inappetente ha scrittoinappetente ha scrittoBUZZY ha scrittoMi scende una lacrima....
...tranquillo, niente di che...ti racconterà zimmerman
...ah ... che cosa?...
LAHERTE FRÈRES Champagne Extra Brut “Les Clos”.
DOMAINE RAVENEAU Chablis Grand Cru “Blanchot” ’08.
DAVID LÉCLAPART Champagne Extra Brut Blanc-de-Blancs 1er Cru “L’Apôtre”.
EGLY-OURIET Champagne Grand Cru Brut ’02.
BOLLINGER Champagne Extra Brut “R.D.” ’96.
DOMAINE RAMONET Bâtard-Montrachet ’04.
DOM PÉRIGNON Champagne Brut “Oenothèque” ’96.
SALON Champagne Brut ’96.
BILLECART-SALMON Champagne Brut “Le Clos Saint Hilaire” ’96.
DOMAINE G. ROUMIER Morey Saint-Denis 1er Cru “Clos de la Bussière” ’06.
KRUG Champagne Brut “Collection” ’89.
KRUG Champagne Brut Rosé.
GIANFRANCO PALTRINIERI Lambrusco di Sorbara “Radice” ’12.
DOMAINE LEROY Nuits Saint-Georges “Aux Allots” ’01.
DOM PÉRIGNON Champagne Brut Rosé “Oenothèque” ’93.
VINCENT COUCHE Champagne Démi-Sec “Bulles de Miel”.
CASCINA FONDA Moscato d’Asti ’12.
...in sintesi:
...come in tutte le bicchierate, conferme, sorprese e piccole delusioni (pochissime, per fortuna). Per conferme intendo vini che ti aspetti che ti facciano gioire... e ti han fatto gioire. Al netto dei gusti personali che ai massimi livelli, come in certi casi, hanno fatto propendere per sfumature uno sull'altro , senz'altro fra le grandi conferme:
- Oenoteque Rosé : non fosse per il prezzo altino, sarebbe da mettere in cornice e rimirarlo ad ogni occasione si parla di Champagne Rosé. Qualcuno dice "troppo perfetto" ... ci sta , ma il suo equilibrio è mozzafiato, con anche un aspetto ludico non certo trascurabile:
- Collection : mi impressionò maggiormente al genetliaco di Kalosartipos, ma solo perchè qui la compagnia era anche di tutt'altro spessore (parlo dei vini , non dei presenti ) . Monumentale e giovanissimo, fremo al pensiero delle aperture nei prossimi anni quando sarà in perfetto equilibrio dei componenti, oggi immensi ma un pò entropici
- Nuits di Madame : chi era la prima volta che si approcciava, qualche sindrome gli è venuta. Veramete efficace e di altissimo livello come sempre
- Clos S.Hylaire : quel che ti aspetti da questo monumento caro come un rene . Ti aspetti tanto e ricevi tanto. Per alcuni vino della serata , per me no ma poco ci manca: ammettendone il valore, il mio gusto personale, non sempre allineato all'ancien régime, è più propenso a sollecitazioni più sessuali. LO Zar di tutte le Russie se ne sarebbe innamorato, per l'ìopulenza e la presenza scenica. Quando c'è un blasone così mediaticamente consolidato , un perche lo si trova sempre.
- Blanchot Ravenau : sarà pure giovanerrimo, ma da didattica sullo Chablis. Niente a che vedere con l'esplosività di Ramonet, ma quando un vino evapora a quella velocità dal bicchiere, c'è davvero da meditarci sopra su quale fenomeno sensoriale si ha davanti ...
- Egly 2002 : secondo me Champagne di una classicità galattica : opulento, ricco , complesso , bevibile...
SORPRESE : termine sbagliato per definire una sovraperformanza, ci mancherebbe ci fossero sorprese a questi livelli...
- Salon : una Katana dove la lingua ancora mi sanguina. Di un'affilatezza unica ma con tutta la ciccia al suo posto. Giovane da fantascienza (verdolino e chiaro di colore) , agrumato come nessuno , con una bocca che erano anni che non sentivo, dopo i relativi godimenti di 1997 e 1999 . Meglio anche della recente apertura del 1995
- Batard Ramonet: come disse Kaolos, la quintessenza della Borgogna. Difficile trovare più florealità, mineralità, mobilità nel bicchiere. Dopo tre ore, chi l'aveva tenuto, ha goduto di un0evoluzione straordinaria. Godimento senza ritegno
- Roumier MSD : pur amante del Nostro, non me lo ricordavo così buono. I 2006 stanno attraversando momenti di grazia assoluta, soprattutto quelli di Roumier . Bevibilità e texture da sballo.
- Le Clos Laherte : sempre lui, di una bellezza splendente e di una costanza impressionante. Anche questo, non ti stupisce con effetti speciali ma nel bicchiere ha una variabilità e capacità di beva commoventi ... e poi finisce il bicchiere quando ancora avrebbe tanto da dire
- Couche Boule de miel : lo metto qui e non fra le "sottoperformanze" perchè come Champagne classico è ottimo, come demi - sec ... oggetto di perplessità. Ma a me è piaciuto...
SOTTOPERFORMANZE ...o , perlomeno, qualcosa in più ci si aspettava, anche se la compagnia di bocce non era così incline a valorizzare il contorno...
- RD Bollinger ... che vi devo dire: me lo ricordavo digrignante, in questo caso ottimo ma non indimenticabile, con leggere note cognaccose ed una impalcatura troppo impettita. Non si è concesso apieno ...
- Krug Rosé : beh... per essere uno dei più celebrati rosé , ha si una bocca assassina ma il naso ancora un pò da registrare, anche con qualche riduzione ... ...quattro faccine sembrano tante, ma per un top di categoria...
- Oenoteque '96 : vino splendido con una bocca monumentale... e allora perchè in questa sezione? Per il naso un pò muto... c'era tutto , ma su registro con semitono leggermente più basso delle ultime bevute. Forse solo in fase di leggera chiusura, da aspettare ...
- L'Apotre Leclapart : questo proprio non l'ho capito. Stile un pò troppo personale, note al naso non pulitissime, anche se nel tempo migliorato. La bocca era arcigna, rusticana ... boh...
- Radice Paltrinieri ... ribadisco : se Leclisse è il miglior Lambrusco del pianeta (non solo Sorbara) , Radice è quasi un esercizio stilistico ad uso laboratorio per le titolazioni acido-base, chiaramente facente la parte dell'acido forte titolante. Ustiona appena tocca le labbra, abbisogna di addizione di soluzione tampone o neutralizzante per riuscire a deglutirlo compiutamente e lo stomaco, che come ambiente acido non è certo l'ultimo arrivato, quasi lo rigetta a mò di mostro di Alien , provocando corrosioni in tutti gli oggetti metallici con cui viene a contatto ... mò ci vuole Predator per contenerne l'invasività...