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da inappetente il 30 giu 2010 16:28


Yoda ha scrittoProbabilmente comincio a rimanere "indietro" con gli aggiornamenti sul "naso " del vino... :lol:
Credo che brettato, potrebbe essere quello che io, definisco ( forse con un termine d'antan) l'odore di botte sporca.
Per quanto riguarda la "merde de poulet" ho sempre pensato che che fosse una caratteristica varietale del pinot noir e non un difetto...
Diro' di piu'... ho assaggiato settimana scorsa un pinot dell'oltrepo' fatto da un vecchio commilitone e, le sensazioni provate, mi hanno proprio riportato ai vini di Borgogna con preciso il naso della cacca di gallina... Un pinot nero completamente diverso da quelli altoatesini e piu' vicino a quelli della Cote de Nuit.. ( a me ,peraltro e' piaciuto...) :lol: 8)
... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...

da Yoda il 30 giu 2010 16:43


inappetente ha scritto... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...


Devo avere ancora in cantina uno o due Hermitage di Chapoutier e forse qualche residuato bellico di Cornas..
Onestamente, il paragone tra i sirah della Cote du Rhone e i pinot della appena piu' a nord Borgogna e le rispettive affinita' di sentori non le avevo mai fatte...
Mi sa che devo andare a ripescare ste bottiglie e fare qualche prova comparativa...

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da inappetente il 30 giu 2010 16:57


Yoda ha scritto
inappetente ha scritto... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...


Devo avere ancora in cantina uno o due Hermitage di Chapoutier e forse qualche residuato bellico di Cornas..
Onestamente, il paragone tra i sirah della Cote du Rhone e i pinot della appena piu' a nord Borgogna e le rispettive affinita' di sentori non le avevo mai fatte...
Mi sa che devo andare a ripescare ste bottiglie e fare qualche prova comparativa...
... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...

da Yoda il 30 giu 2010 17:07


inappetente ha scritto.... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...


Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli? 8)

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da inappetente il 30 giu 2010 17:10


Yoda ha scritto
inappetente ha scritto.... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...


Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli? 8)
... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)

da Yoda il 30 giu 2010 17:21


inappetente ha scritto
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli? 8)
... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)[/quote]

Me li segno per il prossimo giro da quelle parti.
Relativamente ai bianchi di quella zona, ho ricordi piuttosto vaghi e sbiaditi di qualche Condrieu. Un naso quasi sempre esplosivo e poi corti e magri in bocca a sovvertire completamente le sensazioni olfattive. Approfitto per chiederti se ne esiste qualcuno da assaggiare nel caso passassi da quella zona.
8)

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da inappetente il 30 giu 2010 21:18


Yoda ha scritto
inappetente ha scritto
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli? 8)
... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)


Me li segno per il prossimo giro da quelle parti.
Relativamente ai bianchi di quella zona, ho ricordi piuttosto vaghi e sbiaditi di qualche Condrieu. Un naso quasi sempre esplosivo e poi corti e magri in bocca a sovvertire completamente le sensazioni olfattive. Approfitto per chiederti se ne esiste qualcuno da assaggiare nel caso passassi da quella zona.
8)[/quote]... beh , di Condrieu buoni ne esistono parecchi , Couilleron su tutti . Poi , però , devi andare verso lgli Hermitage Blanc oppure gli CNDP bianchi , anche se entrambi non mi fanno impazzire , cari arrabbiati e mai pronti . Poi , quando pensi che siano pronti , crollati in un baleno ...

da Yoda il 30 giu 2010 21:32


inappetente ha scritto
Yoda ha scritto
inappetente ha scritto
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli? 8)
... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)


Me li segno per il prossimo giro da quelle parti.
Relativamente ai bianchi di quella zona, ho ricordi piuttosto vaghi e sbiaditi di qualche Condrieu. Un naso quasi sempre esplosivo e poi corti e magri in bocca a sovvertire completamente le sensazioni olfattive. Approfitto per chiederti se ne esiste qualcuno da assaggiare nel caso passassi da quella zona.
8)
... beh , di Condrieu buoni ne esistono parecchi , Couilleron su tutti . Poi , però , devi andare verso lgli Hermitage Blanc oppure gli CNDP bianchi , anche se entrambi non mi fanno impazzire , cari arrabbiati e mai pronti . Poi , quando pensi che siano pronti , crollati in un baleno ...[/quote]

