Notizie varie, opinioni, approfondimenti, discussioni sulle tematiche del grande mondo del vino, della birra e dei distillati.
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da fulvia il 22 set 2010 18:53


primus ha scritto
fulvia ha scrittopreferisco andarmi a cercare magari un livello inferiore a vantaggio dell'esclusività..... :D


non sono daccordo. Se mi piace il Nebbiolo di Prunotto che vendono all'esselunga e tu non lo tieni per questo motivo e mi proponi un piccolo produttore di Nebbiolo, non ai livelli di Prunotto, rischi che non mi piaccia.........non vedo tutte ste menate a cazziare aziende che vendono anche all'esselunga...cosa c'e' che vi turba? Bellavista e Ferrari vendono all'esselunga....Hofsttater idem..... :roll:

Secondo me poi l'esclusività può essere un'arma a doppio taglio....insomma mica tutti sono dei vangeli dell'enologia mondiale, ci sono anche persone normali...tipo me...che non fanno i versi quando gli servi il vino e che non dicono "retrogusto di frutta matura, caffè tostato e cacca di cinghiale"...quindi una carta di "sconosciuti" a mio avviso può essere penalizzante, nel senso che se non ne conosco uno dei tuoi vini in carta..bah......mi tocca farmi consigliare....


...Mahh...Ti ricordo qualcuno che ti ha picchiato da piccolo o ti ha rubato le biglie sulla spiaggia??? :shock: :P :P
Così come non compro le uova di Parisi perchè fa fico o il guanciale che se non hai il guanciale sei uno sfigato.....Così non bevo l'etichetta di grido, ma vado, cerco, assaggio...e magari ti trovo un nebbiolo che è più buono di quello di Prunotto e te lo dico e te lo faccio assaggiare, preferisco instaurare un rapporto fiduciario col cliente che, a volte, ha piacere di bere qualcosa che non conosce...Io propongo, se poi non ti piace non ci sono problemi.... :wink: ...Ma i vari Planeta, Donnafugata e compagnia briscola continueranno a rimanere sugli scaffali dell'Esselunga..per mio conto :evil:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da fulvia il 22 set 2010 19:04


primus ha scritto
grasderost ha scrittoQuoto Sil: sulle carte dei vini con etichette sconosciute concordo, ho sempre l'impressione che mi freghino sul ricarico.



togli pure "ho sempre l'impressione che" :lol:



....Chiama Scibiglia a Ornago....proponiti per fare il rappresentante dei ristoratori.....Sei troooppo adatto! :roll: :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da primus il 22 set 2010 19:17


fulvia ha scritto[Così non bevo l'etichetta di grido, ma vado, cerco, assaggio...e magari ti trovo un nebbiolo che è più buono di quello di Prunotto


che ti devo dire....beata te che hai tempo. :roll:

Io ritengo che per fare una carta esclusivamente di piccoli produttori ai più sconosciuti, bisogna andare a bussare cantina per cantina....assaggiare...provare...degustare.....così si fa una carta seriamente, ma io francamente non ci riuscirei mai per mancanza di tempo.
Poi lavorando a Pavia il cerchio si stringe parecchio....insomma quando mai riuscirei ad andare a trovare un piccolo produttore di Falanghina??

Secondo me una carta completa deve avere le grandi firme, i vini della coop da poco prezzo, e qualche chicca scovata chissà dove.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 22 set 2010 19:25


fulvia ha scritto
primus ha scritto
grasderost ha scrittoQuoto Sil: sulle carte dei vini con etichette sconosciute concordo, ho sempre l'impressione che mi freghino sul ricarico.



togli pure "ho sempre l'impressione che" :lol:



....Chiama Scibiglia a Ornago....proponiti per fare il rappresentante dei ristoratori.....Sei troooppo adatto! :roll: :roll:


io dico quello che penso, sempre. Non ho nulla da nascondere e se ritengo che fare una carta di etichette sconosciute serve, anche, ad aumentare i ricarichi lo dico....dove sta il problema? Ognuno guarda a casa sua.

esempio....Aimo e Nadia....carta vini praticamente a me sconosciuta, o quasi.....imbarazzo totale...cazzo scelgo? Faccia lei dico, e Aimo mi propone un rosso Friulano di un piccolo, bio bla bla bla....bene...buono, ottimo....80 euro....

