corona ha scrittoYoda ha scrittocorona ha scrittoK1 ha scrittoYoda ha scrittocorona ha scritto
Secondo te il trebbiano di Valentini è "chimico"?.....
.... ma dimmi i tuoi tre vini bianchi che negli anni ti hanno sempre mandato in cielo.
Un vino che tutti gli anni , fregandosene delle condizioni climatiche che inevitabilmente caratterizzano le diverse annate, rimane costante come qualita' e , anzi, trova qualita' organolettiche in assoluto contrasto con quelle dei vini dei produttori confinanti, non so a voi, ma a me continua a lasciarmi perplesso...
spezzo una lancia a favore di corona, il quale - secondo me - esaltando il trebbiano di Valentini voleva affermare quasi il contrario, ovvero che si tratta di un vino che ti fa godere proprio perché cambia di annata in annata ma sorprende ed esalta ad ogni bottiglia. Anche se ne stappi qualcuna che ha un bel residuo di carbonica, anche se non tutte sono perfette, probabilmente proprio per quello...
ringrazio K1 per vaer spiegato al meglio il mio pensiero.
e allora ...tutto il tuo bel discorso salta....
perche' la tua affermazione, prescinde dalla qualita' e dalle caratteristiche del vino.
Ti sei innamorato di quel prodotto e/o di quel produttore , e sei disposto a parlarne bene a priori, e a chiudere un occhio anche quando le bottiglie non sono perfette...
E tutto questo chiude il cerchio...Non e' piu' una questione di "qualità" e, di conseguenza, questo fa si' che non ti puoi arrogare il diritto di denigrare quelli che piacciono agli altri...
te capì????
se ti dico che a me piace il Tavernello, contentati e prendilo per buono!!
se a te piace il tavernello io non critico te, ma continuo a criticare il tavernello.
Accidenti, io critico i vini, ma ho rispetto per chi li beve! Sembrate offesi perchè abbiamo dei gusti diversi.
Guarda che tra vino tecnicamente ineccepibile e privo di difetti e vino buono ci può essere una differenza abissale.
Nello specifico nell'ultima verticale di trebbiano Valentini fatta con appassionati di difetti ne son venuti fuori parecchi, ma abbiamo goduto molto tutti quanti, erano tutte bottiglie emozionanti dal 2002 fin giu al 1987.
Il vino fatto dall'enologo che riceve nel suo laboratorio i campioni dalle varie aziende a cui fa consulenza sarà anche perfetto, ma solitamente lo trovo uno sterile esercizio di stile, un prodotto freddo e senza emozioni.
Anche tutti gli altri che hanno partecipato a questa discussione parlavano di vini....solo che le tue stroncature secche, hanno fatto alzare qualche sopracciglio...
Al di la' di queste fregnacce, mi pare comunque di capire che , se devi scegliere un vino , preferisci sceglierlo con qualche anno sulle spalle invece che della vendemmia immediatamente precedente. E su questo, mi trovi decisamente d'accordo. Io la penso un po' come te. Mi piace trovare qualche bottiglia di 8/10/15/20 anni e sentire come il vino sia cambiato.
Il limite forse , e' che non c'e' tanta gente disposta a spendere per vini (bianchi) di questa eta'.
Anch'io ho avuto delle bellissime sorprese con vini datatissimi e soprattutto con bottiglie che non avrei mai pensato potessero "tenere" cosi' bene nel tempo.
Ma , converrai con me che la passione per i vini vecchi ,soprattutto i bianchi, non e' purtroppo la norma. Non ultimo, il fascino del tempo aiuta a perdonare gli eventuali difetti che a volte si riscontrano, e, sono disposto a pensare che a volte, in cambio di quelle particolari sensazioni gusto/olfattive non certamente paragonabili a quelle di un vino giovane siamo disposti a sorvolare su altri parametri che andrebbero tenuti in conto in una degustazione...
Ammetto molto candidamente di non aver mai assaggiato il trebbiano di cui si parla con piu' di 3/4 anni sulle spalle, e , non ho timore, a crederti quando dici che aperto dopo una decina d'anni di cantina, sia strepitoso.
Qualche esperienza in piu' ce l'ho con vini francesi, dove , e' piu' facile trovare prodotti che "tengono" bene gli anni.
Parlo dei vari Vouvray, Quart de Chaume, Chateau Chalon, degli stupendi Champagne di 20/30 anni... dei Montrachet, Corton Charlemagne..e via dicendo...
Ho bevuto una Culèe de Serrant di 30 anni, che sembrava fosse stato fatto l'anno prima, ricavandone sensazioni stupende..e, posso affermare che contrariamente al nostro modo di bere, la Francia esprime prodotti veramente grandi sulle lunghe permanenze in cantina.
Da noi , sei praticamente una "voce nel buio"..e da qui forse deriva l'impressione che le tue affermazioni siano troppo categoriche..
Perdonate la logorrea..