... venendo a noi, sono decenni che mi cimento con spumanti "alternativi" da vitigni a volte improbabili e la potabilità, su chi lavora tecnicamente in maniera corretta , è quasi sempre conclamata, che sia da uve Fiano, che sia da uve Verdicchio, che sia da uve Gavi (signori, il D'Antan della Scolca è uno dei più grandi spumanti italiani in assoluto) che sia da uve Trebbiano o Glera o Carricante o Bianco d'Alessano o tentativi da Nebbiolo stesso (non dimentichiamo i vini di Fongaro , o Murgo o Masseria Jorche o tanti , tanti altri che ci provano). Quindi nessun preconcetto su quanto ha da essere spumantizzato. Se la battuta mi sorge spontanea è perchè, inevitabilmente, qualsiasi tentativo, salvo clamorose eccezioni non sempre replicabili, sortiscono rarissimamente non tanto effetti eclatanti , quanto risultati per lo meno apprezzabili. Tutto lì,la mia battuta era solo "falso snob" e puramente scanzonata nello spirito ... e , anticipando il refrain scontato che sorgerà spontaneo , non è solo una questione di prezzo , che è il mercato il più delle volte che ne stabilisce il posizionamento, salvo morte prematura di ogni tentativo di falso posizionamento qualitativo eccentricamente sopravvalutato, quanto proprio di caratteristiche sensoriali, di longevità, di qualità percepita...