La carta dei piccoli produttori dovrebbe servire, soprattutto, a farti bere dell chicche a prezzi buoni. A scoppiare bocce da 80 euro son capaci tutti.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da fulvia il 22 set 2010 19:35


primus ha scritto
fulvia ha scritto[Così non bevo l'etichetta di grido, ma vado, cerco, assaggio...e magari ti trovo un nebbiolo che è più buono di quello di Prunotto


che ti devo dire....beata te che hai tempo. :roll:

Io ritengo che per fare una carta esclusivamente di piccoli produttori ai più sconosciuti, bisogna andare a bussare cantina per cantina....assaggiare...provare...degustare.....così si fa una carta seriamente, ma io francamente non ci riuscirei mai per mancanza di tempo.
Poi lavorando a Pavia il cerchio si stringe parecchio....insomma quando mai riuscirei ad andare a trovare un piccolo produttore di Falanghina??

Secondo me una carta completa deve avere le grandi firme, i vini della coop da poco prezzo, e qualche chicca scovata chissà dove.


Ma sì Stè, poi ognuno si costruisce la cantina anche in base a quello che propone sul menù..... :) Io per esempio, ho deciso di circoscrivere l'offerta non scendendo oltre la Toscana.....Vuoi per il tipo di cucina che faccio, vuoi perchè necessariamente le distanze sono quelle....di cercarmi una Falanghina del Sannio tanto per averla in carta, onestamente non mi interessa..... :(
....E poi, sarò una rompiballe, ma per me è anche piacevole stupire il cliente con un prodotto che non ha mai assaggiato...e i complimenti, una volta vuotata la bottiglia, sono per me la soddisfazione più grande!!! :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da fulvia il 22 set 2010 19:39


[

La carta dei piccoli produttori dovrebbe servire, soprattutto, a farti bere dell chicche a prezzi buoni. A scoppiare bocce da 80 euro son capaci tutti.
[/quote]


....E su questo hai ragione.... :wink: Il bello sta nel farti scoprire delle chicche a prezzi onesti..... :P
.....Ma deve essere onesto chi te le propone..... :roll:

....Sì ma anche te però.... :roll: Vai da Aimo e Nadia e mi fai lo sparagnino sulla bottiglia...... :roll: :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da inappetente il 22 set 2010 20:29


primus ha scrittoGualtiero Marchesi sostiene che per meglio apprezzare un piatto bisogna bere acqua e non si è mai interessato di vino.
... Marchesi lo conosco perchè con l'ALMA a Colorno (in provincia di Parma , tra l'altro nella Reggia di Maria Luigia di fianco alla casa dei genitori di mia moglie) per la cronaca , dove è direttore (per me un pò suonato ormai) dovevo pure collaborare ma miei impegni di lavoro non mi hanno permesso di approfondire la collaborazione ... e con Lui ho diverse divergenze , non foss'altro la sua boria di autosufficenza verso il mondo del vino che disprezza a discapito della sua "illuminata" cucina . Sarà pure un "grande vechio" della nostra cucina , ma ormai di cazzate ne spara parecchie e quella da te citata , seppur legittima visto che è una sua opinione personale, posso tranquillamente classificarla fra le tante da lui partorite in diretta ...

da primus il 22 set 2010 22:05


fulvia ha scritto Io per esempio, ho deciso di circoscrivere l'offerta non scendendo oltre la Toscana.....Vuoi per il tipo di cucina che faccio, vuoi perchè necessariamente le distanze sono quelle....di cercarmi una Falanghina del Sannio tanto per averla in carta, onestamente non mi interessa.....


vero, sono daccordo. Anche io all'inizio avevo in mente di cucinare solo pesce, ma come si fa? ti precludi una fetta di clientela, idem per i vini. Io ho un cliente che viene tutte le settimane e beve solo ed esclusivamente il Peppoli...che devo fare? Consigliarlo su un'altro prodotto, magari di nicchia? non ci sente vuole quello.Punto. E io che ti fo? vado all'esselunga e faccio scorte 8)

Idem per le bolle....il brut che mi ha regalato zolletta è un gran bel prodotto....ho qualche bottiglia di champagne di produttori piccoli e ai più sconosciuti che mi ha portato un mio cliente che va in giro per quelle zone ogni 3 x 2...son li in carta.....e si vende Monterossa, Ferrari,Bellavista ecc. ecc.

