Notizie varie, opinioni, approfondimenti, discussioni sulle tematiche del grande mondo del vino, della birra e dei distillati.
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da fulvia il 08 lug 2011 10:38


[
quote="calvin"]
fulvia ha scrittoTe lo dico?... :roll: Che quei 4/5 che conosco di quelli che hai nominato ne compero pochi.....e spero che nessuno me li beva prima che decida di bermeli io...... :P :P :roll:

Non sai cos'hai scatenato: stasera è partito un piano "diabolico" 8) 8) : Scogghi ed io verremo e ti ordineremo TUTTI quei 4/5 vini.....




E se portiamo wineless anche tutte le tue birre!!!
[/quote]

....Non è quello che berrete che mi preoccupa...... :roll: è quello che riuscirete a ingurgitare...... :roll: :P :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Parakarro il 08 lug 2011 11:50


Zolletta ha scritto
Parakarro ha scritto
io alcuni in carta li ho... di altri sono tentato.. sinceramente si vendono gran poco...alcuni mai... QUINTARELLI ad esempio è invendibile ...



Non è che magari certi vini non si vendono semplicemente perché troppo rincarati??

Il Quintarelli o il dal Forno non mi sembra siano vini invendibili... Magari trovarli in tutti i ristoranti! :roll:


non è fatto di ricarico ma di prezzo vero e proprio..

ma poi non è questo il punto, spesso capita che chi vuole un VINONE PATATONE e accetta d ispendere 40\50\60\70 euro vada sul sicuro e che quindi attinga un antinori, un gaja, un bolliger, un planeta...

se poi il vino è mezzo sconosciuto (parlo sempre di utente medio che utilizza il vino come bevanda e non come fulcro della cena) la missione si fa impossibile.. con o senza ricarico...

esempio pratico: ho in carta il faro della palari a 45 euro da 2 \3 anni...venduta 1 bottiglia spingendola come un ossesso a cliente fedele.. ti sembra u nricarico folle?! ho in carta IL valentini a 45€.. mai venduta una bottiglia... GIULIO FERRARI a 70... una bottiglia venduta...

altri vini, più famosi alle masse si vendono.. io non ho PLANETA per principio ma un collega ce l'ha e ne vende a bancali... idem per Bellavista e Ca' del bosco..e con ricarichi da rapina

IL dal forno e IL quintarelli sono invendibili .. ti piacerebbe trovarli spesso in carta?! sei uno di quelli che spenderebbe 200\250 euro per una bottiglia?! prova a chiedere al rappresentante di zona quante ne sta vendendo negli ultimi anni...

da primus il 08 lug 2011 13:18


Parakarro ha scrittoprova a chiedere al rappresentante di zona quante ne sta vendendo negli ultimi anni...



zero? :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 08 lug 2011 13:19


fulvia ha scrittoLa Beata Quartina dice....Prenderai una mignolinata contro la sdraio della I fila quarta sdraio a dx...... :roll: :roll: :P



non vorrei deluderti ma dove vado io la prima fila ha solo 2 sdraio :lol: se vuoi posso spezzarmi la schiena nell'idromassaggio vista mare.... 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Zolletta il 08 lug 2011 16:26


Parakarro ha scritto
Zolletta ha scritto
Parakarro ha scritto
io alcuni in carta li ho... di altri sono tentato.. sinceramente si vendono gran poco...alcuni mai... QUINTARELLI ad esempio è invendibile ...



Non è che magari certi vini non si vendono semplicemente perché troppo rincarati??

