Yoda ha scrittoProbabilmente comincio a rimanere "indietro" con gli aggiornamenti sul "naso " del vino...... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...
Credo che brettato, potrebbe essere quello che io, definisco ( forse con un termine d'antan) l'odore di botte sporca.
Per quanto riguarda la "merde de poulet" ho sempre pensato che che fosse una caratteristica varietale del pinot noir e non un difetto...
Diro' di piu'... ho assaggiato settimana scorsa un pinot dell'oltrepo' fatto da un vecchio commilitone e, le sensazioni provate, mi hanno proprio riportato ai vini di Borgogna con preciso il naso della cacca di gallina... Un pinot nero completamente diverso da quelli altoatesini e piu' vicino a quelli della Cote de Nuit.. ( a me ,peraltro e' piaciuto...)
inappetente ha scritto... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...
Yoda ha scritto... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...inappetente ha scritto... tranquillo , nessun problema di aggiornamento , stiamo parlando dello stesso problema , perchè di problema si tratta , non di caratteristica precipua . Quando ti ho parlato di igiene ambientale , mi riferisco proprio a quei focolai d'infezione da cattiva igiene ( quali sono anche i contenitori non bonificati , siano essi botti che vasche che contenitori di altra foggia e composizione) dove si annidano e proliferano i Brettanomyces , per fortuna non con frequenza così generalizzata . I sentori di riduzione o di non perfetta pulizia olfattiva caratteristici di alcuni terroir , sono una cosa diversa e,comunque , evolvono positivamente con l'ossigenzione e lasciano spazio a tutt'altro spettro aromatico . Non è , comunque , caratteristica dell'uva , altrimenti non si spiega la pulizia stilistica della maggior parte dei grandi derivati del Pinot Nero di Borgogna o del Sirah del Rodano o , guarda caso , di alcuni assemblaggi di Grenache- Mourvedre - Cinsault dello CNDP ...
Devo avere ancora in cantina uno o due Hermitage di Chapoutier e forse qualche residuato bellico di Cornas..
Onestamente, il paragone tra i sirah della Cote du Rhone e i pinot della appena piu' a nord Borgogna e le rispettive affinita' di sentori non le avevo mai fatte...
Mi sa che devo andare a ripescare ste bottiglie e fare qualche prova comparativa...
inappetente ha scritto.... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...
Yoda ha scritto... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)inappetente ha scritto.... ferma la marcia e cerchiamo dicomprenderci meglio : affinità olfattive in termini di descrittori sono pochissime e ben delineate . Sirah sulla spezia , carne cruda , a volte arrostita , note comunque sanguigne ed ematiche , ferrose in alcuni casi , di cuoio e pellame con la terziarizzazione , con colori per lo più carichi dovuto ad una caratteristica delle bucce più ricche di polifenoli pigmentati ( salvo alcune versioni particolari di Hermitage quali Chave o , in pochi casi ed annate , Rostaing ) . Pinot nero , da giovane , su note fruttate di sottobosco , lamponi e ribes , fragolina e quella nota per lopiù minerale e balsamica che lascia appunto inebriati gli appassionati del genere , caratterizzato da un cromatismo sì brillante ma tenue , a volte lunare (Hengel) salvo le eccezioni di Mortet , Perrot Ninot , alcuni Méo e l'eccezione unica di Bernard . Con laterziarizzazione in liquirizia , muschio e goudron . Non parlo quindi di analogie per descrittori specifici quanto per sentori riduttivi , di chiusura e , avolte , "non pulizie" che , a volte , caratterizzano similmente , soprattutto all'apertura , le due zone ...
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli?
inappetente ha scritto... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)[/quote]
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli?
Yoda ha scrittoinappetente ha scritto... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli?
inappetente ha scritto... beh , di Condrieu buoni ne esistono parecchi , Couilleron su tutti . Poi , però , devi andare verso lgli Hermitage Blanc oppure gli CNDP bianchi , anche se entrambi non mi fanno impazzire , cari arrabbiati e mai pronti . Poi , quando pensi che siano pronti , crollati in un baleno ...[/quote]Yoda ha scrittoinappetente ha scritto... i Cote Rotie base di Gerin e Ogier , delle bombe atomiche a prezzi quasi commoventi (sui 25-30 euro all'origine , sui 50-60 in enoteca da noi)
Bon....mo' mi ritrovo . Mi diventava davvero difficile mettere assieme le due zone ragionando in termini di similitudini di sensazioni. Cosi' e' senz'altro piu' chiaro e assolutamente condivisibile.
p.s Hai qualche Cote Rotie da segnalare soprattutto in rapporto q/p senza dover svuotare il portafogli?
