maxb. ha scrittocapohog ha scrittoNo perchè sono più nazionalisti ed aperti di noi
una esclude l'altra, ma scommetterei che quella giusta è la prima.
E poi a me tutto questo furor "elencandi et premiandi" un po' freddo lascia...
potresti spiegarmi meglio? sono sincero, non capisco cosa vuol dire questa frase, a cosa è riferita.
più nazionalisti e
meno aperti di noi
sorry
con l'altra frase mi riferisco a guide, contgroguide etc.etc. che classificano e premiano su base abbastanza assoluta per cui si può essere portati a giudicare in termini altrettanto assoluti un vino - oltre che sulla base delle altrui preferenze - mentre personalmente il mio giudizio, o meglio il mio apprezzamento del vino spesso viene influito anche da altri fattori e stati d'animo.
Per me il vino è uno degli elementi della convivialità, e come gli altri elementi della convivialità deve essere sicuramente buono, non sovrastare ed essere in sintonia ed armonia con gli altri e con il momento, luogo e spirito del convivio.
Mi spiego,sicuramente il buon inappetente potrebbe elencare bottiglie strepitose, champagnes millesimati ed accostamenti "spericolati" d'accompagnare ad un piatto di salumi romagnoli; accostamenti che sarei sicuramente curioso di assaggiare ma... non se mi trovassi in Romagna, in una trattoria in campagna, in un caldo mezzogiorno estivo -frinire dei grilli incluso
- dove opterei sicuramente per un lambrusco in tazza...ed altri esempi potrei fare.
Insomma per me un vino non si limità alle qualità organolettiche e basta...mi piace che mi racconti una storia