Il Quintarelli o il dal Forno non mi sembra siano vini invendibili... Magari trovarli in tutti i ristoranti! :roll:


non è fatto di ricarico ma di prezzo vero e proprio..

ma poi non è questo il punto, spesso capita che chi vuole un VINONE PATATONE e accetta d ispendere 40\50\60\70 euro vada sul sicuro e che quindi attinga un antinori, un gaja, un bolliger, un planeta...

se poi il vino è mezzo sconosciuto (parlo sempre di utente medio che utilizza il vino come bevanda e non come fulcro della cena) la missione si fa impossibile.. con o senza ricarico...

esempio pratico: ho in carta il faro della palari a 45 euro da 2 \3 anni...venduta 1 bottiglia spingendola come un ossesso a cliente fedele.. ti sembra u nricarico folle?! ho in carta IL valentini a 45€.. mai venduta una bottiglia... GIULIO FERRARI a 70... una bottiglia venduta...

altri vini, più famosi alle masse si vendono.. io non ho PLANETA per principio ma un collega ce l'ha e ne vende a bancali... idem per Bellavista e Ca' del bosco..e con ricarichi da rapina

IL dal forno e IL quintarelli sono invendibili .. ti piacerebbe trovarli spesso in carta?! sei uno di quelli che spenderebbe 200\250 euro per una bottiglia?! prova a chiedere al rappresentante di zona quante ne sta vendendo negli ultimi anni...


Onesto il Valentini a 45 € ; sta settimana ho gia aperto il suo Cerasuolo 2 volte al ristorante, mamma mia che buono servito a 12/13 gradi :D :oops: (dannato inappetente che ci ha viziati troppo)


Non dico l'amarone, ma il valpolicella quando lo trovo, al giusto ricarico intendo, lo bevo sempre volentieri...

poi i ristoratori siete voi e solo voi avete il polso della situazione...

da primus il 08 lug 2011 16:35


Zolletta ha scrittopoi i ristoratori siete voi e solo voi avete il polso della situazione...


c'è poco da avere polso figliuolo...i casi sono 3:

1- hai le spalle coperte e lo fai per passione/divertimento allora puoi permetterti di fare e disfare come vuoi tu.

2- lo fai per vivere, seppur con passione, allora metti in carta quello che vuole il cliente (e non sono certo i vini di gravner o valentini)

3 - la giusta via di mezzo, gravner e il vinello da supermercato, e lasci che il cliente scelga.


pace e bene.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da corona il 10 lug 2011 14:06


primus ha scritto
Zolletta ha scrittopoi i ristoratori siete voi e solo voi avete il polso della situazione...


c'è poco da avere polso figliuolo...i casi sono 3:

1- hai le spalle coperte e lo fai per passione/divertimento allora puoi permetterti di fare e disfare come vuoi tu.

2- lo fai per vivere, seppur con passione, allora metti in carta quello che vuole il cliente (e non sono certo i vini di gravner o valentini)

3 - la giusta via di mezzo, gravner e il vinello da supermercato, e lasci che il cliente scelga.


pace e bene.


tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.

Il ristoratore medio non ha ancora capito che dal vino si guadagna, e magari proponendo (ops, volevo dire lavorando) il cliente lo si educa anche e magari se lo si fa con passione vera e senza dare fregature, il cliente torna. Ma evidentemente il ristoratore medio preferisce restare medio, non sbattersi, ma potersi lamentare

da Parakarro il 10 lug 2011 15:01


dai al vino un'importanza che , l'utente medio, non da'

per la stragrande maggioranza della ggente il vino è e resterà sempre una bevanda che accompagna il pasto...

ora, discorso personale:

io credo nel discorso vino, lo adoro e difficilmente scendo a compromessi.. anche nello sfuso cerco il meglio possibile.. però, tante volte, capisco che è difficile lottare su tutti i fronti...e comprendo chi dice: "vuoi Cà del bosco?! vuoi darmi 40 euro senza faticare?! Bene, eccoti ciò che cerchi"

da rinco il 10 lug 2011 15:05


Finalmente!!!
Che bella lezione! Oggi sono chiuso ma da domani...
Dopo 30 anni di lavoro e di cura verso il cliente in tutto e per tutto,vino e non vino,faccio fatica a vedere il mio futuro.

da primus il 11 lug 2011 14:08


corona ha scritto
tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.



scusa ma ti contraddici da solo. è proprio perchè a noi interessa lavorare che diamo al cliente quello che ci chiede.
Poi scusa ma per te il vino è un hobby, io è chiaro che l'unico interesse che ho è "mangino, bevano,paghino e magari ritornino". Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso.
concludo dicendo che in un locale come il mio non abbiamo sempre tempo da dedicare alle chiacchere enologiche....c'e' una carta dei vini sempre aggiornata, che piaccia o meno come è fatta, ma cmq c'e' e il cliente nel 90% dei casi scegli. da li in poi fatti suoi. mica posso dire "guardi che ha scelto un trebbiano di merda, prenda quello di valentini".

