Rinaldo ha scrittoDimenticavo: le aziende serie (quelle che sanno lavorare, non quelle famose e basta) si vedono proprio nelle annate "minori": o fanno un ottimo vino lo stesso o non lo producono del tutto, mettere in etichetta "annata diversa" è solo una scusa per guadagnare lo stesso una valanga di soldi senza garantire la qualità.
Le aziende serie le cosidette "annate diverse" le vendono ad un 40% meno del listino, di solito (parlo di Pian delle Vigne, Siro Pacenti, Col d'Orcia, Il Greppo solo per citarne alcuni) e non al prezzo delle annate migliori.
Quella di aggiustare in vini in cantina è classico delle piccole aziende che non potrebbero sopravvivere ad un annata diversa: una mancata produzione potrebbe far saltare la cantina a gambe all'aria; e allora giù con la chimica e gli aggiustaggi, tanto noi Italiani siamo sempre pronti a ribadire che piccolo è bello, che il vino dove lo compero io è il meglio del meglio etc etc....
Ci sono barolisti in langa (Clerico e Rinaldi per citarne 2) che i vini top della cantina, in annate diverse non li producono, declassando il tutto a Barolo tradizionale, anche se hanno il vigneto iscritto alla DOCG con una nomeclatura particolare (Bussia piuttosto che Percristina per dire) che è un costo, preferiscono non produrre quell'anno; non aggiustando in cantina gli errori della natura.
Credimi, non sono i rimontaggi o i legni che fanno un vino eccezionale, sono la natura favorevole coordinata dalla mano dell'uomo.
(p.s. fortuna o sfortuna vuole che di tempo libero per girare le cantine ne ho pure io)
Rinaldo
Prima di tutto io non ho parlato di aziende grandi o piccole.
Visto poi che mi fai degli esempi.... beh Pian delle vigne e Siro Piacenti sono proprio degli esempi che userei in negativo anche nelle annate buone.
Ho poi parlato di Poggio di sotto, non di un pivello qualsiasi.... vai tu a dirgli che credi che in cantina faccia uso di chimica e di legno...
E' vero poi che si può abbassare il prezzo anche se io preferirei poter associare il nome di un grande vino ad una qualità almeno altissima in ogni sua uscita, adesso l'esempio te lo faccio io e uso due delle etichette più rinomate e premiate d'Italia: Sassicaia e San Leonardo.
Il Sassi nel 2002 è stato prodotto e c'è stata un apprezzabile diminuzione di prezzo, ma chi ha assaggiato quella boccia non ha trovato nemmeno un lontano parente del Sassicaia in annata buona.
San Leonardo 2002 non è stato prodotto perchè non ritenuto all'altezza del suo nome: ecco che una valanga di cabernet sauv e di carmenere è finito nel lavandino.
Sono entrambi comportamenti corretti, ma io, per mia inclinazione, preferisco quella dei Marchesi Guerreri Gonzaga perchè voglio poter andare in enoteca e comprare S.Leonardo senza dovermi preoccupare se l'annata è stata giusta o meno ed esser sicuro di non avere sorprese.