primus ha scrittohttp://www.savinimilano.it/sites/default/files/page-attach/carta_dei_vini_sr.pdf

stavo curiosando la carta dei vini del Savini
Cruasè dei F.lli Giorgi 70 euro
O.P. Bonarda “La Brughera” Giorgi € 55,00
O.P Pinot Nero (MonteRoso) Giorgi € 60,00
O.P. Buttafuoco” Clilele” Giorgi € 70,00

è uno scherzo dai.... ....che burloni....

sono i classici vini da meditazione .... che quando li bevi, dopo, a casa, mediti .... a quanto sei stato co___ne a buttare via così i tuoi soldi..

...a me fa più impressione il Krug Grand Cuvée a 410 Euro e il Dom Perignon 1996 a 650 Euro . Tenuto conto che venerdì prossimo, a Carbonara da Rinco, ci beviamo il Krug Vintage (l'unico presente in lista è a 1300 Euro) e il Dom Perignon "Oenoteque" 1996 (che normalmente costa quasi il triplo del Dom Perignon) più una sfilza di bocce che sulla carta, per omologhi, minimo costa dai 100 ai 200 Euro... beh, forse ci si rende conto come ho "viziato" , in senso benevolo, gli amici Mangioni...

...ommioddio ... ora ho guardato bene la lista ... Masseto a 1400 Euro la boccia, Petrus di annata media 1995 ...9800 Euro!!!!!!!!!! Ora tutto si proporziona (PS: Petrus 1995 , bevuto un paio di volte e solo "ottimo vino" si trova nei circuiti di vendita on-line a 1100 Euro e sul listino del distributore ufficiale per l'Italia, quindi già con congruo ricarico, all'uscita , costava cinquecentocinquantamilalire + IVA...), tanto per capire il ricarico dell'onest'uomo che ha fatto quella carta dei vini... )

inappetente ha scritto...ommioddio ...

il cruasè di giorgi a 70 € che ne costa 12? vogliamo parlarne? ma ci sarà qualche allocco che si fa infiocinare?

però dai
vende allo stesso prezzo sia il Lugana Base della cà dei Frati sia il brolettino che costa 3\4 euro di più.

si... 55 euro....

è il salotto di Milano, un mondo a se

Mauro1980 ha scrittoè il salotto di Milano, un mondo a se

esatto. è un po' come quando gli antichi greci guardavano in direzione del monte olimpo, poca sostanza e molta leggenda.

Mauro1980 ha scrittoè il salotto di Milano, un mondo a se

allora potevano evitare certe "cagate" che hanno in carta e puntare solo sull'eccellenza

Mauro1980 ha scrittoè il salotto di Milano, un mondo a se

direi che è il salotto per stranieri milionari. dubito che i milanesi lo frequentino, almeno quelli sani di mente.

A guardare la carta si direbbe che hanno messo i costi del personale, dell'energia, dell'arredamento e dell'affitto (se non sbaglio l'immobile è proprietà del comune di Milano) sul vino.
Anch'io, di primo acchito, come PK, da un locale del genere mi aspetterei solo vini da un certo livello in su, ma riflettendo meglio, credo che per l'uomo di affari cinese o kazako, (la clientela straniera di cui parla primus) ignaro completamente di cosa sia il vino, sia una buona partenza per capire cosa sia il vino fatto in una certa maniera.
A quella gente, puoi chiedere 300€ per una bottiglia prezzata 30 in enoteca, sono lì per altre ragioni.
Non nascondo d'aver cambiato opinione su certe produzioni della Franciacorta solo negli anni e solo dopo aver assaggiato altro, pur rimanendo convinto che anche in quella zona facciano cose buone, a differenza di altri, non ho pregiudizi verso determinate regioni.

Il Savini non rappresenta ora nulla per Milano. Ho conosciuto il mitico Cav. Pozzi, gestore del Savini negli anni settanta e il mio pranzo di nozze l'ho fatto in questo ristorante (mia suocera era molto amica della figlia del Cavaliere e quindi è stato in parte un regalo per le nozze stesse). "Quel" Savini non esiste più da molto tempo. Oggi è solo un nome per attirare gonzi. Nessun milanese va al Savini.
D'altro canto sulla Fifth Avenue a NY City, una bottiglia di S. Pellegrino da 500 ml in PET costa 18 dollari. Da noi in mensa 0,50 €.
Se tanto mi dà tanto...