io sono favorevole e non applico il diritto di tappo. mi basta un goccio d'assaggio

Favorevole...basta che non sia il Grandessert di Gancia ....E non stupitevi più di tanto..succede!

fulvia ha scrittoFavorevole...basta che non sia il Grandessert di Gancia

oibò e perchè mai?

Personalmente non sfavorevole , ma alquanto perplessa . Professionalmente deviata penso a quanti furbacchioni potrebbero portarsi il vino da casa e , in caso di problemi digestivi o comunque di salute post prandiale , attribuire la responsabilità al cibo invece che al vino , ma ripeto , è una deviazione professionale. Sul diritto di tappo , me pare un retaggio medievale , ma se così ha da essere ... sia .
Sempre personalmente mai e poi mai mi porterei il vino da casa , nemmeno se si trattasse della mia Bonardina mossa preferita , non essendo amante del vino , non mi peserebbe pasteggiare senza .

santippe28 ha scrittoSempre personalmente mai e poi mai mi porterei il vino da casa , nemmeno se si trattasse della mia Bonardina mossa preferita , non essendo amante del vino , non mi peserebbe pasteggiare senza .

perchè tu ne fai una questione economica. portarsi il vino al ristorante non deve essere un pretesto per pagare 3 quello che mi metterebbero 10. a me è capitato di un quartetto di furbacchiotti che in 4 per un compleanno un sabato a pranzo, menu a 10 euro, si sono presentati con una boccia di berlucchi, senza avvisare, e mi chiesero se potevo servirla fresca a fine pasto...."gli vogliamo fare una sorpresa..." e invece la sorpresa glielo fatta io dicendo di no. non per cattiveria, ma se permetti il berlucchi l'avevo in carta anche io e cmq me lo chiedi prima.

portarsi il vino al ristorante significa poter condividere con altri qualche bottiglia importante che hai a casa magari da anni oppure condividerla con chi te l'ha regalata. insomma si beve qualcosa di speciale in un'occasione speciale, non una forma di taccagneria, e a me fa piacere.

No socio zia , non ne faccio una questione economica , ma io son nata comoda e se vado fuori a mangiare , l idea di portarmi appresso una bottiglia , mi suona scomodizzimo: mettila in macchina , tirala giù , portala qui , portala là. Gran rutura de ball
Se ho una bottiglia importante che voglio gustare e condividere con amici , la si stappa a casa mia e la si gusta tranquilli in compagnia .
Che poi , e qui gli enocompetenti mi confortino , se ti porti in giro una bottiglia , lo sgigottamento del trasporto può alterarne il gusto e la qualità ne risente . Ripeto non è una questione economica per quanto mi riguarda , ma solo di comoditá e di approccio al pasto al ristorante, che per me significa relax e nessuna rottura di maroni .

...io sono contrario e pure enorazzista convintissimo, e non mi pentirò mai. Col vino il ristoratore ci campa o, meglio, permette una bella distribuzione dei costi fissi. Dovrebbe piuttosto fare una sana politica dei prezzi, questo si, per invogliare il cliente ad un consumo non angosciato di bottiglie all'altezza della cucina proposta, soprattutto se di territorio. Quando sono favorevole? Quando ci sono in ballo bottiglie molto particolari o di particolare pregio, allora lascerei la libertà di portarsi la bottiglia, previo avviso alla prenotazione o, perlomeno, con telefonata di cortesia. Purtroppo tantissime bottiglie di "altissimo ceto" sono improponibili in qualsiasi carta dei vini o inaccessibili con i ricarichi proposti dai ristoratori, per cui...
PS: chi, dei ristoratori presenti, ha un bell'assortimento di Borgogna bianchi e rossi, Rodano, Champagne di livello di grandi Récoltant Manipoulant, Spagna di spessore, Loira da fremiti, Teutonici o alsaziani da sogno?

forse sarebbe sufficiente come fanno alcuni locali selezionare bene in ogni fascia di prezzo (non sempre i soliti nomi), un po di coraggio e tenere ricarichi percentuali a 2 cifre

Beh ,il vino che mi bevo è il vino che mi produco , si può dire scegliendo grappolo a grappolo ,sono quindi convinto che dal punto di vista sicurezza meglio di così non si possa bere ,sono anche dell'idea che il vino che mi faccio lo faccio per i miei gusti ,mi piacerebbe quindi poter bere il mio vino quando vado al ristorante e senza svenarmi per bere certi vini di dubbia fattura ;certo dopo avere bevuto alcuni vini ho avuto la tentazione di andare in cantina e distruggere il migliaio di bottiglie che con tanta fatica avevo sistemato . Comunque , mediamente ,quando bevo certi vini ,specialmente i bianchi , mi viene da piangere , avendo l'impressione che derivino tutti da una stessa botte .

