siamo sempre in preda alle mode.
Si è passati dal vino iper muscoloso a quello barricato, poi l'internazionale, poi l'autoctono, a seguire i naturali e i bio-stacippa, subito in scia la botte grande, qualcuno riscopre ilcemento per le vinificazioni, adesso stop con la barrique.
Sempre di moda si tratta, purtroppo tanti, troppi produttori non hanno niente da dire, ne al cliente in visita in cantina, ne nel bicchiere e quindi via con un altro argomento.
I grandi di Francia è da mill'anni che fanno vino sempre allo steso modo, a chi serve la botte grande e a chi serve la botte piccola, ma non è argomento di discussione, invece da noi se non c'è una fazione contro un'altra (perchè a questo si arriverà) non siamo contenti e quindi via al prendere posizione, anche se magari dieci nni fa era diversa dalla nuova, l'importante è essere di moda.

Ciao.

Beh..intanto ,la "moda" di sui si parla, fara' risparmiare un bel po' di soldini ai produttori. Risparmio che ,ovviamente, non si riflettera' sul costo finale della bottiglia.
In ogni caso, almeno per quanto mi riguarda , e soprattutto se riferito ad una buona parte dei vini bianchi, il nuovo corso non mi dispiace.

... invece di correre dietro a cazzate modaiole , sarebbe meglio che i tangheri che ragliano contro la barrique si bevessero un pò di Borgogna (bianchi e rossi) , Bordeaux e Rodano , oltrechè Priorat , Ribera del Duero e Cult wines della Napa . Poi casomai ricominciamo a discutere .
PS: per inciso , la tradizione e caratteristiche di alcuni vitigni locali , quali Nebbiolo e Sangiovese , sono più affini all'affinamento in botte grande : bene , punto e a capo e fermiamoci qui . Di asinate davvero se ne sentono troppe ...