Sondaggio concluso il 04 ott 2013 19:43
65%
Si
30%
No
5%
Si tranne le feste comandate
Voti totali : 20
Parakarro ha scrittosecondo me state mancando il bersaglio.
lo 0,07 % dei potenziali clienti porta un VINONE da casa.
solitamente chi porta il vino (sopratutto la bollicina) lo fa per risparmiare.
così come chi porta la torta.
silbusin ha scrittoSiamo veramente messi male. Meglio sarebbe dire: voi ristoratori siete messi male. Con tutto il rispetto.
Parakarro ha scrittosecondo me state mancando il bersaglio.
lo 0,07 % dei potenziali clienti porta un VINONE da casa.
solitamente chi porta il vino (sopratutto la bollicina) lo fa per risparmiare.
così come chi porta la torta.
Mauro1980 ha scrittoBasta avere una buona carta dei vini che contempla sia grandi bottiglie per il cliente danaroso o per la serata particolare (compleanno, festa di laurea, ecc...) che altre di discreto livello, ma che acquisiscono valore coi piatti forti del ristorante, a ricarichi onesti un po di coraggio e fantasia nello scegliere, ed il problema non si porrebbe.
primus ha scrittosui ricarichi onesti sono daccordo con te. io vado al doppio ma in giro si vedeno prezzi osceni.
silbusin ha scrittoParakarro ha scrittosecondo me state mancando il bersaglio.
lo 0,07 % dei potenziali clienti porta un VINONE da casa.
solitamente chi porta il vino (sopratutto la bollicina) lo fa per risparmiare.
così come chi porta la torta.
Parry ma allora qui cade l'asino...
Significa che questa metodica è considerata dai ristoratori una barboneria e quindi, come sintallagmo, anche la buta stupa è da barboni.
Non si scappa.
Siamo veramente messi male. Meglio sarebbe dire: voi ristoratori siete messi male. Con tutto il rispetto.
Parakarro ha scrittoungiorno ero dallo rottamaio a cercare un fanale anteriore della macchina della signorina parakarra che aveva avuto la brillante idea di fare un incidente:)
davanti a me un anziano che cercava UN FILTRO ARIA USATO... il signor rottamaio l'ha guardato e gli ha detto" se cerca un filtro usato vuol dire che siamo proprio messi male..."
ecco, fondamentalmente siamo allo stesso livello...
spessissimissimo mi capita di fare menù a prezzo fisso tutto compreso e poi sentirmi chiedere: "e se la torta la portiamo noi che prezzo ci fate?" oppure si fanno fare un menù compreso lo spumante, poi tolgono lo spumante ed abbassano il prezzo e alla fine si presentano con due boccie di prosecco....
succede... ma è successo pure in passato... è che anni fa il margine era tale che finiva tutto nel calderone... oggi è diverso...
santippe28 ha scrittoPerò un ricarico del 100% su una bottiglia che al ristoratore è costata ad esempio 8 euro significa per il cliente pagarla 16 e una che invece è costata al ristoratore 50 significa farla pagare 100 , con ciò praticamente precludendole la vendita ad una clientela attenta e ragionevole. Non sarebbe forse più opportuno graduare il ricarico a seconda del costo della boccia all origine ?
Pensavo fra me che se acquisto per un cliente una marca da bollo da € 8 , io glie la faccio pagare esattamente € 8 , dite che dovrei farla pagare € 16 ? Nel qual caso sarebbe inevitabile che il cliente la acquistasse da sè ...
inappetente ha scritto...una curiosità personale agli amici ristoratori presenti: la Cuvée Catheline di Chave (Hermitage) , quanto la fate pagare, in carta?
Parakarro ha scritto...sarebbe bene specificassi un democratico "secondo me" , in quanto le cose non stanno tanto così. La maggior parte dei "veri" appassionati enogastronomi che conosco, sono proprio loro a chiedere di portare bottiglie importanti per abbinamenti particolari in quanto mancanti dalle carte dei vini, oltre al fatto che certe bottiglie che noi "enostrippati" beviamo con una certa regolarità, hanno ovvi prezzi inaccessibili al ristorante, per la maggior parte superiori a qualsiasi pasto proposto di qualsiasi natura ... (anche se pasteggiassi interamente a tartufo bianco d'Alba, Caviale e aragoste, non riuscirei neppure minimamente a scalfire il costo totale di un pasto con presenti tante bottiglie di Borgogna, Bordeaux, Rodano, Champagne, Langa o Negrar...
ma ripeto.
il vino da casa non lo portano gli appassionati ma chi vuole spendere meno.
inappetente ha scritto...una curiosità personale agli amici ristoratori presenti: la Cuvée Catheline di Chave (Hermitage) , quanto la fate pagare, in carta?