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 11 lug 2011 14:09


rinco ha scrittoFinalmente!!!
Che bella lezione! Oggi sono chiuso ma da domani...
Dopo 30 anni di lavoro e di cura verso il cliente in tutto e per tutto,vino e non vino,faccio fatica a vedere il mio futuro.



e perchè non ci metti passione.... :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da corona il 14 lug 2011 08:18


primus ha scritto
corona ha scritto
tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.



scusa ma ti contraddici da solo. è proprio perchè a noi interessa lavorare che diamo al cliente quello che ci chiede.
Poi scusa ma per te il vino è un hobby, io è chiaro che l'unico interesse che ho è "mangino, bevano,paghino e magari ritornino". Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso.
concludo dicendo che in un locale come il mio non abbiamo sempre tempo da dedicare alle chiacchere enologiche....c'e' una carta dei vini sempre aggiornata, che piaccia o meno come è fatta, ma cmq c'e' e il cliente nel 90% dei casi scegli. da li in poi fatti suoi. mica posso dire "guardi che ha scelto un trebbiano di merda, prenda quello di valentini".


il problema è che il tuo cliente dalla tua carta può anche decidere di bere il trebbiano di merda.
Prova a mettere soltanto roba seria (e guarda che si trova anche a prezzi ragionevoli, non esiste solo roba da mutuo), vedrai che nessuno scapperà dal tuo locale.

Per Parakarro: perchè nella scelta di carne, formaggi, altre materie prime "solide" la maggior parte di voi si sbatte, mentre per il vino ve ne fottete bellamente? Avete mai pensato che l'appassionato di vino spesso è uno che spende a tavola.... e parecchio? Perchè non coltivare una clientela che potenzialmente sperpera quattrini molto più del normale avventore?

da inappetente il 14 lug 2011 08:47


corona ha scritto
primus ha scritto
corona ha scritto
tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.



scusa ma ti contraddici da solo. è proprio perchè a noi interessa lavorare che diamo al cliente quello che ci chiede.
Poi scusa ma per te il vino è un hobby, io è chiaro che l'unico interesse che ho è "mangino, bevano,paghino e magari ritornino". Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso.
concludo dicendo che in un locale come il mio non abbiamo sempre tempo da dedicare alle chiacchere enologiche....c'e' una carta dei vini sempre aggiornata, che piaccia o meno come è fatta, ma cmq c'e' e il cliente nel 90% dei casi scegli. da li in poi fatti suoi. mica posso dire "guardi che ha scelto un trebbiano di merda, prenda quello di valentini".


il problema è che il tuo cliente dalla tua carta può anche decidere di bere il trebbiano di merda.
Prova a mettere soltanto roba seria (e guarda che si trova anche a prezzi ragionevoli, non esiste solo roba da mutuo), vedrai che nessuno scapperà dal tuo locale.

Per Parakarro: perchè nella scelta di carne, formaggi, altre materie prime "solide" la maggior parte di voi si sbatte, mentre per il vino ve ne fottete bellamente? Avete mai pensato che l'appassionato di vino spesso è uno che spende a tavola.... e parecchio? Perchè non coltivare una clientela che potenzialmente sperpera quattrini molto più del normale avventore?
...che prosaico : per molti è una missione... 8)

da primus il 14 lug 2011 09:43


corona ha scritto
Prova a mettere soltanto roba seria (e guarda che si trova anche a prezzi ragionevoli, non esiste solo roba da mutuo), vedrai che nessuno scapperà dal tuo locale.



non si può. almeno commercialmente parlando...poi ognuno fa come meglio crede.
Intanto la ricerca dei piccoli produttori richiede un impegno enorme ma soprattutto tantissimo tempo libero che io non ho.

