vibs

da Yoda il 23 apr 2010 11:39


capohog ha scritto
Quoto il grande gatto: la storia, il lavoro , le tradizioni, il processo trasformativo, l'impegno del produttore sono fattori altrettanto importanti del risultato finale - e non solo in enologia ma anche in gastronomia, nell'artigianato etc - affascinandoti e nel contempo permettendoti di considerare ed apprezzare un vino piuttosto che un salume o che altro prescindendo anche dalla pura e pedissequa analisi organolettica.



D'accordo..ma funziona solo se quello che poi e' il risultato finale di tutte ste belle cose, indipendentemente dal fatto che sia vino,salume,formaggio ecc ecc ecc...ha organoletticamente un senso..altrimenti tutto va a escort...

se el vin l'e' minga bun...l'e' minga bun e basta!

E quindi , si ritorna al punto 1... :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da capohog il 23 apr 2010 11:47


Yoda ha scritto
capohog ha scritto
Quoto il grande gatto: la storia, il lavoro , le tradizioni, il processo trasformativo, l'impegno del produttore sono fattori altrettanto importanti del risultato finale - e non solo in enologia ma anche in gastronomia, nell'artigianato etc - affascinandoti e nel contempo permettendoti di considerare ed apprezzare un vino piuttosto che un salume o che altro prescindendo anche dalla pura e pedissequa analisi organolettica.



D'accordo..ma funziona solo se quello che poi e' il risultato finale di tutte ste belle cose, indipendentemente dal fatto che sia vino,salume,formaggio ecc ecc ecc...ha organoletticamente un senso..altrimenti tutto va a escort...

se el vin l'e' minga bun...l'e' minga bun e basta!

E quindi , si ritorna al punto 1... :roll:


Lapalissiano...
ma il conoscere il "vissuto" (fa molto anni 80) di un prodotto ti aiuta a capirlo meglio ed apprezzarne le caratteristiche, le particolarità ed anche la tipicità.

Ovvio che se è cattivo è cattivo qualunque sia la storia dietro....

96 cubic inch of good vibs

da inappetente il 23 apr 2010 14:26


capohog ha scritto
Yoda ha scritto
capohog ha scritto
Quoto il grande gatto: la storia, il lavoro , le tradizioni, il processo trasformativo, l'impegno del produttore sono fattori altrettanto importanti del risultato finale - e non solo in enologia ma anche in gastronomia, nell'artigianato etc - affascinandoti e nel contempo permettendoti di considerare ed apprezzare un vino piuttosto che un salume o che altro prescindendo anche dalla pura e pedissequa analisi organolettica.



D'accordo..ma funziona solo se quello che poi e' il risultato finale di tutte ste belle cose, indipendentemente dal fatto che sia vino,salume,formaggio ecc ecc ecc...ha organoletticamente un senso..altrimenti tutto va a escort...

se el vin l'e' minga bun...l'e' minga bun e basta!

E quindi , si ritorna al punto 1... :roll:


Lapalissiano...
ma il conoscere il "vissuto" (fa molto anni 80) di un prodotto ti aiuta a capirlo meglio ed apprezzarne le caratteristiche, le particolarità ed anche la tipicità.

Ovvio che se è cattivo è cattivo qualunque sia la storia dietro....
lapalissiano è dire poco : direi "Catalanesco" .

da montefollonico il 25 apr 2010 09:36


Beh visto che non riesci ad ottenere risposta, vediamo se proferendo il quesito in altro modo riusciamo lo stesso ad arrivare al dunque.

In questi ultimi anni di quali zone geografiche e relativi vini (solo il nome della Doc Docg igt ecc, non il nome dell'etichetta) avete approfondito la conoscenza?
saluti Montefollonico

da inappetente il 25 apr 2010 10:37


montefollonico ha scrittoBeh visto che non riesci ad ottenere risposta, vediamo se proferendo il quesito in altro modo riusciamo lo stesso ad arrivare al dunque.

In questi ultimi anni di quali zone geografiche e relativi vini (solo il nome della Doc Docg igt ecc, non il nome dell'etichetta) avete approfondito la conoscenza?
saluti Montefollonico
Tutto ... sembra tanto? No , in tanti anni , con la frequenza con cui le facciamo , si può . Ma approfondire una , due volte non vuol dire conoscere , quindi ci sono anche le repliche continue che facciamo anche sullo stesso tema , alcuni davvero mooooolto dibattuti ( Sangiovese Toscano in tutte le sue declinazioni , anche storiche , Nebbiolo idem , Amarone idem , bordolesi d'Italia idem + gli altri grandi vitigni . E' chiaro che alcuni temi sono davvero periodici , come Borgogna bianca e rossa , Bordeaux , Rodano , Loira . Aree "incontaminate" dal nostro approfondimento non ce ne sono ancora tante , faccio prima a dirti quali : in Francia il Jurancon e , parzialmente , il Jura . In Spagna la Navarra e lo Xeres , in Portogallo Porto & C (sempre "usati" come finali di bevute ma mai approfondite) , in USA lo Zinfandel (Pinot Nero Oregon e Napa bordolesi fatte parecchie volte) , i Neozelandesi bianchi e rossi , il Sudafrica . In Italia forse l'unica cosa che non abbiamo ancora approfondito sono le Grave del Friuli , il Molise e il Lazio .

