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Domandona su vino bianco

da Greedy il 28 mag 2007 17:39


da perfetto 'gnurant mi rivolgo a lor signori in cerca di illuminazione.

Si parla spesso di aprire certe bottiglie (di rosso) con un certo anticipo, scaraffarle, far prendere aria al vino ... bon ... daccordissimo ..

Ma per il vino bianco con qualche anno? Tipo un 2000 o un 2002 anche? Occorre fare lo stesso procedimento oppure no?

Personalmente non ho mai visto nessuno scaraffare un bianco, ma con i vini bianchi barricati che girano adesso potrebbe valere lo stesso discorso?

E per gli champagne?

G.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da montefollonico il 28 mag 2007 18:18


Allora una piccola premessa.
Onde evitare di cadere negli errori diciamo "scolastici"
Errori che si prendono in corsi e corsetti.
A volte scaraffando un vino rosso "importante" (non di metto a definire cosa intendo per importante") , si rischia di ucciderlo.
O quanto meno di danneggiarlo.
A volte è meglio la mescita in grandi bicchieri, senza scaraffare, perchè questulitmo procedimento può danneggiare:
vedi ossigenazione troppa e troppo veloce, nonchè portare altri accidenti fisici e meccanici.
Stesso discorso per i bianchi, si sono inventati decanter di ogni tipo, ma l'esperienza (provando e riprovando su tante bottiglie) personalmente mi porta ad una saggia degustazione in grandi bicchieri.
che bello sentire il vino che si "libera" si scopre mano a mano.
Meglio un lento eccitante spogliarello che un banale nudo. :shock:
Monty

da Fante il 28 mag 2007 18:56


montefollonico ha scrittoA volte è meglio la mescita in grandi bicchieri, senza scaraffare,


Stavo quasi per dire che io preferisco sentire la metamorfosi del vino nel bicchiere invece di usare decanter....ma temevo di dire l'ennesima sciocchezza vabbè, una in più
Scaraffare uno champagne poi mi sembrerebbe un omicidio

montefollonico ha scritto
Meglio un lento eccitante spogliarello che un banale nudo. :shock:


...hai capito il Monty che dritto... 8)

da Greedy il 29 mag 2007 09:48


Fante ha scrittoScaraffare uno champagne poi mi sembrerebbe un omicidio


:mrgreen:

Ok quello è troppo, più che altro mi riferivo a bianchi importanti, magari barricati.
Per gli champagne, immagino che aprendoli prima si possa perdere un po' di perlage, ma se la boccia è vecchia di vent'anni, mi chiedevo se potesse valer la pena far respirare un pochino il vino o no..

L'altro giorno, in mancanza di decanter, ho lasciato che il vino si ripigliasse poco a poco nel bicchiere, un bel bicchierozzo largo largo, effettivamente è stato bello sentirlo cambiare lentamente ... però era un rosso del 2000 ...

monty ha scrittoma l'esperienza (provando e riprovando su tante bottiglie) personalmente mi porta ad una saggia degustazione in grandi bicchieri.


Perfetto.

G.

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da Yoda il 29 mag 2007 09:59


Per gli champagne, immagino che aprendoli prima si possa perdere un po' di perlage, ma se la boccia è vecchia di vent'anni, mi chiedevo se potesse valer la pena far respirare un pochino il vino o no..


Uhm....la mia personalissima teoria e' che se si scaraffa il vino, inevitabilmente si perde tutta l'evoluzione che si puo' trovare dal momento in cui lo si stappa a quello in cui lo si degusta.
Specialmente con gli champagne stravecchi, come dice Greedy si ha proprio la possibilita' di seguire tutta la variazione di profumi nel bicchiere e ..credetemi , le sensazioni cambiano e si modificano momento per momento. Quindi, perche' mai dovremmo rinunciare a questo affascinante aspetto del bere??? :P

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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da patedolive il 29 mag 2007 10:59


Greedy ha scritto
Fante ha scrittoScaraffare uno champagne poi mi sembrerebbe un omicidio


:mrgreen:

Ok quello è troppo, più che altro mi riferivo a bianchi importanti, magari barricati.Per gli champagne, immagino che aprendoli prima si possa perdere un po' di perlage, ma se la boccia è vecchia di vent'anni, mi chiedevo se potesse valer la pena far respirare un pochino il vino o no..

