inappetente ha scritto1) E' un concetto vecchio ma un pò ritrito quello dell'empirismo soggettivo...
...mia madre novantenne che tesse lodi sperticate dei Prosecco....
....o chi si trincera dietro al gusto personale per valutare nefandezze ai più invise...
...piacere dei sensi...
...Dove esistono parametri di riferimento, il giudizio può mutare rispetto a quello che è il gusto personale...
...l'esperienza è un fattore determinante... Ma questo vale per tutto....
2) ...in realtà le cose mutano nel tempo in base alla conoscenza e esperienza, oltre all'età che avanza...
...ogni tanto mi faccio due fette di salame e una Peroni Nastro azzurro bella fredda , oppure un Prosecco con la mortadella e la focaccia al forno...
...mettere in fila lo scibile enogastronomico (soprattutto enologico) esistente...
....quando inizi ad educare il palato al bere o mangiare alto, le cose dentro di te cambiano eccome...
3) ...I principi di oggettivizzazione non sono mai "oggettivi", sono il tentativo di far convergere un giudizio il più possibile condiviso al più alto numero di individui possibile...
il tuo argomentare è molto più esplicativo del mio e hai dato una visione che condivido a metà.
non nego la maggior valenza del giudizio di un navigato lupo di mare rispetto a quello del neofita velista però sul gusto personale faccio fatica ad applicarlo.
anche i canoni di bellezza sono per me troppo soggettivi per essere oggettivati.
prendiamo Picasso. io non discuto l'artista come valore assoluto, fu un genio, ma posso dire che un suo quadro (o anche la maggior parte della sua produzione) non mi piace o mi deve piacere per forza perché lui è Picasso?
torno al cibo.
è vero che se non hai mai assaggiato il piccione non puoi affermare che non ti piaccia o che sia meglio o peggio di qualsiasi altra pietanza. però se lo hai assaggiato, magari pure cucinato alla perfezione, e le tue papille non lo gradiscono? come fai a dire che è meglio del pollo arrosto?
puoi dire che è più pregiato, puoi riconoscerne tutti i profumi, i sapori, le consistenze, la perfezione della frollatura e della preparazione e valutarlo un piatto perfetto e lo chef un bravissimo cuoco ma potrà non piacerti? e potrai continuare a preferire il pollo arrosto?
tua madre novantenne che preferisce il Prosecco allo Champagne è una cosa, chi invece giustifica una nefandezza trincerandosi dietro il gusto personale un'altra. il primo è un giudizio "onesto" il secondo cela disonestà.
ma la frase su cui proprio non sono d'accordo è questa: "
Dove esistono parametri di riferimento, il giudizio può mutare rispetto a quello che è il gusto personale". NO, secondo me proprio no.
il mio gusto non cambia solo perché "tutti gli esperti del mondo" dicono che la Porsche 911 carrera RS è meglio della Ferrari Testarossa.
io adoro la Testarossa, è stato un mio sogno fin da bambino e lo rimarrà non per questo nego che ci siano macchine più performanti, più veloci, con più tenuta in curva, ...più belle?
più belle per te sì, per me no.
tralasciando un attimo il vil denaro: se a tutti piacesse la stessa macchina perché "oggettivamente" è la migliore avremmo tutti la stessa macchina. sbaglio?
poi ovviamente, come dicevi tu, le cose mutano nel tempo e anche i gusti anche perché cambia (o può cambiare) il modo in cui li percepiamo (le nostre papille gustative diventano meno sensibili a certi sapori e ne esaltano altri, o sbaglio?).
infine il fatto che tu ti faccia salame e Peroni o Prosecco e mortazza tutte le volte che ti pare non inficia certo il tuo valore di esperto enogastronomico, ci mancherebbe. sbaglio o i migliori sommelier sono astemi?