Insomma noartri siam qui per produrre danari, non solo per passione
Ultima modifica di primus il 22 set 2010 22:09, modificato 1 volta in totale.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 22 set 2010 22:06


fulvia ha scritto
....Sì ma anche te però.... :roll: Vai da Aimo e Nadia e mi fai lo sparagnino sulla bottiglia...... :roll: :roll:


non ho mica il tuo reddito io :lol: :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 22 set 2010 22:11


inappetente ha scrittoMarchesi lo conosco perchè con l'ALMA a Colorno (in provincia di Parma , tra l'altro nella Reggia di Maria Luigia di fianco alla casa dei genitori di mia moglie) per la cronaca , dove è direttore


bene, quindi?
Tutto il mondo sa dell'Alma nè.....
Era per dire che non necessariamente per diventare un grande chef bisogna essere anche grandi sommelier....poi ovvio che a te Marchesi stia sulle palle.....non avevo dubbi in merito. :D

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da inappetente il 22 set 2010 22:16


primus ha scritto...
Era per dire che non necessariamente per diventare un grande chef bisogna essere anche grandi sommelier....
... forse faresti meglio a parlare di "conoscitore di vini" , cosa che necessariamente un sommelier non sempre è , visto l'orientamento di "cameriere specializzato" a cui sono orientate le Associazioni ...

da inappetente il 22 set 2010 22:17


primus ha scritto...Tutto il mondo sa dell'Alma nè.....
... sicuro , sicuro?... 8)

da fulvia il 22 set 2010 22:26


primus ha scritto
fulvia ha scritto
....Sì ma anche te però.... :roll: Vai da Aimo e Nadia e mi fai lo sparagnino sulla bottiglia...... :roll: :roll:


non ho mica il tuo reddito io :lol: :wink:


...Mai andata da Aimo e Nadia.... :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Pool il 22 set 2010 23:25


E non e' detto che chi metta le chicche ed i piccoli produttori lo faccia al fine di metterci ricarichi assurdi....il mio esempio di ristorante ideale sotto questo punto di vista in cui sono stato di recente e' la Brinca a Ne' in Liguria...carta dei vini FENOMENALE con prezzi a mio avviso assolutamente fantastici....e' lui un genio animato da una sana passione per l'enogastronomia e dal desiderio di far conoscere tanti vini di piccoli produttori al pubblico o sono gli altri che se ne approfittano e si limitano nelle carta di vino perche' fa piu' comodo ed evita sbattimenti???

da primus il 23 set 2010 09:30


grasderost ha scrittoMmmmmhh... interessante... ma pure sconvolgente (dal punto di vista enologico


forse, credo..temo..., luca si sia espresso male. Molte aziende fanno 2 o 3 linee di vini...1 da pasto per i privati, 1 per la gdo ed 1 per la ristorazione. In alto adige praticamente quasi tutti adoperano questo sistema.
S.Michele Appiano ha il gewurz da prezzo e la linea St. Valentin per chi vuole qualcosa in più, ma quest'ultima al super non la trovi, come credo non si trovi planeta. :roll:
Non esiste che cà del bosco metta il prosecco nella sua bottiglia e la venda alla coop....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da luc83 il 23 set 2010 10:17


primus ha scritto
grasderost ha scrittoMmmmmhh... interessante... ma pure sconvolgente (dal punto di vista enologico


forse, credo..temo..., luca si sia espresso male. Molte aziende fanno 2 o 3 linee di vini...1 da pasto per i privati, 1 per la gdo ed 1 per la ristorazione. In alto adige praticamente quasi tutti adoperano questo sistema.
S.Michele Appiano ha il gewurz da prezzo e la linea St. Valentin per chi vuole qualcosa in più, ma quest'ultima al super non la trovi, come credo non si trovi planeta. :roll:
Non esiste che cà del bosco metta il prosecco nella sua bottiglia e la venda alla coop....


