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articolo federdoc sui trucioli

da montefollonico il 26 giu 2006 16:44


Letto e riletto, molte parole e niente di nuovo!
Amaro in bocca, non per eccesso di tannini, ma per il vuoto che è stato scritto o megliio il pieno di retorica.
Lo scandalo dell'enologia in Italia ( per la mverità anche in Europa), non sono certo i trucioli di rovere, si cerca di distogliere le vere problematiche accanendosi su queste piccole cose.
Per fortuna anche i mportanti operator del settore stanno ammetendo che il problema dei chips e trascurabilissimo.
Niente in confronto allo scandalo delle risorse economiche destinate dall Comunità Europea, alla sovvenzione della distillazione del Vino.
Viene mandato Vino alla distillazione (anche D.O.C.!!!) alfine di diminuire gli stoccaggi e non far abbassare i prezzi.
Consumatori doppiamente beffati, prezzi che potrebbero calare per la maggiore offerta di prodotto e che invece in questa maniera vengono "sostenuti", e costo delle sovvenzioni a carico dei consumatori! Questo è uno scandalo altro che i trucioli.
Continuo: i vignaioli hanno impiantato nuove viti, nell' ultimo decennio a iosa, sono state , anzi vengono tuttora condonati i vigneti abusivi. I consumi ovviamente non possono stare dietro alle grandi estese entrate in produzione, cosa pensano i nostri agricoltori?, di accedere a contributi europei per il disimpianto dei vigneti.E paga sempre il consumatore anche qui due volte, direttamente e indirettamente perchè il libero mercato è falsato.
Questa è u n altra vergona, e ci emttono di fronte il truciolo per oscurare i veri problemi!
Mica finito, ed il vergognoso mercato dei diritti di reimpianto???
Bene ci sarebbe tanto da aggiungere, speriamo che la Comunità
Europea riesca come sembra ead eliminare tante anomalie di libero mercato.
Ma la lobby dei vignaioli è forte, vogliono prezzi alti e grandi utili, sostenuti con i contributi dei consumatori.
Ovviamente i coltivatori diretti pagano le tasse non come tutti proporzionalmente ai ricavi, ma in base al reddito domenicano dei terreni. Quindi anche chi produce Brunello....paga una miseria.
Libero Mercato nel settore vitivinicolo.Questo vogliamo.
Non è un settore di beni in crisi, sono prodotti di alto guadagno ,basta con l'assistenzialismo. e le contribuzioni.
Noi consumatori ed appassionati non facciamoci accecare dalle chips e guardiamo i veri problemi. (Continua)
Montefollonico.

da fulvia il 26 giu 2006 17:51


...Infatti non a caso il business della viticoltura è in mano a grandi "famiglie" che costruiscono cantine faraoniche.......
non al povero vigneron con i calli alle mani....... 8)

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da montefollonico il 28 giu 2006 19:30


ahimè carissima fulvia sono pressochè estinti anche i "poveri vignaioli con i calli alle mani".(Hanno i loro bravi lavoratori stagionali sottopagati e sottoassicurati)
Anzi a dire il vero sono quelli, che oltre a trarre anche loro enormi benefici , pagano meno tasse. :? Scandaloso il tutto, altro che truciolo.
Monty

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