L'altro giorno, in mancanza di decanter, ho lasciato che il vino si ripigliasse poco a poco nel bicchiere, un bel bicchierozzo largo largo, effettivamente è stato bello sentirlo cambiare lentamente ... però era un rosso del 2000 ...

monty ha scrittoma l'esperienza (provando e riprovando su tante bottiglie) personalmente mi porta ad una saggia degustazione in grandi bicchieri.


Perfetto.

G.


ciao
per quel poco che so il passaggio in barrique serve anche ad ossigenare il vino rendendolo piu' morbido ed armonioso.
quindi dovrebbe essere il contrario, i barricati non vanno passati in decanter per l'ossigenazione, a parte l'eventuale residuo (per i rossi) ma in quel caso basta fare "decantare" il vino mettendo la bottiglia in posizione verticale

da ilForchetta il 29 mag 2007 11:11


Io, personalmente, lascio respirare anche tutti i bianchi. Li apro una mezz'oretta prima e li lascio nella bottiglia aperta, magari in fresco, se è il caso.

Ho notato che, così facendo, risultano più equilibrati e costanti. E, forse, se ne va anche un po' di solforosa... ho sparato la cassata?

Verissimo quel che dite in molti, cioè che è un piacere sentire il vino che cambia in continuazione. Ma a me non dispiace neanche il fatto di avere un vino, magari abbinato in modo attento, che risulta costante e accompagna la pietanza in modo sempre 'prevedibile'.

Diverso il discorso se si tratta di degustazione di vino a sè. Allora, l'evoluzione diventa un piacere incredibile.

da montefollonico il 29 mag 2007 13:53


beh i bianchi mossi o fermentati vanno aperti al momento pe rovvi motivi.Per altri ,se dicendo aperti "al fresco" si intende frigo, abbiamo il problemino non indifferente degli odori che possono entrarvi.
Il passaggio in barrique decisamente non ossigena il vino, sennò nel migliore dei modi avremmo aceto. :?

da ilForchetta il 29 mag 2007 14:01


montefollonico ha scrittose dicendo aperti "al fresco" si intende frigo, abbiamo il problemino non indifferente degli odori che possono entrarvi.


Mah, spesso mi capita di tenerlo in frigo, tirandolo fuori il tempo necessario per riportarlo a una temperatura adeguata. Ma non mi è mai capitato di sentire profumi di formaggi, salumi o altro presente nel frigo.

Certo, se di fianco si trova un pezzo di gorgonzola non in confezione ermetica, allora qualche problemino si verifica di sicuro. Ma, mediamente, non ho avvertito la cosa.

ma ci farò più attenzione, di sicuro!

da patedolive il 29 mag 2007 14:07


montefollonico ha scrittobeh i bianchi mossi o fermentati vanno aperti al momento pe rovvi motivi.Per altri ,se dicendo aperti "al fresco" si intende frigo, abbiamo il problemino non indifferente degli odori che possono entrarvi.
Il passaggio in barrique decisamente non ossigena il vino, sennò nel migliore dei modi avremmo aceto. :?

orpo...
vado dalla fonte a sgridarla...

da montefollonico il 29 mag 2007 14:07


niente apertura in frigo..se vuoi prorpio aprirlo, secchiello ghiaccio, oppure panciotto refrigerante o similariNessun rischio......

da ilForchetta il 29 mag 2007 14:17


montefollonico ha scrittoniente apertura in frigo..se vuoi prorpio aprirlo, secchiello ghiaccio, oppure panciotto refrigerante o similariNessun rischio......


mi sa che hai ragione. userò il panciotto, ce l'ho!

ma l'evaporazione della solforosa era 'na strunzata? :oops:

se faccio questa operazione, ho notato che il fastidio (lieve mal di testa) che mi procura sempre il vino bianco si attenua

da montefollonico il 29 mag 2007 15:24


l'anidride solforora, quando apri un bottiglia, è sotto forma di solfito.
Quindi non più, diciamo, allo stato gassoso, difficile da levare, al limite scaldando.
Mai pensato questo, ma dovresti prima tenere la bottiglia aperta a temperatura ambiente e poi raffredarla. Ma non penso a grandi risultati.

