ultimamente mi sono molto appassionata al tema del vino biodinamico. feeeermi
no, continuo a non essere convinta dell'efficacia dei loro metodi (corno di bue, soluzioni omeopatiche eccetera...) ma una cosa è certa: male non fanno.
solo che ho ormai ampiamente sperimentato la differenza fra questi vini e quelli "canonici" sulla mia pelle, anzi, sulla mia testa: è ufficiale, i biodinamici non mi causano mal di testa, neanche se assunti in quantità per me elevate, ovvero 3 - 4 bicchieri. inoltre mi piace la filosofia che c'è dietro: rispettosa della natura e dei suoi ritmi. unico neo (oltre alla moda che gli gira intorno e che rischia di sporcare il tutto): è più facile trovare la bottiglia difettosa, m'è parso.
qualche mese fa ho letto il libro
"il vino tra cielo e terra" di nicolas joly, ma non avevo ancora avuto modo di assaggiare un suo vino. venerdì scorso me l'ha proposto l'oste di un locale che frequento spesso: "les vieux clos" annata 2006. ha tutte le caratteristiche di molti biodinamici che ho assaggiato, ovvero: la
personalità, oltre ad un bouquet di profumi inebriante e molto equilibrato. non sono in grado di fare una descrizione adeguata, però il suo colore giallo paglierino trasmette esattamente i profumi di frutti e fiori gialli, di miele... è la versione "minore" del più famoso "coulée de serrant" ed ha quindi un prezzo più abbordabile (€ 35 al ristorante): se vi capita di trovarlo assaggiatelo