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acido-acida-acido-acida......

da corona il 20 mag 2010 23:32


dopo breve "vacanza" lavorativa in zona dove l'alcol non è ben visto, anche se all'interno degli alberghi per turisti di vino di alta gamma se ne può consumare, son finalmente tornato al paesello con un bisogno di riprendere i giusti livelli di acidità che il corpo, ma soprattutto palato e ghiandole salivari mi richiedono.
Ecco allora che in questi ultimi giorni ho dato il via all'apertura precoce di alcune cosucce che tenevo in cantina, giusto anche per far posto ai prossimi nuovi arrivi.
Ecco allora sfilare un fevre vaudesir 2006 tagliente come il mio rasoio, a seguire un paio di le clos, 2006 entrambi, prima pinson e poi ancora fevre, preferisco sempre fevre, ma a volte un po' di ciccia in più come quella di in pinson fa bene al morale.
In altra occasione un barat 2007 "base" e un barat 2006 mont de milieu, sempre rigidi nel non concedere fronzoli e arzigogoli, ma molto lineari e godibili, con un agrumato pompelmoso su entrambi notevolissimi.
E naturalmente un po' di bevande gassate: l'ultimo scovato ****** blanc des noirs di scuola selossiana, con sboccatura recente ha ancora notevolissime le durezze del carattere di quei quindicenni problematici e scontrosi, e un jean pol deligny extra brut floreale e rustico il giusto.

Adesso stò molto meglio e posso avvicinarmi alla bella stagione dei bianchi con qualche schiava e qualche cerasuolo.

embè direte voi, checcefrega?
Arriva la domanda: vi è mai capitato di aver bisogno di acidità? Di addentare pompelmi e limoni per sentire i brividi dietro al collo?
Cosa bevete per integrare la vostra acidità? E perchè?
grazie.

da inappetente il 21 mag 2010 10:55


...come esigenza fisiologica , soprattutto in estate , come coadiuvante alla pulizia e rinfresco del palato . Assieme ai sali minerali . Proprio per questo , assieme ad altre esigenze "soggettive" effettivamente d'estate la preferenza va a quelle soluzioni idroalcooliche che assecondano quest'esigenza . Lascerei stare la frutta che lo do quasi come alimento principale assieme alla verdura . Certo che sviluppare il tema dell'esigenza di acidità ingollandosi Grands Cru di Chablis , è quantomeno elitario e snobista :lol: .
PS : chiaramente e per ragioni costituzionali , Le Clos rimane il mio GC d'elezione . Chiaramente ben sai che non sempre il tema della tipicità del cru viene completamente declinata coerentemente dai vari produttori che qui ( intendo annettere in toto Chablis alla Borgogna anche se defilata geograficamente e geologicamente) hanno valenza quasi assoluta nella singolarità dell'interpretazione . Bevi Les Clos di Fevre vicino a Duvissat , Ravenau e Billod Simon ed avrai tre vini diversi dove l'unico fil rouge che li accomuna è proprio l'acidità e , più che la mineralità , la sapidità da silicati , che è diversa da quella da tartrati o citrati .
Un inciso : ultimamente sto apprezzando Cru diversi con caratteristiche assolutamente singolari : Blanchot , per le durezze e l'opulenza , e Chateau Grenouille per la droiture o sapidità quasi marina ...

da Parakarro il 21 mag 2010 12:45


l'anno scorso quando sono tornato dalla Toscana...

probabilmente una settimana di vino ruffiano mi aveva lasciato bisognoso d'acido

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