rinco ha scrittoOcchio,Feudi san Gregorio ha la linea distribuzione,diversa come qualita' da quella ristorazione.
The Dude ha scritto.. io ci dormirei anche in questo caso tranquillo senza pormi tanti problemi ...rinco ha scrittoOcchio,Feudi san Gregorio ha la linea distribuzione,diversa come qualita' da quella ristorazione.
In che senso?
Che il Rubrato Esselunga è diverso dal Rubrato che trovo al ristorante/enoteca?
Oppure che in teoria certe etichette sono solo per la ristorazione (Campanaro, Cutizzi, Pietracalda, etc) mentre quelle base (Fiano, Greco, Falanghina, etc) dovrebbero essere solo per la grande distribuzione?
The Dude ha scrittorinco ha scrittoOcchio,Feudi san Gregorio ha la linea distribuzione,diversa come qualita' da quella ristorazione.
The Dude ha scrittoSarà colpa mia, ma continuo a non capire... Anche perchè mi pare che molti ristoranti abbiano anche i vini base dei Feudi. Forse perchè li comprano all'Esselunga?
Luca75 ha scritto...
zandet2 ha scrittoLuca75 ha scritto...
Grazie Luca, la tua risposta è stata molto esauriente e significativa, per un assoluto profano come me (il vero target di certo marketing della GDO).
Sinceramente mi sarei aspettato questa risposta da qualcun'altro che si vanta di limonare duro con i vinificatori e che dovrebbe conoscere bene questi meccanismi, piuttosto che essere invitato ad andarmene a dormire tranquillo (si inappetente, sto parlando di lei e dei suoi onanismi enologici )
luc83 ha scrittorinco ha scrittoOcchio,Feudi san Gregorio ha la linea distribuzione,diversa come qualita' da quella ristorazione.
ci sono altri produttori che hanno due linee??
Luca75 ha scrittoluc83 ha scrittorinco ha scrittoOcchio,Feudi san Gregorio ha la linea distribuzione,diversa come qualita' da quella ristorazione.
ci sono altri produttori che hanno due linee??
Sostanzialmente tutti i produttori che trovi all'Esselunga. NESSUN PRODUTTORE dà all'Esselunga ciò che dà alle enoteche.
Da Antinori (con il chianti cl Peppoli) , da Feudi di San Gregorio all'Abazzia di Novacella a .. Anche NEGRI (sfursat con e senza stelle e tre diversi valtellina superiore), Terlano, Cantina di Bolzano Santa Maddalena. Sono cose da pazzi.
Qualcuno fa ottimo vino base e cru fantastici per bizzosi enofanatici.
Qualcuno fa del base mica tanto buono con uve di seconda scelta lavorate nelle proprie cantine e ci fa i soldi con la grande distribuzione.
Poi ci sono enotecari talmente fessi o talmente stronzi che ti rifilano il base facendotelo pagare doppio. Il mio mi ha rifilato Moscato d'Asti Strevi invece che Sgrapona, sempre della Marenco a 13 eurooo. Non mi rivedrà mai più, pure mia madre s'è arrabbiata perchè non era lo stesso vino. Pure la Marenco quando ha scoperto la furbizia del mio enotecaro.
Certo che se la Marenco non facesse due Moscati identici pure nell'etichetta, non ci si confonderebbe...
Luca75 ha scrittoThe Dude ha scrittoSarà colpa mia, ma continuo a non capire... Anche perchè mi pare che molti ristoranti abbiano anche i vini base dei Feudi. Forse perchè li comprano all'Esselunga?
All'Esselunga compri il Greco di Tufo Feudi di San Gregorio base che dovrebbe essere meno buono. In enoteca trovi il Greco di Tufo Feudi di San Gregorio con specificato "Cutizzi". Uno è grewco di tufo per grande distribuzione e l'altro è il cru di vigna.
Con l'Esslunga, chi non ha studiato a memoria le guide è convinto di aver fatto un affarone e di portare a casa un vino top a prezzo scontato.
Ora, avendo le papille ed il naso di Inappetente, a volte fai davvero l'affarone perchè magari la linea base esce anche meglio dell'altra, o in proporzione non vale la differenza.
Il punto è che il consumatore viene raggirato da etichette simili e da nomi identici.
E che la guida non te la porti in tasca al ristorante, così se ti sembrava che il vino all'Esselunga costasse 10 euro, poi vedi come ti inalberi se dalla Fulvia lo trovi a 60 euro (ma magari lei aveva la versione cru e non si era nemmeno sognata di doverlo scrivere in carta!!). Così già parti indisposto prima di aver assaggiato il primo boccone
The Dude ha scrittoMi pare inoltre che in certe Esselunga abbiano anche etichette di fascia medio-alta come Sassicaia, Tignanello, Cabreo. Anche in questo caso si tratterebbe di prodotti diversi da quelli disponibili in enoteca?
Luca75 ha scrittoCONCLUSIONI:
1)All'Esselunga il cliente poco preparato, ignorando che usualmente ci sono almeno due linee per lo stesso vino, è convinto di aver fatto un affare con il vino "consigliato", ma si ritrova un altro vino.
2) In enoteca, il cliente poco preparato che chiede lo sfursat o il sylvaner della tal cantina imparerà qualcosa solo se l'enotecaro è paziente ed onesto...
3)Meno male che Esselunga c'è perchè le buone cantine fanno buoni vini anche nelle linee base.
4) Ogni azienda vinicola ha la libertà di fare anche quattro linee, ma con la certezza di confondere il cliente meno scafato.
5)La linea base è tendenzialmente destinata alla grande distribuzione
6) il cliente poco preparato è il cliente target della grande distribuzione. Ergo, le linee base vengono prodotte per il cliente poco preparato.
7) Se sei un cliente poco preparato peggio per te.
Fatemi l'elenco dei ristoranti che in carta specificano sempre il nome del vino, così il cliente preparato sa cosa gli stanno vendendo. E, anche ammesso che il nome sia riportato, bisogna davvero impararsi a memoria il nome del vino oltre a quello della cantina?? Scusate la lungaggine
Luca75 ha scritto Sostanzialmente tutti i produttori che trovi all'Esselunga. NESSUN PRODUTTORE dà all'Esselunga ciò che dà alle enoteche.
Da Antinori (con il chianti cl Peppoli) , da Feudi di San Gregorio all'Abazzia di Novacella a .. Anche NEGRI (sfursat con e senza stelle e tre diversi valtellina superiore), Terlano, Cantina di Bolzano Santa Maddalena. Sono cose da pazzi.