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ortarsi il vino al ristorante significa poter condividere con altri qualche bottiglia importante che hai a casa magari da anni oppure condividerla con chi te l'ha regalata. insomma si beve qualcosa di speciale in un'occasione speciale, non una forma di taccagneria, e a me fa piacere.

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Vedi che ti sei risposto da solo?.... Non mi porti il Grandessert Gancia ma un Selosse o un Borgogna se vuoi portarti il vino da casa...

fulvia ha scrittoVedi che ti sei risposto da solo?.... Non mi porti il Grandessert Gancia ma un Selosse o un Borgogna se vuoi portarti il vino da casa...

il mio era un punto di vista da cliente. io personalmente porterei bottiglie particolari. da ristoratore se mi chiedi il permesso e non ti porti dietro qualcosa che ho in carta, puoi anche portarti l'asti cinzano. cazzo mi frega.....

ma... hai capito o vengo li?

Io preferisco portarmi il vino a casa dal ristorante...!!!
Scherzi a parte forse per una boccia particolarissima da condividere e se sono in confidenza col ristoratore, portarmi una boccia di Berlucchi mi sembrerebbe stupido e soprattutto, come dice Inappy; un po' lesivo nei confronti del ristoratore.
Poi personalmente preferisco farmi consigliare/scegliere bottiglie nuove che non ho ancora bevuto per poter provare.

primus ha scritto

fulvia ha scrittoVedi che ti sei risposto da solo?.... Non mi porti il Grandessert Gancia ma un Selosse o un Borgogna se vuoi portarti il vino da casa...

il mio era un punto di vista da cliente. io personalmente porterei bottiglie particolari. da ristoratore se mi chiedi il permesso e non ti porti dietro qualcosa che ho in carta, puoi anche portarti l'asti cinzano. cazzo mi frega.....

ma... hai capito o vengo li?

Allora quando scrivi dividi le opinioni da CLIENTE da quelle da RISTORATORE così che possa rispondere ad uno o all'altro...... adesso chi parla? Dr. Jeckyll o Mr. Hyde?......

fulvia ha scritto
Allora quando scrivi dividi le opinioni da CLIENTE da quelle da RISTORATORE così che possa rispondere ad uno o all'altro...... adesso chi parla? Dr. Jeckyll o Mr. Hyde?......

con i vini "da pasto" non mi è mai capitato.
con gli spumanti capita spesso... che ci vuoi fare....

se hai una buona carta vini, ricarichi onesti, qualche boccia particolare è difficile che un bevitore non trovi qualche cosa da bere...

grama ha scrittoBeh ,il vino che mi bevo è il vino che mi produco , si può dire scegliendo grappolo a grappolo ,sono quindi convinto che dal punto di vista sicurezza meglio di così non si possa bere .

perdonami ma per quanto riguarda la salubrità, l'uva d'origine è l'ultimo dei problemi...

capohog ha scrittoIo preferisco portarmi il vino a casa dal ristorante...!!!

anche io!

Io l'ho fatto sia in Francia che in Svizzera ma d'accordissimo con il fatto che si fa per bottiglie di pregio e che il ristoratore non abbia a sua volta in carta. E' anche un modo di mangiare cucina di un certo pregio con vini di altrettanto pregio senza svenarsi al ristorante.......

unico problema qui in Svizzera.....chiedono 50 CHF di droit de bouchon.....si avete capito bene, 50, 40 e passa euri........io una volta l'ho fatto perche' avevo una bottiglia veramente speciale e perche' nella lista dei vini di quel ristorante si partiva comunque da 60-70 CHF per vini mediocri.......pero' assolutamente folle chiedere una cifra simile........

Mi ricordo che ne parlammo una volta con Rinaldo (ogni volta una fitta al cuore nel ricordo) dopo aver fatto un "losco" traffico con i mei baroli della mia cantina. E si convenne che la cosa è fattibile solo se si conosce bene il ristoratore e deve essere un'eccezione che conferma la regola che il vino è una componente del guadagno del ristoratore stesso. Inoltre, come acutamente detto sopra, se ho una bottiglia di gran pregio e la "sgigoto" in macchina, che senso ha aprirla un attimo prima del pranzo? Tanta maggiore attenzione quanto più la bottiglia è importante.
Alla fine decidemmo che era un po' una fesseria. A distanza di anni rimango della sua idea.