Me li segno per il prossimo giro da quelle parti.
Relativamente ai bianchi di quella zona, ho ricordi piuttosto vaghi e sbiaditi di qualche Condrieu. Un naso quasi sempre esplosivo e poi corti e magri in bocca a sovvertire completamente le sensazioni olfattive. Approfitto per chiederti se ne esiste qualcuno da assaggiare nel caso passassi da quella zona.
Yoda ha scrittoHo invece dei bellissimi ricordi di bianchi un po' particolari della Loira che ,immagino conoscerai. Parlo dei Vouvray e dei Quart de Chaume in versone moelleux. Vini che stanno decenni in cantina mantenendo inalterate le sensazioni di freschezza.. Ho aperto uno Chateau de Bellerive del 1979 qualche mese fa.. Stupendo...Non posso che quotarti senza riserve , Loira e Jura sono due mondi per tanti ancora da scoprire e pieni di piacevoli sorprese . Per certuni si parla di enodepravazione perchè solitamente queste aree sono oggetto di attenzione soprattutto da chi ha un percorso di conoscenza ormai decisamente avanzato e , quindi , assai sensibili alle sfumature e complessità di queste zone . Io dico che è solo una questione di essere lontani dalle luci della ribalta mediatica , perchè , come hai ben accennato tu , ci sono gioielli da cui poter trarre piacere profondo . So che può sembrare discutibile ai più , ma se ti accosti , ad esempio , ai grandi Vins Jaunes e hai la pazienza di stare ore su quei bicchieri , scopriresti florilegi olfattivi e mobilità sensoriali assolutamente uniche in tutto il panorama enologico . Ma avremo modo di approfondire questi interessantissimi argomenti , stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...
inappetente ha scritto... stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...... cosa? A parte la serata Champagne di domani sera di cui ho già accennato , in polemica decisa con alcuni soloni che sparano enocazzate solo per qualche assaggio frettoloso o perchè dare aria alla bocca dopo aver bevuto poco e male è sempre salutare :
inappetente ha scrittoinappetente ha scritto... stasera e domani ho due bicchierate davvero impegnative ma stimolantissime ...... cosa? A parte la serata Champagne di domani sera di cui ho già accennato , in polemica decisa con alcuni soloni che sparano enocazzate solo per qualche assaggio frettoloso o perchè dare aria alla bocca dopo aver bevuto poco e male è sempre salutare :
... stasera , in Bue House condizionata (siamo solo in otto) , sentiamo le "pecore Nere" dei grandi produttori , quelle neglette e disprezzate dai tanti appassionati intenditori , quelle del rapporto Qualità/prezzo assolutamente sconveniente , quelle esclusivamente da traino , dove chi beve bene mai si accosterebbe se non con doveroso preconcetto . Se viene bene , penso di riproporla con altri amici forumisti (GR?Mangione?RB?TO?), questa purtroppo è ormai preda del gruppo enodepravato viadanese , quello che ama farsi male con bottiglie care che valgono poco . Cosa?
- Cristal 2002 ( un vino che il Giulio ci fa una pippa tutta la vita , per certuni )
- Trebbiano 2003 Valentini ( il peggiore di tutta la sua storia ...)
- Chassagne Montrachet 1er Vergers Ramonet 2006 (grasso ,legnoso, imbevibile e già sul viale del tramonto )
- Puligny Montrachet 1er Clavoillon 2002 DomainLeflaive ( affetto da ossidazione precoce irrimediabile )
- Clos de la Roche Rousseau 2004 (il peggior vino di Rousseau , senza meno )
- Echezaux 2003 DRC (manco la classification di Grand Cru , dovrebbero dargli )
- Pommard Les Vignots 2001 Domain Leroy (una ciofeca , indegno del blasone di Madame )
- Grands Echezaux Domain Gros (il peggior produttore ... a bottiglia scoperta del panorama borgognone e il migliore a bottiglia stagnolata ... ) ... io penso di divertirmi , in attesa di domani sera . Un pò di rodaggio al palato ci vuole ...