Non ho certo i tuoi ritmi nel bere e non frequento piu' da anni dei gruppi di degustazione. Quindi , relativamente agli Chateauneuf du Pape, devo dire che non ho ,specialmente per quelli bianchi, delle bottiglie da ricordare. Qualcosa di meglio negli Hermitage, ma sono anni che non ne assaggio. Ritengo peraltro che la zona sia molto piu'vocata per i rossi.
Ho invece dei bellissimi ricordi di bianchi un po' particolari della Loira che ,immagino conoscerai. Parlo dei Vouvray e dei Quart de Chaume in versone moelleux. Vini che stanno decenni in cantina mantenendo inalterate le sensazioni di freschezza.. Ho aperto uno Chateau de Bellerive del 1979 qualche mese fa.. Stupendo... :wink:

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da inappetente il 01 lug 2010 09:02


Yoda ha scrittoHo invece dei bellissimi ricordi di bianchi un po' particolari della Loira che ,immagino conoscerai. Parlo dei Vouvray e dei Quart de Chaume in versone moelleux. Vini che stanno decenni in cantina mantenendo inalterate le sensazioni di freschezza.. Ho aperto uno Chateau de Bellerive del 1979 qualche mese fa.. Stupendo... :wink:
Non posso che quotarti senza riserve , Loira e Jura sono due mondi per tanti ancora da scoprire e pieni di piacevoli sorprese . Per certuni si parla di enodepravazione perchè solitamente queste aree sono oggetto di attenzione soprattutto da chi ha un percorso di conoscenza ormai decisamente avanzato e , quindi , assai sensibili alle sfumature e complessità di queste zone . Io dico che è solo una questione di essere lontani dalle luci della ribalta mediatica , perchè , come hai ben accennato tu , ci sono gioielli da cui poter trarre piacere profondo . So che può sembrare discutibile ai più , ma se ti accosti , ad esempio , ai grandi Vins Jaunes e hai la pazienza di stare ore su quei bicchieri , scopriresti florilegi olfattivi e mobilità sensoriali assolutamente uniche in tutto il panorama enologico . Ma avremo modo di approfondire questi interessantissimi argomenti , stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...

da inappetente il 01 lug 2010 09:07


inappetente ha scritto... stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...
... cosa? A parte la serata Champagne di domani sera di cui ho già accennato , in polemica decisa con alcuni soloni che sparano enocazzate solo per qualche assaggio frettoloso o perchè dare aria alla bocca dopo aver bevuto poco e male è sempre salutare :
... stasera , in Bue House condizionata (siamo solo in otto) , sentiamo le "pecore Nere" dei grandi produttori , quelle neglette e disprezzate dai tanti appassionati intenditori , quelle del rapporto Qualità/prezzo assolutamente sconveniente , quelle esclusivamente da traino , dove chi beve bene mai si accosterebbe se non con doveroso preconcetto . Se viene bene , penso di riproporla con altri amici forumisti (GR?Mangione?RB?TO?), questa purtroppo è ormai preda del gruppo enodepravato viadanese , quello che ama farsi male con bottiglie care che valgono poco . Cosa?
- Cristal 2002 ( un vino che il Giulio ci fa una pippa tutta la vita , per certuni :lol: )
- Trebbiano 2003 Valentini ( il peggiore di tutta la sua storia ...)
- Chassagne Montrachet 1er Vergers Ramonet 2006 (grasso ,legnoso, imbevibile e già sul viale del tramonto 8) )
- Puligny Montrachet 1er Clavoillon 2002 DomainLeflaive ( affetto da ossidazione precoce irrimediabile :roll: )
- Clos de la Roche Rousseau 2004 (il peggior vino di Rousseau , senza meno :shock: )
- Echezaux 2003 DRC (manco la classification di Grand Cru , dovrebbero dargli :o )
- Pommard Les Vignots 2001 Domain Leroy (una ciofeca , indegno del blasone di Madame :wink: )
- Grands Echezaux Domain Gros (il peggior produttore ... a bottiglia scoperta del panorama borgognone e il migliore a bottiglia stagnolata ... 8) ) ... io penso di divertirmi , in attesa di domani sera . Un pò di rodaggio al palato ci vuole ...

