Premettendo che non sono il Verbo e non ho la Verità assoluta in tasca, da profana ti posso solo dire che le grandi aziende spesso hanno molto di più da perdere dichiarando quel che non producono che un contadino. Poi, come sopra o scritto, sta all'onestà dei singoli: del contadino come del produttore/imprenditore.

corona ha scrittoio parlo di rispetto della natura, di rispetto del proprio lavoro e di rispetto per quelle persone che si metteranno in corpo un determinato prodotto

Il rispetto della natura e del proprio lavoro lo si può ottenere anche avvalendosi di quello che la ricerca ha prodotto. Ci sono tetti, limiti e sostanze da rispettare. La discriminante è solo l'utilizzo ragionato delle risorse, non il rifiuto acritico della sindrome di Frankestein.

Fante ha scritto

corona ha scrittoio parlo di rispetto della natura, di rispetto del proprio lavoro e di rispetto per quelle persone che si metteranno in corpo un determinato prodotto

Il rispetto della natura e del proprio lavoro lo si può ottenere anche avvalendosi di quello che la ricerca ha prodotto. Ci sono tetti, limiti e sostanze da rispettare. La discriminante è solo l'utilizzo ragionato delle risorse, non il rifiuto acritico della sindrome di Frankestein.

azz.....mi sa che comincia male sto lunedi'......

Ma no, Yoda. Non essere pessimista: se il tono della conversazione rimane dentro i limiti della civiltà e del rispetto ... ben venga ... anche se (temo) ognuno rimarrà assolutamente ancorato ai propri convincimenti.

Beh ... beviamoci sopra per dimenticare!

Ma quale vino? Quello del contadino?

Magari uno Scalabrone???

Yoda ha scrittoMagari uno Scalabrone???

No che non sappiamo cosa c'è dentro.

Sono le quattro di una mattina,
sento vociare la contadina:
"Caro ti prego, orsù ti scongiuro,
il nostro buon vino sia buono, sia puro!".

"Ma cara Ninetta, che cosa ti ha preso?
Mi stai minacciando? ... Mi sento un po' offeso!
Lo sai che sol uva io metto nel tino,
ti pare che aggiunga dell'altro nel vino?"

Ma arriva il dottore con piglio deciso,
il viso beffardo e quasi un sorriso:
"Signori, miei cari, son qui di mattino
per controllare il vostro tannino,
state tranquilli non son deficiente,
so che il tannino è solo astringente!"

Poi sempre attento tra il grano e le fave,
lui cerca deciso "Dov'è l'autoclave?"
Risponde tranquilla e serena la Nina,
"Ma dove dev'esser, se non in cantina?"

Così tra i salami, e i vasi d'ortaggi,
barriche, bottiglie e tanti formaggi,
il medico dice "E' vero ... è puro,
qui il vino è sano, è vero, sicuro!".

Così tu li vedi Ninetta e consorte,
che poi benedicon la buona sorte!
"Oh vedi Ninetta, neppure, non vedi?
si è accorto che il nebbiolo sa dei miei piedi!!!!"

Fante ha scritto

Yoda ha scrittoMagari uno Scalabrone???

No che non sappiamo cosa c'è dentro.

e in più non è neanche buono.

Illuminami! Sa di tappo o sa di piedi?

cambiando regione....altro rosso degustato di recente che mi è piaciuto molto....

Ronco dei Roseti 1999

(Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Schioppettino)

Noooooooooooooooo!
Cantina troppo grande, sei globalizzato!
A parte gli scherzi, assieme al "Tullio Zamò" il prodotto di punta dei F.lli Zamò: prodotti eccellenti.
Rinaldo

Io ho recentemente avuto occasione di assaggiare un ottimo prodotto 'abruzzese'.

Edizione Cinque Autoctoni 2004, di Farnese
Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro, Malvasia

La negazione della tipicità, ovviamente, ma davvero particolare e buono e mostruosamente tanninico.

Una scivolata nei bianchi.
Timorasso Costa del Vento Colli Tortonesi DOC 2002.
Un po' al pelo, direi per l'anno, ma che bontà comunque.

silbusin ha scrittoUna scivolata nei bianchi.
Timorasso Costa del Vento Colli Tortonesi DOC 2002.
Un po' al pelo, direi per l'anno, ma che bontà comunque.

Buono. Devo dire che il Timorasso deve essere oggetto di una campagna di marketing perché era un prodotto poco considerato e decisamente di nicchia, mentre ultimamente se ne sente parlare parecchio.

Sono andato a controllare, perché non ero certo, ma quando cenai da Walter Ferretto, mi propose un ottimo Martin dei Colli Tortonesi 2003, uve Timorasso, per l'appunto. Il sommelier mi disse che era un vitigno che stavano cercando di 'risollevare', infatti.

Direi che ci stanno riuscendo... e ne vale la pena.

silbusin ha scrittoUna scivolata nei bianchi.
Timorasso Costa del Vento Colli Tortonesi DOC 2002.
Un po' al pelo, direi per l'anno, ma che bontà comunque.

Qualcuno mi sa che il Timorasso lo ha conosciuto a cena con me (non da me, con me)

Rinaldo

silbusin ha scrittoUna scivolata nei bianchi.

ok, tanto siamo in OT già da mò

beccatevi questo (10 € circa)

Sogno di Rivolta

Beneventano Bianco IGT
(Fiano, Greco e Falanghina)



http://www.fattorialarivolta.it/italiano.html


p.s.

di questa casa ottimi anche l' Aglianico del Taburno Base (10 € circa)e la Riserva "Terre di Rivolta" (20 € circa)

Fante scorpora ed apri il topic per i "bianchi".
In questa sezione non si va OT
Eppoi cerchiamo di non fare l'elenco della spesa puro e semplice.
Per i rossi c'è stato uno sfoggio di altisonanti nomi, si continua con i bianchi senza portare note, motivazioni ecc..
Cin cin.
Monty