silbusin ha scritto

capohog ha scrittoIn che senso Sil?

nel senso che se io descrivo le mie sensazioni goduriose sul beveraggio di una boccia (eludendo quindi la parte strettamente tecnica) di rosso della zona di Montalcino non mi è permesso compararlo con le sensazioni che mi ha dato un altro rosso magari della zona bordolese? cioè un altro vino, magari pure rosso? cioè vino con vino, non vino con un montascale...



sono domande che destabilizzano un vita, eh?

Mah..i gatti SONO un po' strani e destabilizzanti... come quando ti svegliano semplicemente osservandoti appollaiati sul comodino...
(spero che tu non non indulga comunque a queste abitudini).

Non ho mai degustato montascale, però vediamo di capire quello che affermi:
le sensazioni che tu provi bevendo un vino di montalcino sono quelle date dalla tipicità della zona e del vitigno, le "sensazioni" sono dunque una parte del sottoinsieme "vini di moltancino", sottoinsieme che fà parte del sottinsieme "vini rossi toscani"che fa' parte dell'insieme "vini rossi". Un Chateau le Chat Silvaine de la rive gauche farà parte anche lui dell'insieme "vini rossi", ma del sottoinsieme "vini di Bordeaux della rive gauche" . Il sottoinsieme "Vini di montalcino"
e quello "vini di Bordeax della rive gauche" pur facendo parte dello stesso insieme "vin Rossi" non sono parte l'uno dell'altro e quindi non hanno in comune le stesse "sensazioni". Ergo i due vini non sono comparabili perchè non esiste un set comune di "sensazioni"?
Però esiste un linguaggio comune (quel buffo gergo dei somelier) che descrive le sensazioni date dal vino, non esistono metalinguaggi per i singoli sottoinsiemi del insieme vino, ergo se ne deduce che le "sensazioni" sono trasversali ai vari sottoinsiemi e possono essere utilizzati per confrontare i vini tra loro. Q.E.D.


anche noi bikers siamo destabilizzanti, soprattutto in un vicolo scuro con una catena in mano