da Yoda il 01 lug 2010 15:03


inappetente ha scritto
inappetente ha scritto... stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...
... cosa? A parte la serata Champagne di domani sera di cui ho già accennato , in polemica decisa con alcuni soloni che sparano enocazzate solo per qualche assaggio frettoloso o perchè dare aria alla bocca dopo aver bevuto poco e male è sempre salutare :
... stasera , in Bue House condizionata (siamo solo in otto) , sentiamo le "pecore Nere" dei grandi produttori , quelle neglette e disprezzate dai tanti appassionati intenditori , quelle del rapporto Qualità/prezzo assolutamente sconveniente , quelle esclusivamente da traino , dove chi beve bene mai si accosterebbe se non con doveroso preconcetto . Se viene bene , penso di riproporla con altri amici forumisti (GR?Mangione?RB?TO?), questa purtroppo è ormai preda del gruppo enodepravato viadanese , quello che ama farsi male con bottiglie care che valgono poco . Cosa?
- Cristal 2002 ( un vino che il Giulio ci fa una pippa tutta la vita , per certuni :lol: )
- Trebbiano 2003 Valentini ( il peggiore di tutta la sua storia ...)
- Chassagne Montrachet 1er Vergers Ramonet 2006 (grasso ,legnoso, imbevibile e già sul viale del tramonto 8) )
- Puligny Montrachet 1er Clavoillon 2002 DomainLeflaive ( affetto da ossidazione precoce irrimediabile :roll: )
- Clos de la Roche Rousseau 2004 (il peggior vino di Rousseau , senza meno :shock: )
- Echezaux 2003 DRC (manco la classification di Grand Cru , dovrebbero dargli :o )
- Pommard Les Vignots 2001 Domain Leroy (una ciofeca , indegno del blasone di Madame :wink: )
- Grands Echezaux Domain Gros (il peggior produttore ... a bottiglia scoperta del panorama borgognone e il migliore a bottiglia stagnolata ... 8) ) ... io penso di divertirmi , in attesa di domani sera . Un pò di rodaggio al palato ci vuole ...


E nonostante situazioni di questo tipo siano all'ordine del giorno, c'e ancora un sacco di gente che guarda l'etichetta invece di quello che ha nel bicchiere...
Ma tanto, e' come sparare nel vuoto.... 8)

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da inappetente il 02 lug 2010 08:45


