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Pompetta aspira aria

da luc83 il 07 giu 2012 10:52


C'è qualche marca da preferire alle altre?

da ric.bos il 07 giu 2012 10:56


Io utilizzo quella in vendita all'Esselunga.
Quello che cambio di frequente sono i tappi perchè con il tempo tendono a "tenere" meno.
E, comunque, sopra chiudo il tappo con la pellicola.

da inappetente il 07 giu 2012 14:00


...non le uso... e , comunque , il vino in ogni caso va bevuto quanto prima...

da primus il 07 giu 2012 14:06


inappetente ha scritto...non le uso... e , comunque , il vino in ogni caso va bevuto quanto prima...


quoto..io le usavo ma ci credo poco... :roll: adesso i vini avanzati non li ritappo, me li bevo :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da ric.bos il 07 giu 2012 14:12


inappetente ha scritto...non le uso... e , comunque , il vino in ogni caso va bevuto quanto prima...


le bottiglie da bere ok.
ma in casa, se apro un bottiglia per sfumare qualche pietanza non la finisco subito. e comunque, funziona egregiamente (solo per pochi giorni) se la bottiglia è anche conservata al fresco.

da luc83 il 07 giu 2012 14:19


bé tu primus fai bene a berle se ti rimane il fondo ma io come faccio a stirarmi una bottiglia da solo se mi vien voglia del tal vino? :cry:

Farle bere al compagno di mia madre è come buttarle nel lavandino...beve il sauternes con il ghiaccio 8)

da inappetente il 07 giu 2012 14:32


ric.bos ha scritto
inappetente ha scritto...non le uso... e , comunque , il vino in ogni caso va bevuto quanto prima...


le bottiglie da bere ok.
ma in casa, se apro un bottiglia per sfumare qualche pietanza non la finisco subito. e comunque, funziona egregiamente (solo per pochi giorni) se la bottiglia è anche conservata al fresco.
...non la voglio fare difficile , ma dipende:
- dalla struttura fisica (concentrazione, estrazione)
- Dalla struttura chimica (corredo polifenolico, alcool, acidità, sali disciolti)
- dall'annata
- dallo stato evolutivo (se giovane, pronto o terziarizzato)
- dalla tipologia a) (bianco-rosso o rosato)
- dalla tipologia b) (vitigno, regione)
- dal produttore
Conoscere quindi il vino con cui si ha a che fare aiuta molto per una migliore conservazione una volta aperto.
In ogni caso le avvertenze sono:
- togliere il più possibile l'ossigeno dallo spazio di testa (vacuum vin per cui ottimo)
- tenere in luogo fresco (le ossidazioni rallentano con l'abbassarsi della temperatura... senza esagerare)
- lontano dalla luce
- squotere il meno possibile perchè con tanto spazio di testa, la superficie è molto esposta all'ossigeno e la movimentazione accelera i processi di ossidazione.

Non fare mai:
- mettere il vino rosso strutturato o invecchiato in frigorifero , dopo che è avanzato. Lo ammazzi già prima dell'apertura... ma gli dai il colpo di grazia definitivo... dopo... 8)

da primus il 07 giu 2012 17:23


luc83 ha scrittobé tu primus fai bene a berle se ti rimane il fondo ma io come faccio a stirarmi una bottiglia da solo se mi vien voglia del tal vino?


vabbe ma se ben ritappata 2 o 3 giorni dura è....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da maxb. il 07 giu 2012 17:28


luc83 ha scrittobé tu primus fai bene a berle se ti rimane il fondo ma io come faccio a stirarmi una bottiglia da solo se mi vien voglia del tal vino? :cry:



massimo sforzo e ci dai dentro di bicchiere, prima o poi finisce. Da piccolo di nascosto in cantina ho fatto così con una damigiana.

da luc83 il 07 giu 2012 21:03


primus ha scritto
luc83 ha scrittobé tu primus fai bene a berle se ti rimane il fondo ma io come faccio a stirarmi una bottiglia da solo se mi vien voglia del tal vino?


vabbe ma se ben ritappata 2 o 3 giorni dura è....


insomma meglio investire quei 15/20 euro in profilattici :shock:

da figlidiputin il 07 giu 2012 21:45


inappetente ha scritto
ric.bos ha scritto
inappetente ha scritto...non le uso... e , comunque , il vino in ogni caso va bevuto quanto prima...


le bottiglie da bere ok.
ma in casa, se apro un bottiglia per sfumare qualche pietanza non la finisco subito. e comunque, funziona egregiamente (solo per pochi giorni) se la bottiglia è anche conservata al fresco.
...non la voglio fare difficile , ma dipende:
- dalla struttura fisica (concentrazione, estrazione)
- Dalla struttura chimica (corredo polifenolico, alcool, acidità, sali disciolti)
- dall'annata
- dallo stato evolutivo (se giovane, pronto o terziarizzato)
- dalla tipologia a) (bianco-rosso o rosato)
- dalla tipologia b) (vitigno, regione)
- dal produttore
Conoscere quindi il vino con cui si ha a che fare aiuta molto per una migliore conservazione una volta aperto.
In ogni caso le avvertenze sono:
- togliere il più possibile l'ossigeno dallo spazio di testa (vacuum vin per cui ottimo)
- tenere in luogo fresco (le ossidazioni rallentano con l'abbassarsi della temperatura... senza esagerare)
- lontano dalla luce
- squotere il meno possibile perchè con tanto spazio di testa, la superficie è molto esposta all'ossigeno e la movimentazione accelera i processi di ossidazione.

