Un giorno di marzemino, al primo chiaretto dell'alba,
camminavo nella champagne dell'oltrepò pavese,
in mezzo al nebbiolo.
Il tempo era un inferno, il cielo verdicchio tendente al grignolino.
Mi riparai sotto un pinot e lì incontrai una
soave donna fugata che aveva un vestito rosè.
Non essendo recioto, tutto spumante, le diedi un dolcetto bacio
sul bianco collio e, senza sfurzat, le tocai la barbera della bonarda.
Subito il mio merlot, che non era ancora passito,
divenne durello e si trasformò in un cannonau,
ma lei non volle che andassi oltre...
Deluso e rosso di borgogna, le dissi: "chardonnay moi, madame".
E con L'amarone in bocca e un groppello in gola,
mi arrangiai da solo...e sauvignon di brut.