Ultimamente anche io mi sono spostato con il gusto sui bianchi.
Trovo intriganti bouquet di profumi che si sviluppano in prodotti all'apparenza esili e delicati.
Ho aperto l'altra sera un Verdicchio dei Castelli di Jesi "Vigneto di Tobia" del 2002 (Cantina Laurentina) pensando di doverci poi fare il risotto, invece ha stupito sia me che mia moglie per il quanto ha sviluppato nel bicchiere. Dopo una decina di minuti di sosta nel bicchiere, molto ampio, ha rivelato un equilibrio e una fragranza ancora tutta sua; perfetto malgrado il millesimo non felicissimo.
Ho anche in giro qualche bottiglia di Trebbiano d'Abbruzzo di "Valentini" del 2003, ma per quello c'è ancora tempo
Rinaldo