alberto ha scrittoSentite, sentite: ma quanto sono affidabili queste valutazioni e classifiche?
Vi racconto un aneddoto. Un mio parente (molto parente) che fa l'avvocato ha un collega che recentemente ha difeso presso il tribunale un ex collaboratore di una celebre guida perché, dopo avere sottoposto una sua valutazione negativa su un vino ed essersi rifiutato di modificarla ammorbidendola, è stato cacciato/non pagato. Egli sostiene, tra l'altro, che sono metodi usuali....
Ovviamente non posso citare nomi, e non so come sia finita la causa. Ma siamo nel topic giusto.
Suppongo che il sottobosco in cui si muovono le guide sia popolato, come tutto ciò che è pesantemente intriso di mercato, da una variegata fauna.
La mia idea è semplice: le guide, qualunque guida, vanno prese con le pinze, come utile riferimento, non certo come oracoli onniscenti.
Certo è che spesso muovono interessi pesantissimi e, al limite, possono decidere del destino di un'azienda, cantina o ristorante che sia (estremizzando: ricordate il suicidio di quello chef parigino dopo che gli era stata tolta una stella?).
Ad ogni modo, nel caso specifico, il tuo aneddoto lascia spazio a dubbi e interpretazioni: siamo certi che quel signore avesse ragione? di solito, tra l'altro, mi risulta che le commissioni di giudizio siano composte da n persone e seguano regole tutto sommato rigorose eccetera: con questo non voglio, lo ripeto, affermare che se la guida tale dice che il talaltro vino è eccellente lo dev'essere per forza. Lo bevo e poi decido, sulla base della mia modestissima esperienza e del mio gusto, che per me è sovrano..