mi sa che luca intendeva proprio quello che ha detto. mi potrò sbagliare ma vini come anthilia di donnafugata, sauvignon di jermann, ramitello di di majo, alcuni di negri etc bevuti al ristorante e a casa (comprandoli al super) mi hanno dato soddisfazioni ben diverse. Ho sempre avuto il sospetto che i prodotti fossero differenti, del resto non credo sia cosi difficile separare la produzione in base alla destinazione.
boh è un dubbio che mi è rimasto, oltre a luca qualcuno ha info in merito?
ps la linea st valentin all'auchan la trovi

da inappetente il 23 set 2010 10:43


... se fosse come dite ci sarebbero gli estremi per una denuncia per frode in commercio ... o una controdenuncia per calunnia . E' un forum di discussione ma anche pubblico , bisognerebbe stare un pò più attenti alle affermazioni perentorie . Non perchè non si abbia il sospetto , legittimo su cui affrontare l'argomento premettendo sempre l'"opinione personale" , quanto perchè il modo può sembrare una certezza . In forum molto più importanti dal punto di vista dei contatti nelle sezioni vino , lurkati pure da produttori e personaggi che gravitano attorno all'argomento enologico (professionisti enologi , enotecnici , giornalisti &C) , qualcuno avrebbe già messo in moto avvocati querele ...

da Parakarro il 23 set 2010 10:43


se il vino ha la stessa etichetta c'è lo stesso vino... su, non credete alle favolette dei venditori che dicono: ''si, ma al supermercato vendiamo un vino diverso..'' perchè sono cazzate..

sono i venditori stessi che spesso, avendo i depositi pieni, vendono questo o quello stok per rientrare nelle spese...

e poi il sassicaia è sassicaia...stop...

il vino del supermercato è spesso diverso perchè è stressato... faretti, vibrazioni, calore....

da luc83 il 23 set 2010 13:34


capohog ha scritto
@Luc83, credo che la spiegazione delle differenze organolettiche riscontrate tra vini al ristorante e gli stessi comprati alla slunga sia attribuibile alle considerazioni di parakarro, ho rilevato simili differenze anche tra ristorante e negozio di vini.

:roll:


assolutamente plausibile, ripeto è una domanda che mi sono sempre posto.
pensavo che come per certi salumi, certi formaggi etc anche per il vino fosse possibile proporre un prodotto leggermente diverso da quello riservato alla ristorazione, personalmente non ho mai parlato di frode.

da inappetente il 23 set 2010 15:32


... chiedo solo scusa se affronto , stavolta seriamente , un argomento che ci tocca tutti come forumisti . Un forum di discussione è visto con molta benevolenza da tanti , sia professionisti che dilettanti , proprio perchè luogo non solo di discussione ma anche di opinioni in libertà , anche border line . Questo ci tengo a dirlo perchè quasi unanimemente ( ho una mezza dozzina di denunce a mezzo stampa su cui riflettere) è ritenuto un porto franco dove l'opinione personale è considerata di default , cioè che ognuno si assume le proprie responsabilità , anche se civilmente chi ospita , giuridicamente , è considerato corresponsabile . Ma proprio per la sua aura free è proprio soggetto a comprensione anche di fronte alle affermazioni più sul filo del raoio . Dove mai bisognerebbe travalicare , è sul senso assolutistico delle affermazioni che travalicano , per chi legge , la sesazione di soggettività di giudizio quanto di una oggettività non provata e , quindi , persino capziosa . Mi spiego meglio : parlando di un vino , giuridicamente , e persino sul forum , un conto è dire "per me è una cagata" oppure perentoriamente "è una cagata perchè il tal produttore ci mette questo nel vino " . Non sto a spiegarvi la differenza , è palese e ne ho pagato le conseguenze , perlomeno morali ( stress da affrontare querele e quant'altro , poi sempre vinte perchè giudizi contestualizzati e confortati da prove provate in temini di giudizi condivisi) . Il forum non ne è esente completamente , da questi rischi , se non per il fatto che non essendo troppo visibile mediaticamente , viviamo in un angolo abbastanza remoto e poco nell'occhio del ciclone . Ma il rischio esiste sempre , per cui la moderazione , seppur non in senso buonistico/melenso/noioso andrebbe sempre tenuta in considerazione . Poi sono il primo , per rendere meno noioso un resoconto o un interbvento o per stimolare la discussione , ad essere tranchant , ma per motivi di dialettica forumistica i cui meccanismi sono ormai palesemente conosciutidagli addetti ai lavori ...
Ultima modifica di inappetente il 23 set 2010 16:22, modificato 1 volta in totale.

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