da montefollonico il 29 mag 2007 15:25


l'anidride solforora, quando apri un bottiglia, è sotto forma di solfito.
Quindi non più, diciamo, allo stato gassoso, difficile da levare, al limite scaldando.
Mai pensato questo, ma dovresti prima tenere la bottiglia aperta a temperatura ambiente e poi raffredarla. Ma non penso a grandi risultati.

da ilForchetta il 29 mag 2007 16:18


montefollonico ha scrittol'anidride solforora, quando apri un bottiglia, è sotto forma di solfito.
Quindi non più, diciamo, allo stato gassoso, difficile da levare, al limite scaldando.
Mai pensato questo, ma dovresti prima tenere la bottiglia aperta a temperatura ambiente e poi raffredarla. Ma non penso a grandi risultati.


Ah! Grazie!

Allora le 'fluttuazioni' del mal di testa dipendono da altro... sarà la quantità di vino che assumo... :wink:

da Fante il 29 mag 2007 16:25


ilForchetta ha scrittoAllora le 'fluttuazioni' del mal di testa dipendono da altro... sarà la quantità di vino che assumo... :wink:


O le bottigliate che tua moglie ti tira in testa quando tenti le avances....

da ilForchetta il 29 mag 2007 16:47


Fante ha scritto
ilForchetta ha scrittoAllora le 'fluttuazioni' del mal di testa dipendono da altro... sarà la quantità di vino che assumo... :wink:


O le bottigliate che tua moglie ti tira in testa quando tenti le avances....


Capita, è vero. Però stranamente tira bottigliate e dice "Tanto è inutile, ti addormenti e non ti si alza, Marco!" :shock:

da silbusin il 29 mag 2007 19:06


Mi ricordo che al corso AIS avevano detto che usare il decanter significava che il vino non era "perfetto", andava insomma "aggiustato". Lo fanno sempre nei grandi ristoranti quando uno ordina una boccia costosa e non c'è il tempo per portarlo a "maturazione".
Come dice Monty, l'unico modo mi dicevano, era quello di versarlo in un bicchiere ampio e "sentirlo maturare".
Sul fatto di sgigotarlo nel bicchiere alcuni erano contrari altri lo ritenevano indispensabile.
Per i bianchi mai decanter, tranne per i simpaticoni dell'ovarius; per le bollicine prima lo versi meglio è.
I bianchi duri, tipo i siciliani o i salentini, vanno "aperti" nel bicchiere, senza scaldarli con il palmo o la Palma (ragazza croata di facili costumi che frequenta uno speziale ghei, comunista che dice di aver vinto le elezioni al nord) e lasciandoli ossigenare.
Per i solfiti non c'è nulla da fare, caro Monty: o li fai precipitare con una reazione tampone e poi li estrai con soda e carbone, oppure te li bevi. Se sei sensibile, dato una loro lieve vasodilatazione, te ven el mal de co. Come con il glutammato. Di fatto tutte le sere la moglie di fante si fa un panino con il dado prima di andare a dormire per evitare 8) ....

da corona il 30 mag 2007 22:28


considero il decanter uno strumento imperfetto da ristorazione.

A casa ci si può permettere il lusso di aprire le bottiglie anche il giorno prima (per es. baroli con 15-20 anni sulle spalle), o comunque con un anticipo sufficiente a far si che il vino cominci ad aprirsi.

In alcuni casi, se il tempo non è moltissimo, si può aprire la bottiglia, versarne mezzo bicchiere in modo che il livello del vino scenda sotto la strozzatura del collo della bottiglia e la superficie a contatto con l'aria sia maggiore.

Per i bianchi invecchiati (a prescindere dall'uso del legno) il discorso non cambia.

da Greedy il 31 mag 2007 09:48


Carizzimi, grazie a tutti per le spiegazioni.

Mi avete fugato più di un dubbio!

G.




PS: a proposito di bianchi .. ho visto alla sma lo chardonnay della Tarapaca, qualcuno l'ha provato? Il loro tardivo traminer-sauvignon non è male ed ha un prezzo molto concorrenziale.

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