Quando abbiamo aperto, circa 8 anni fa, avevamo tante idee....facciamo solo pesce....senza menu...con menu....carta vini solo oltrepo..ecc.ecc. poi con l'esperienza, oltre ad imparare a cucinare, abbiamo capito che bisogna dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, quindi abbinare a produttori di nicchia anche le grandi firme e i vini dell'esselunga.

e vissero tutti felici e contenti.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 14 lug 2011 09:48


corona ha scrittoPer Parakarro: perchè nella scelta di carne, formaggi, altre materie prime "solide" la maggior parte di voi si sbatte, mentre per il vino ve ne fottete bellamente?


non esiste come paragone.
Intanto per comprare il vino buono, se non scegli i soliti noti, bisogna girare e assaggiare parecchio (tempo libero ecc vedi sopra). mentre la carne buona la si può trovare dal macellaio sotto casa o basta telefonare ai soliti fornitori noti.

Poi il cibo sono io che te lo propongo quindi se ti roba scadente mi fai, giustamente, il culo. Il vino te lo scegli tu a tuo rischio e pericolo...se scegli il barbacarlo e ti fa cacare te la prendi con maga, io non c'entro.

chi bazzica qui solo per passione, evidentemente, non riesce a ragionare come chi lo fa di professione, ma è comprensibile.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Parakarro il 14 lug 2011 10:21


corona ha scrittoPer Parakarro: perchè nella scelta di carne, formaggi, altre materie prime "solide" la maggior parte di voi si sbatte, mentre per il vino ve ne fottete bellamente? Avete mai pensato che l'appassionato di vino spesso è uno che spende a tavola.... e parecchio? Perchè non coltivare una clientela che potenzialmente sperpera quattrini molto più del normale avventore?


hai mai pensato che il bacino d'utenza degli appassionati di vino è minimo?!

e che quindi , spesso, il gioco non vale la candela?!

ripeto: personalmente credo molto nel fattore vino, così come quello distillati, ma non biasimo di certo chi privilegia etichette che la gente "vuole" e non quelle che la gente "dovrebbe volere"

da corona il 15 lug 2011 00:05


primus ha scritto
corona ha scritto
tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.



scusa ma ti contraddici da solo. è proprio perchè a noi interessa lavorare che diamo al cliente quello che ci chiede.
Poi scusa ma per te il vino è un hobby, io è chiaro che l'unico interesse che ho è "mangino, bevano,paghino e magari ritornino". Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso.
concludo dicendo che in un locale come il mio non abbiamo sempre tempo da dedicare alle chiacchere enologiche....c'e' una carta dei vini sempre aggiornata, che piaccia o meno come è fatta, ma cmq c'e' e il cliente nel 90% dei casi scegli. da li in poi fatti suoi. mica posso dire "guardi che ha scelto un trebbiano di merda, prenda quello di valentini".


ma come fa un ristoratore a dire: Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso. suvvia?!?!?!?!?

da corona il 15 lug 2011 00:08


inappetente ha scritto
corona ha scritto
primus ha scritto
corona ha scritto
tradotto: a noi di lavorare non interessa niente, l'importante è che vengano, mangino, bevano e paghino, poi se anche hanno bevuto ciofeche fatti loro.



scusa ma ti contraddici da solo. è proprio perchè a noi interessa lavorare che diamo al cliente quello che ci chiede.
Poi scusa ma per te il vino è un hobby, io è chiaro che l'unico interesse che ho è "mangino, bevano,paghino e magari ritornino". Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso.
concludo dicendo che in un locale come il mio non abbiamo sempre tempo da dedicare alle chiacchere enologiche....c'e' una carta dei vini sempre aggiornata, che piaccia o meno come è fatta, ma cmq c'e' e il cliente nel 90% dei casi scegli. da li in poi fatti suoi. mica posso dire "guardi che ha scelto un trebbiano di merda, prenda quello di valentini".


il problema è che il tuo cliente dalla tua carta può anche decidere di bere il trebbiano di merda.
Prova a mettere soltanto roba seria (e guarda che si trova anche a prezzi ragionevoli, non esiste solo roba da mutuo), vedrai che nessuno scapperà dal tuo locale.

