Ci aprono la bottiglia e mi accorgo che, nel retro, l’etichetta così spiega: "IGT imbottigliato a S. Cristina Gela per conto di Morgana Baglio da R.I. 1762 PA srl. Contiene solfiti.".
Faccio notare con garbo che i solfiti vanno dichiarati nella carta dei vini: per nulla sorpresa la sommelier mi versa il vino che io respingo immediatamente, ordinando subito un Soave classico Gini contrada Salvarenza 2002 DOC, che arriverà dopo trenta minuti.
Non permetto il ritiro della bottiglia sotto inchiesta, anzi la tappo e la metto ai piedi del tavolo; sarà analizzata doverosamente e, se colpevole, renderemo conto al produttore. Disagio e irritazione mal celate da parte della sommelier
Rinaldo ha scrittoPerfetto Monte!!
K1 ha scrittoRinaldo ha scrittoPerfetto Monte!!
uh..dunque Rinaldo, da ristoratore, credi che sia un'idea così malsana quella di avere una carta al ristorante che ti spiega qualcosa di più?
ho capito che non è un obbligo, santa pace, ma perché non dare questo servizio in più al cliente?
Ci sono un sacco di persone normali, non gourmets o appassionati, che potrebbero essere aiutati a bere meglio e in modo più sano..
Rinaldo ha scritto
Intendo dire che però dovrebbe essere sempre più a cura del produttore dare certe informazioni no?
Però non è l'indicazione della solforosa che qualifica/squalifica un vino,credimi.
Nella mia carta dei vini trovi caratteristiche del vitigno,dei metodi di vinificazione,curiosità etc.
Ma chi si prende la briga di scendere in dettagli tecnici è poi sicuro che siano recepiti dall'altra parte.
Rinaldo
alberto ha scrittoPerò una carta dei vini con percentuale di solfiti, indicazione dell'uvaggio, gradazione, produttore, ecc ecc diventa un'enciclopedia.
K1 ha scrittoalberto ha scrittoPerò una carta dei vini con percentuale di solfiti, indicazione dell'uvaggio, gradazione, produttore, ecc ecc diventa un'enciclopedia.
difatti fin dall'inizio ho scritto che sarebbe stato interessante avere una dicitura semplice semplice accanto a quei vini che "non" (nei limiti di cui si è discusso) contengono solfiti..non mi pare un'elefantimento pazzesco..
K1 ha scrittoalberto ha scrittoPerò una carta dei vini con percentuale di solfiti, indicazione dell'uvaggio, gradazione, produttore, ecc ecc diventa un'enciclopedia.
difatti fin dall'inizio ho scritto che sarebbe stato interessante avere una dicitura semplice semplice accanto a quei vini che "non" (nei limiti di cui si è discusso) contengono solfiti..non mi pare un'elefantimento pazzesco..
alberto ha scrittoPerò una carta dei vini con percentuale di solfiti, indicazione dell'uvaggio, gradazione, produttore, ecc ecc diventa un'enciclopedia.
Al limite il sommelier può dare tali informazioni se lo ritiene necessario. E poi, se ha inserito il vino in lista è perché lo ritiene valido, di norma, o comunque non cattivo.
Non esagererei con le informazioni, altrimenti tocca comporre anche il menu a questo modo.
Non credi?