da montefollonico il 25 apr 2010 11:34


complimenti per le energie che avete, spero anche io, quando sarò in pensione di averle come voi.
Anche se i viaggi extraeuropei non attirandomi, non mi permetteranno di approfondire i vini di Australia ed Usa.

Io sono molto più limitato, pur partendo da un profonda conoscenza morfo-geo-pedologica e climatologica, ed avendo iniziato da adolescente, quindi circa 40 anni fa, conosco in modo approfondito pochissime aree, (Chianti Classico, Nobile Montepulciano, Montalcino, Trentino A.A.) anche perchè il tempo da dedicare tra fine settimane e ferie per le visite delle aziende e delle vigne, partecipazione a manifestazioni , è relativamente poco, ed appunto fino a che non sarò in pensione non avrò altro tempo da dedicarci, sperando in una ventina di anni di approfondire la conoscenza di altre 3 -4 aree.
Di più no perche mi devo dedicare ad altri interessi.....
Invidio il tanto tempo e le notevoli energie che volete e potete dedicarci.

Montefollonico

da inappetente il 25 apr 2010 17:34


... venerdì ne abbiamo una molto divertente . Un paio.tre batterie sono davvero stimolanti proprio perchè ineditamente originali : che poi originali lo sono solo teoricamente , perchè latitudine , storia e vitigni sono molto simili . Sono già in fremito a vedere vicino Rayas - Tenores- Mas Doix oppure Bonneau-Turriga- Clos Mogador oppure Usseglio-Terre Brune-Clos Erasmus ...

da silbusin il 25 apr 2010 18:14


inappetente ha scrittoHai fatto male : meglio quell'enciclopedia enologica che è una bottiglia del vecchio Bepi di qualsiasi scritto teorico ( o teoretico) , ti apre molte più porte alla conoscenza di qualsiasi libro di enotecnologia . Che poi uno voglia approfondire anche temi riguardanti l'aspetto tecnico/scientifico , è solo un plus nell'autoformazione individuale di ognuno di noi. Tanti grandi tecnici , che conosco e frequento , sono pessimi degustatori o , peggio ancora , vedono il vino come output produttivo ma assai scevro da ogni contesto cultural/emozionale . Viceversa , tanti grandi giornalisti degustatori , che conosco e frequento , sono talmente ignoranti sull'aspetto tecnico che danno proprio la sensazione di essere monchi e quasi ridicoli quando entrano nello specifico . Quindi credo proprio che il giusto mix di approfondimento sia quello che tiene conto di entrambi gli aspetti , senza che uno prevalga sull'altro .

Non entro nel merito dell'articolata risposta perchè sostanzialmente non mi coinvolge emotivamente in alcun modo.

Ritengo però che le parole iniziali spieghino bene perchè l'Italia è il fanalino di coda in Europa per lettura e acquisto di libri e quotidiani. E i professionisti italiani siano agli ultimi posti per l'aggiornamento su bibliografia internazionale.

Ha forse ragione yoda: il vino piace o non piace. A me. Degli altri non mi deve interessare.
Tutte le altre cose sono pura autoreferenzialità e fantasiose invenzioni. La fortuna dei supereroi enologici, di cui ad esempio corona ne è un esponente, è la presenza di quel nume tutelare che si chiama internet e dove il copia-incolla è spettacoloso.

Dopo 40 anni che degusto vino in modestissime quantità, per ovvi motivi di intelligente protezione della salute, conosco bene solo una decina di territori. E già faccio fatica a starci dietro, tanto che alcuni li ho dovuti abbandonare. E altri li abbandonerò. Il grande mondo dell'olio ne ha sostituito molti.