Non fare mai:
- mettere il vino rosso strutturato o invecchiato in frigorifero , dopo che è avanzato. Lo ammazzi già prima dell'apertura... ma gli dai il colpo di grazia definitivo... dopo... 8)


Se ci fosse il Pulitzer per l'enologia al bicchiere, la proporrei come possibile assegnatario...
Quindi se mai dovesse capitarmi un super super che non finisco il giorno stesso (quando mai) meglio che lo riporto in cantina debitamente tappato? Per la sera dopo,ovvio

da miciagilda il 08 giu 2012 09:27


Diffido... Più che altro perché non capisco. :oops:

Il vetro non si può accartocciare, quindi l'aria dentro rimane. Sbaglio? :)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da inappetente il 08 giu 2012 10:24


miciagilda ha scrittoDiffido... Più che altro perché non capisco. :oops:

Il vetro non si può accartocciare, quindi l'aria dentro rimane. Sbaglio? :)
..di aria ne rimarrà sempre, anche se utilizzate efficaci pompette per il vuoto. Si parta dal principio che l'elemento attivo dell'ossidazione, l'ossigeno appunto, nella camera d'aria di una bottiglia scolma rimarrà sempre in piccole quantità. L'obiettivo è lasciarne il meno possibile con mezzi meccanici(quindi fisici)/chimici o ridurne la capacità combinante con la soluzione idroalcoolica sfruttando i principi di cinetica chimica (le reazioni chimiche rallentano con l'abbassamento della temperatura). Questa seconda ipotesi va utilizzata cum grano salis, perchè in un equilibrio biochimicamente instabile come il vino, le temperature troppo basse provocano danni irreparabili, in quanto capaci di alterare equilibri chimici delicatissimi, soprattutto nelle componenti volatili. Tornando a noi, le "pompette da vuoto" (vacuum vin) sono utilissime a ridurre la quantità di ossigeno nello spazio di testa. Alcune macchinette dispensatrici automatiche, sostituiscono l'aria residua presente , con gas inerte (azoto) che, proprio per definizione, non interagisce con le componenti ossidabili del vino. Questo permette di allungare ulteriormente la vita del vino a bottiglia aperta. Controllando poi la temperatura di stoccaggio (diciamo da7-8 gradi a 10-11 gradi) si aumenta di qualche "delta" ulteriormente la vita del vino.
PS: detto fra noi... ma chi ce lo fa fare? Perchè più di 2-3 gg di caratteristiche oreganolettiche inalterate, non si riesce ad andare... beviamocelo prima... 8)

da miciagilda il 08 giu 2012 11:09


inappetente ha scritto
miciagilda ha scrittoDiffido... Più che altro perché non capisco. :oops:

Il vetro non si può accartocciare, quindi l'aria dentro rimane. Sbaglio? :)
....

con l'abbassamento della temperatura). Questa seconda ipotesi va utilizzata cum grano salis, perchè in un equilibrio biochimicamente instabile come il vino


Il rosso non mi passa neanche per la testa di metterlo in frigo: o lo finisco entro un paio di giorni (ben tappato) o lo butto.

inappetente ha scrittoTornando a noi, le "pompette da vuoto" (vacuum vin) sono utilissime a ridurre la quantità di ossigeno nello spazio di testa. Alcune macchinette dispensatrici automatiche, sostituiscono l'aria residua presente , con gas inerte (azoto)


Aaah, bon: adesso ha un senso! :wink: :D


Sentimaaa... se è vero (e ci credo) che il freddo altera il vino, perché i bianchi si servono sempre freddi senza farsi le "menate" dei rossi? Non sono la stessa cosa, in termini di alterabilità?

Ovvero: quelli che "io c'ho sempre lo champagnino in frigo" non fanno una boiata? 8) :)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da primus il 08 giu 2012 11:31


miciagilda ha scrittoSentimaaa... se è vero (e ci credo) che il freddo altera il vino

quelli che "io c'ho sempre lo champagnino in frigo" non fanno una boiata? 8) :)


io so che lo sbalzo termico può alterare il vino.

quelli che hanno lo spumantino sempre in frigo non fanno una boiata.
semmai fanno una boiata quelli che lo tengo sul balcone al sole e poi quando arriva gente lo ficcano nel congelatore.

secondo me :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da manufood il 08 giu 2012 11:47


adesso MOET si è anche inventata lo champagne da bere col ghiaccio.... :shock:

da figlidiputin il 08 giu 2012 18:11


manufood ha scrittoadesso MOET si è anche inventata lo champagne da bere col ghiaccio.... :shock:


Confido nei Maya...

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