... se la carne è Vitello,pur sempre carne seppur con fattezze arrotondate, un bianco molto strutturato e tutt'altro che citrino, con buone movenze gliceriche e asperità smussate da buona terziarizzazione. Se italiano, un grande Chardonnay di 3-5 anni, va benissimo il vituperato Cervaro della Sala o il cuvée Bois di Cretes ma pure se disponibilità finanziaria permettono, il Gaja&Rey .Il tutto tenendo condo del supporto dei piselli che hanno si tendenza "rotonda" più che dolce, ma anche sensazioni di fondo vegetali che ricordano una cessione di legno nuovo da poter complementare. Se vuoi andare sull'originale , il Timorasso di Walter Massa fa al caso tuo. A differenza dell'opinione di alcune amiche forumiste, se la carne è di manzo , proprio per ragioni costituzionali andrei su un prodotto relativamente diverso, pur essendo i vini precedenti, in abbinamento, non certo una enoeresia. Qui mi sposterei su un vino rosso di flebile (apparente) struttura, anche in termini di componente polifenolica o in espressione acido-tannica comunque non sviluppatissima. Esistono espressioni di Nerello Mascalese quasi create su misura per questo piatto, non necessariamente legate alle pendici dell'Etna (mai sentito il capolavoro di Guccione?), oppure un Grignolino del Monferrato, dai profumi inebrianti e dalla struttura e bevibilità assassine proprio per certe preparazioni di carne rossa salsata leggera e smussate nell'espressione (nel senso di scarsamente ematiche e speziate oppure succulente )...