Per Parakarro: perchè nella scelta di carne, formaggi, altre materie prime "solide" la maggior parte di voi si sbatte, mentre per il vino ve ne fottete bellamente? Avete mai pensato che l'appassionato di vino spesso è uno che spende a tavola.... e parecchio? Perchè non coltivare una clientela che potenzialmente sperpera quattrini molto più del normale avventore?
...che prosaico : per molti è una missione... 8)


il fatto è che andare al ristorante al giorno d'oggi, se non si conoscono "isole felici", si rischia sempre di dover bere acqua perchè la proposta enoica è spesso imbarazzante e per di più a prezzi pericolosi.

da inappetente il 15 lug 2011 08:22


corona ha scritto
inappetente ha scrittoche prosaico : per molti è una missione... 8)


il fatto è che andare al ristorante al giorno d'oggi, se non si conoscono "isole felici", si rischia sempre di dover bere acqua perchè la proposta enoica è spesso imbarazzante e per di più a prezzi pericolosi.
...su , Corona , cerchiamo di essere pragmatici . Come ho già scritto altrove , per amicizia ho strutturato già una decina di carte dei vini , anche di uno stellato , per cui ho una discreta statistica in merito .
a) Nel caso specifico o particolare : è il target del tuo locale che comanda , quindi devi essere così bravo a ritargliargli il cappottino su misura . Io dico sempre che una carta dei vini è come una camicia sartoriale : se sbagli le misure anche di poco , il tessuto non è elastico e rischi di doverla buttare via o rimanere inutilizzata. Sembra paradossale , ma l'azione propedeutica al cliente nei confronti del vino , serve solo ad adattare minimamente l'esigenza di passione personale con un desiderata che quasi mai si realizzerà ... realisticamente .
b) Il solito ritornello della cultura enoica : facciamocene una ragione . In Italia esiste una grande cultura alimentare e una discreta cutura enoica , soprattutto se rapportata ad altri paesi con meno tradizione produttiva . Ciò non toglie che l'abitudine al mangiare è , giocoforza , molto più radicata di quella di bere vino , come necessità fisiologica , per cui siamo decisamente più esperti nella offerta alimentare che quella di enobeverage . Per sopravvivere dobbiamo mangiare , non bere vino . Semmai acqua . Il vino è un fatto culturale che o te lo porti come retaggio famigliare , o lavorativo oppure di frequentazione . Altrimenti ci vuole passione , e dove non c'è è inutile sperare , se non con opera certosina e faticosissima di evangelizzazione
c) Il prezzo scoraggiante del vino buono . Parliamoci anche qui chiaro . salvo una risicata schiera di enostrippati , chi va a mangiare al ristorante spendendo tanto di cibo quanto di vino? E ciò quando va bene , perchè sappiamo con certezza che la grande bottiglia può far saltare qualsiasi previsione di spesa preventivata al ristorante ...

da primus il 15 lug 2011 09:30


corona ha scrittoma come fa un ristoratore a dire: Io mi devo preoccupare che mangino bene, poi se bevono rumenta non li obbligo io, e nemmeno il medico penso. suvvia?!?!?!?!?



eh tu puoi pensarla come credi, ma è così.

se ho in carta ll monterossa (che i fighi qui del forum dicono vada bene per il risotto) e secondo te fa cagare, io che devo fare? sai quanto ne vendo?

Es. fresco. ieri sera un tavolo volevano il Saten di Bellavista o il Bellavista Base....finiti entrambi arrivano stamattina. beh....non sai la fatica per vendergli una bolla dell'oltrepo.....bevuta e piaciuta, ma solo perche bellavista era finito. prossima volta fisso di nuovo bellavista.

questa è la realtà corona, il resto sono chiacchere da forum.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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