... grande divertimento ma anche qualche polemica da parte di fabrizio che pretendeva per ogni bottiglia un riferimento significativo del produttore o , nel caso di Cristal , una verticale di Giulio Ferrari per valutare quale annata fosse stata migliore di quella boccia ( straordinario il duetto fra lui , Cristalliano convinto , e Sandro e Luigi , Ferraristi all'ultimo stadio ... ma che hanno dovuto convenire che la bolla male non era , anche se decisamente giocata sulla frutta fresca e non sulle consuete grassezze e burrosità/floreali) . Comunque io 90/100 chieli dò , a sta bolla ..
- Trebbiano 2003 : non mi ha convinto a differenza delle ultime apparizioni . Sembra involuto , non si è mai aperto e aveva un retrogusto di erba medica che mi ha lasciato un pò così . Per l'amor del cielo , bel bianco ma da riprovare , per l'ennesima volta , fra brevissiomo : 85/100
- Vergers 2006 Ramonet : floreale come non mai , bella struttura solida su veste giallo brillante seppur pallidino . Ricco di sfaccettature come al solito , non la stessa stratificazione , ma direi bevibilità superba . Poco legno appena accennato , ma per l'età e il fatto che nel legno lo affinano , qualche contributo dovrà pure darglielo , sennò che li mettano tutti in acciaio per il piacere di alcuni forumisti e via ... 91/100
- Clavoillon 2002 ... che andassero tutti a cagare , vino bianco decisamente della serata e di valore assoluto : 94+/100 ( ossidazione precoce?)
- Clos de La Roche 2004 Rousseau : non ha convinto nessuno , me compreso . Secondo me il tappo l'ha fregato , era piuttosto asciutto ed è venuto su in maniera sospetta , troppo agevolmente . Note rossine con nuances granate , leggermente goudronato , qualche nota vegetalina di sottofondo ma non era questa che infastidiva . Ho sentito versioni migliori : stando a questa boccia 85+/100
- Echezaux 2003 DRC : mi ha impressionato più all'apertura , una bomba . Ritornato sui suoi passi dopo ossigenazione , ha dato comunque prova di profondità e solita eleganza . A me , personalmente , continua a piacermi se non fosse per un prezzo effettivamente sopra le righe . Ma noblesse oblige : 93+/100 Ps: una delle interpretazioni del 2003 che più mi hanno convinto .
- Pommard Vignots Madame : ancora nei ricordi Les Trois Follots , anche questo lieu dit non ha tradito , anche se a gran voce veniva chiamato per confronto il fratello più nobile . Chiarissimo di colore , quasi un cerasuolo , le solite note orientaleggianti e , questa volta , anche la bocca di buona consistenza . Sempre uguale a se stessa , solo avendo vicino i vari cru di Madame si riesce ad papprezzarne le leggere varianti sensoriali . Marchio di fabbrica con bevibilità di valore assoluto : 92+/100
- Grands Echezaux 2001 Domain Gros : per alcuni vino della serata finchè stagnolato e anche condizionati dal servizio per ultimo ( che tutti sanno che vado in progressione , ma stavolta ho voluto fare lo scherzone a tutti) , direi decisamente vino giocato sul fruttino ma anche su una nota di ribes di un'intensità inusuale . Integrissimo di colore , quasi innaturale . Per me eccellente , per qualcuno leggermente monocorde e senza lo slancio dei due colossi precedenti ... soprattutto dopo destagnolatura . Secondo me un 92/100 senza meno .......

da inappetente il 03 lug 2010 13:28


... comunque il line up completo:
- APERITIVI :
Riesling gsfrwqvvvxkkkkdfastyew ngsherrrwty 2001 austriaco (grasso alla alsaziana , 83/100)
Karlhauerdwqxcamsfet Riesling 1997 Krucco (eccellente , 90+/100)
Trebbiano Valentini 2003 ( eh si , grandioso , 90/100)

le sei bocce champagnesco/ruttanti con sugli scudi chiaramente Clos du Mesnil , in assoluto uno dei più grandi champagne da me bevuti ( identico al Montrachet DRC ma con le bolle), 98/100 , quindi il Krug 1988 ( pazzesco per proiezione ulteriore ) 95+/100 , il Dom Perignon 1985 , grasso e potente , integro e sfaccettato (94/100) e la grande sorpresa della cuvé Charlie 1982 , la più spettacolare per integrità rispetto agli anni (95/100). Delusioncella per Philipponnat Clos de Goisse un pò scollinato seppur bevibile con le sue note cognaccose (83/100) e una perfida sporcizia al naso per Krug 1990 , altrimenti anch'esso attorno ai 95 , così invece inficiatello .

FINALE :
Calderara Sottana 2004 Terre Nere ( appena uscito esclamai , con l'entusiasmo che mi contraddistingue : "cazzo , sembra un Aloxe Corton ,... ieri sera sembrava un bolso equino sul viale della macellazione ...) 79/100
... appunto , per confronto , Aloxe Corton 2003 1er Les Fremiets Antonyn Guyon ( continua a piacermi di più , 'sto produttore) , fine , raffinato , integro e piacevolissimo , vino rosso della serata (90+/100)
Gevrey Chambertin 2004 Vieilles Vignes Bernard Dugat Py , indietro come la coda degli asini ed in versione davvero un pò vegetalotta , quasi cabernettata , non mi è piaciuto gran chè , anche se bel bicchiere di vino fine a se stesso (84/100)

