Quand'ero giovane
molti bar vendevano le bottigliette di liquore mignon.
Trovavi i liquori più diffusi (whisky, brandy) ma anche quelli più rari (Apricot, Cherry, ecc).
Personalmente bevo pochissimi superalcolici, limitati a qualche buon whisky, una tantum.
Molte ricette di cucina, tra i quali i dolci in special modo ma non solo,prevedono spesso l'utilizzo di un liquore, e spesso anche abbastanza particolare (Grand Marnier per le Crêpes Suzette, bagna di Rhum per altri dolci, ecc).
A parte il costo (passi) ed il fatto che comunque il liquore si conserva abbastanza bene e a lungo, nelle case moderne, c'è anche una questione di spazio: tenere, come faccio io, una trentina di liquori diversi, vuoi per offrire, ma soprattutto per appunto cucinare, mi ha occupato un'intera sezione del mio mobile a muro.
In considerazione del fatto che "piccolo è remunerativo", intendendo con ciò che l'industria per produrre in piccolo ha più o meno le stesse spese ma maggiori profitti (basta guardare le paste formato piccolo: 40% di costo in più solo per cambiare la tramoggia della macchina che fa la pasta
, oppure gli snack individuali, dove anche se c'è maggior carta alla fine il prodotto pesa di meno e costa di più del fratello maggiore )
quindi perchè le aziende non ripropongono le bottigliette mignon??
(facendomi così anche rivivere una delle tante Madeleines proustiane della mia infanzia
)