Anche perchè la mission de ilmangione.it è la ristorazione, non l'enologia. Quest'ultima è una componente minoritaria e come tale ha il suo piccolo spazio. Non dobbiamo vendere guide come il GR.
E chi ci definì guitti si prese un sonoro calcio in culo dalla proprietà finendo a ciacolare sui blog, che sono spazi per dilettanti (come ha detto la Cassazione), non testate giornalistiche come la nostra.
Tanto per fare informazione e approfondimento.
Con la massima simpatia e rispetto.
silvano busin

da inappetente il 25 apr 2010 20:43


silbusin ha scritto1)Non entro nel merito dell'articolata risposta perchè sostanzialmente non mi coinvolge emotivamente in alcun modo.

2)Ritengo però che le parole iniziali spieghino bene perchè l'Italia è il fanalino di coda in Europa per lettura e acquisto di libri e quotidiani. E i professionisti italiani siano agli ultimi posti per l'aggiornamento su bibliografia internazionale.

3)Ha forse ragione yoda: il vino piace o non piace. A me. Degli altri non mi deve interessare.
4)Tutte le altre cose sono pura autoreferenzialità e fantasiose invenzioni. La fortuna dei supereroi enologici, di cui ad esempio corona ne è un esponente, è la presenza di quel nume tutelare che si chiama internet e dove il copia-incolla è spettacoloso.

5)Dopo 40 anni che degusto vino in modestissime quantità, per ovvi motivi di intelligente protezione della salute, conosco bene solo una decina di territori. E già faccio fatica a starci dietro, tanto che alcuni li ho dovuti abbandonare. E altri li abbandonerò. Il grande mondo dell'olio ne ha sostituito molti.

6)Anche perchè la mission de ilmangione.it è la ristorazione, non l'enologia. Quest'ultima è una componente minoritaria e come tale ha il suo piccolo spazio. Non dobbiamo vendere guide come il GR.
7)E chi ci definì guitti si prese un sonoro calcio in culo dalla proprietà finendo a ciacolare sui blog, che sono spazi per dilettanti (come ha detto la Cassazione), non testate giornalistiche come la nostra.
Tanto per fare informazione e approfondimento.
8)Con la massima simpatia e rispetto.
silvano busin

1) Per fortuna non entri nel merito : ho il terrore di quando vorrai approfondire perchè emotivamente coinvolto... comunque ho capito poco di quello che hai scritto , spero , frazionando l'intervento , di riuscire a decodificare .
2)L'hai dedotto dalle mie prime parole? Incredibile . Sono sicuro che pure tu sei appassionato di qualcosa , ma non di vino . L'errore che si fa generalizzando quando non si conoscono le persone , è quella implicitamente di offendere il tuo interlocutore , in questo caso io , dando patenti che non sempre sono confacenti alla realtà dei fatti o di vita vissuta . Come se io deducessi da quel scrivi che sei solo un arido topo da biblioteca e non capisci niente dell'essenza del mondo del vino se dici che hai barattato una delle più emozionanti bottiglie dell'enologia mondiale per qualche trattato di tecnologia enologica , di cui puoi benissimo avere riscontro in qualsiasi biblioteca pubblica .
3) Bel modo dialettico di porsi , compliments...
4) Continui a sparare cazz... ahem ...bordate senza sapere o conoscere : sei sicuro che nel mio caso sia internet a farla da padrone sulla mia conoscenza od esperienza? Corona non so chi sia , ma per la seconda volta in questo post i tuoi riferimenti non sono certo tali da invogliare alla discussione senza preconcetti verso la persona . Ma forse è il tuo carattere . O il tuo posizionamento "gerarchico" all'interno del forum dato dal numero di interventi ... boh
5) potrei condividere il tuo pensiero se solo non volessi anche in questo caso generalizzare o sottintendere che chi non segue il tuo schema , di cui condivido solo la parte relativa alla necessità di "moderazione nel bere" , è un incolto beone senza nessuna valenza enoculturale . Auguri per il "tuo" mondo dell'olio che vuoi approfondire e che al quale sottintendi vera aura di eccelso interesse .
6) Se sei portavoce ufficiale della redazione perchè socio o facente parte del consiglio d'amministrazione , non mi è dato saperlo . Se così è , prendi pure i provvedimenti del caso o continua pure a tracciare le linee guida di pensiero forumistico che caratterizza . Se non è così sei solo un arrogante.
7)Sottovaluti l'importanza sia dei blog sia dei forums . So per certo che sono terreno di caccia per arruolare fior di "menti pensanti" in varie redazioni specializzate proprio perchè nascondono professionalità , esperienza e passione che molte volte un professionismo d'accatto non riesce a soddisfare in termini qualitativi . Dei tanti forumisti conosciuto in anni , molti hanno trovato sbocco professionale in guide , testate e redazioni specialistiche , sia eno che gastronomiche . E non sempre erano iscritti all'albo dei giornalisti , anzi .
8) Con altrettanta simpatia e rispetto
Marco Manzoli

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