Tutto lì ... bellissima compagnia e qualche nuova conoscenza . Titti , devo dire , in "forma trombatoria" , non me ne voglia ,...

da inappetente il 03 lug 2010 13:29


... comunque non bastano poche righe per far capire a chi non c'era come alcuni vini possano ancora far emozionare o , perlomeno , sorprendere anche chi nella sua vita a bevuto tanto ( tipo Amica Speck , ad esempio ) . Innanzitutto la bellezza , stupore e piacere di trovarsi una bella batteria di Ruttanti che non sono tali , in quanto il gas residuo è non solo evanescente , ma proprio temporaneo . Non c'è neppure bisogno di infilare un minipimer nel bicchiere per togliere quelle fastidiosissime bolle . In pochissimi attimi , voilà , ti sembra di avere un grande Chablis o un grande Borgogna al servizio del piacere delle tue avide papille . I colori , poi : raramente così intensi , corposi con quei gialli importanti , quelle densità anomale per dei bianchi , quelle strutture debordanti . poi , in bocca c'è chi è largo , c'è chi è tagliente , c'è chi è lungo , sta di fatto che vivono ognuno di personalità e mobilità quasi uniche . Clos du Mesnil '88 , dopo aver bevuto '90 e '95 mi si conferma la più grande bolla esistente nel sistema solare , decisamente di più del pretenziosissimo , costosissimo e pompatissimo Clos d'Ambonnay che aspetto alla riprova perchè l'unica boccia , regalatami , non ha fatto sfoggio di valori assoluti come il Mesnil . Vi ho parlato di Montrachet di DRC : il valore di riferimento è quello . Costa meno solo perchè è rovinato dalle bolle , questo in casa Krug deve far riflettere . Chi si aspetta un vino tagliente e sfaccettato come un Salon o deviato e strabico ( ma di Venere) come un Substance di Selosse ha sbagliato indierizzo . Acidità si ma opulenza soprattutto , come ha da essere un grandissimo : ciccia e sostanza , complessità e potenza , largo , alto e lungo ... e fresco , perchè in bocca sembra all'ingresso te la violenti o , peggio , hai il timore di non poterlo deglutire , poi invece ti esplode in migliaia di schegge facendoti un male boia ai recettori , come uno spettacolo pirotecnico . Poi sparisce nel cavo orale e cerchi affannosamente di riproporre al palato quelòl'esperienza e quando non ne hai più cerchi di fregarla al vicino di tavolo , trasformandoti in un enobandito . Ecco , Clos du Mesnil è pericolosamente e perniciosamente attivo nel trasformare una passione in malaffare o , per lo meno , peccare desiderando la cosa (bicchiere) d'altri , cioè del vicino che ancora ne ha parsimoniosamente sfatto sostare nel bicchiere un'aliquota per goderselo in maniera slow e non compulsiva ... ripensandoci , se davvero il voto va contestualizzato , quindi nell'ambito delle bolle , il Clos Du Mesnil 1988 è un vino assolutamente da 100/100 e dico questo anche se i ruttanti oltre a farmi soffrire di aerofagia :lol: mi fanno anche "cagare" , in senso metaforico (odio il gas nel vino ) ... ma minchia , com'era buono ..

da inappetente il 03 lug 2010 15:38


... veniamo al Krug 1988 , che da solo avrebbe valso la pena della deviazione . Quel che mi piace di Krug è lo stile inconfondibile della mano della maison , davvero fatata . Questo 1988 era solo il fratello minore del Clos du Mesnil , con in più ( o meno) una struttura più tagliente , all'apparenza , e una serbevolezza impressionante . Ma è un errore fermarsi all'apparenza . Anche il Clos aveva le stesse caratteristiche , ma solo supportato da una struttura più poderosa . Sulla prospetticità , grazie ad un'acidità davvero assassina , penso si possa parlare di leviatani dell'invecchiamento . Di dosaggio importante , una crosta di pane di Altamura stupenda , una florealità ancora in piena espressione , una capacità pulente del palato fantastica . persistenze davvero anomale , quasi borgognone (bianche) . Ecco il millesimato mi sembra il fratello minore di Clos du Mesnil e maggiore della Grand Cuvée , con uno stile inconfondibile e la stessa argomentazione tecnica ...

da inappetente il 03 lug 2010 15:39


... sì , perchè comunque di questi si potrebbe solamente parlare di aspettative non mancate , ci mancherebbe . Difficile è spiegare la sorpresa della Cuvée Charlie distribuita nei voli di linea , un tempo , della Lufthansa . Un giovincello di 28 anni dove il tempo è passato solo per donargli qualità e complessità . Nessuna concessione a terziarizzazioni anomale , deviate , con poca logica degli equilibri faticosamente conquistati . Quasi citrino all'ingresso in bocca , dopo averti deliziato con note di miele d'Acacia , pan brioche e un leggero ma variegato floreale , di pistilli , di camomilla . Davvero una esecuzione magistrale , me lo sono sorseggiato trattenendo l'avidità . Giuro , è la prima volta che in una bicchierata , seppur con numero limitato di bocce , sono riuscito , praticamente con tutto il parterre delle grandi , a evaporare tutto ciò che stava nei bicchieri . Mi succede solo con le grandi firme di Beaune , è un prcedente pericolosissimo , per me ...

da inappetente il 03 lug 2010 20:21


... capitolo Dom Perignon . E' un vino che per entusiasmare dovrebbe essere servito con il collo avvolto dal tanga di Naomi Campbell . Però in vita mia , dico nei trent'otto anni da quando bevo seriamente , non ho mai trovato una bottiglia sfigata , né che sapesse di tappo , né che fosse per qualche maniera difettata .... e ieri , dopo qualche bell'Oenoteque di metà anni ottanta enovanta , mi ha solo confermato che il blasone a volte ha un significato . Ampio , solenne , senza sbavature , con un burro d'alpeggio e rotondità davvero da manuale : una figona matura , ben tenuta , con guepieres , giarrettiere , reggiseno a balconcino , autoreggenti . Chiaramente non giovanissima , ma in forma , esperta , che sa come metterti a tuo agio . 'na gran maitresse d'altri tempi , più che una segaligna escort con labbra finte , tette siliconate e reduìce da recente liposuzione generalizzata . Qualche smagliatura la presentava , ma esibiva le sue belle tettone , qualche chilo di troppo ma ben distribuito , quel suo fare charmant ...

da inappetente il 19 lug 2010 16:51


... venerdì , a Parma all'Angiol D'Or , berremo decisamente bene nella "Serata Classique 2" ... 8)

da inappetente il 20 lug 2010 11:38


Definito il Line Up , si accettano suggerimenti . Pensai :
- APERITIVO "CLASSIQUE" Krug Grand Cuvée
- BATTERIA BIANCA "CLASSIQUE": Pouligny Montrachet 1er Cru "Poucelles" Domain Leflaive 2006 vs Chablis 1er "Foret" Ravenau 2006 . Come terzo incomodo alla cieca , Chardonnay Lowengang 2006 Alois Lageder
- INTERMEZZO superclassique : Rioja Rosado 1998 Lopez de Heredia
- BATTERIA INTERMEDIA decisamente Classique: Cote Rotie Chateau D'ampuis 1998 Guigal vs Rioja Vigna Bosconia 1999 Lopez de Heredia con terzo incomodo (sempre alla cieca) Barbacarlo Oltrepò Pavese 1998 Lino Maga
- BATTERIA FINALE superclassique : Barolo Cascina Francia 2005 vs Brunello di Montalcino 2004 Biondi Santi con terzo incomodo sempre stagnolato Gevrey Chambertin 1er Cru Beaumonts Rossignol Trapet 2005
- FINALE COL BOTTO : Selections de Grains Nobles de GW Traminer Domain Wheinbach 2000 Clos de Capucins Grand Cru Colette Faller ... moh vediamo di divertirci ...

da Parakarro il 20 lug 2010 19:59


Alois Lagheder mi piace proprio!

il loro Moscato giallo mi piace sempre di piu'

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