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Cuvée William Deutz rosé 1999

da vgaber il 25 giu 2008 19:52


....pagato in ristorante 300 euro (letto in recensione), comprato da me in enoteca a poco più di 120 come utente finale.... :roll: :roll: :roll: può davvero un nome (Cracco nella fattispecie) giustificare un ricarico simile? :roll: :roll: :roll:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da corona il 25 giu 2008 21:19


si

da vgaber il 25 giu 2008 21:46


corona ha scrittosi

Se sapesse anche argomentarmelo, le sarei grata (visto che dal mio punto di vista 'di suo' lo chef ci ha messo ben poco, se non il sommelier che l'ha consigliato e quindi servito?) :!:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da K1 il 25 giu 2008 22:36


vgaber ha scritto....pagato in ristorante 300 euro (letto in recensione), comprato da me in enoteca a poco più di 120 come utente finale.... :roll: :roll: :roll: può davvero un nome (Cracco nella fattispecie) giustificare un ricarico simile? :roll: :roll: :roll:


è una questione fondamentalmente economica: mantenere una cantina ad un livello di eccellenza richiede pesanti investimenti, immobilizzazioni difficili da quantificare in termini temporali eccetera.
di conseguenza, acquistare una bottiglia non ha - ovviamente - lo stesso impatto di dover garantire la presenza nella carta di un certo numero di bottiglie. in pratica, devi spendere decine di migliaia di euro che non sai quando e come verranno ammortizzati. di qui i ricarichi (apparentemente) elevatissimi
notte

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da vgaber il 25 giu 2008 22:45


K1 ha scritto
è una questione fondamentalmente economica: mantenere una cantina ad un livello di eccellenza richiede pesanti investimenti, immobilizzazioni difficili da quantificare in termini temporali eccetera.
di conseguenza, acquistare una bottiglia non ha - ovviamente - lo stesso impatto di dover garantire la presenza nella carta di un certo numero di bottiglie. in pratica, devi spendere decine di migliaia di euro che non sai quando e come verranno ammortizzati. di qui i ricarichi (apparentemente) elevatissimi
notte

Chiamasi rischio d'impresa mica per nulla, che a mio modesto avviso non può- e non deve- giustificare un ricarico del 150% (ammesso e non concesso che sia stato acquistato al prezzo di vendita diretta al privato).
Notte :)

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da Yoda il 26 giu 2008 07:30


vgaber ha scritto
K1 ha scritto
è una questione fondamentalmente economica: mantenere una cantina ad un livello di eccellenza richiede pesanti investimenti, immobilizzazioni difficili da quantificare in termini temporali eccetera.
di conseguenza, acquistare una bottiglia non ha - ovviamente - lo stesso impatto di dover garantire la presenza nella carta di un certo numero di bottiglie. in pratica, devi spendere decine di migliaia di euro che non sai quando e come verranno ammortizzati. di qui i ricarichi (apparentemente) elevatissimi
notte

Chiamasi rischio d'impresa mica per nulla, che a mio modesto avviso non può- e non deve- giustificare un ricarico del 150% (ammesso e non concesso che sia stato acquistato al prezzo di vendita diretta al privato).
Notte :)


metti che tu ordinassi quella bottiglia e una volta aperta sapesse di tappo...
Che fai??..diresti al sommelier che siccome e' un vino che costa caro lo bevi ugualmente o lo rimandi indietro??
La risposta la conosciamo tutti vero???
e allora ecco gia' una motivatissima giustificazione per il ricarico che tu hai sottolineato.. :wink:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da primus il 26 giu 2008 08:42


vgaber ha scrittoè una questione fondamentalmente economica: mantenere una cantina ad un livello di eccellenza richiede pesanti investimenti



Non è così. E' molto più semplice.
In un ristorante come Cracco, tutto dall'acqua minerale ai vini, viene ricaricato con percentuali molto più alte rispetto ad altri ristoranti.

Il perchè mi sembra ovvio.

Gli investimenti pesanti nella cantina sono d'obbligo per un locale di quel livello, come sono d'obbligo investimenti pesanti nelle porcellane, negli arredi etc. Non è che vendendo cari alcuni vini, ti paghi quelli che stanno li. I vini che non si vendono non si vendono. Punto, non rendono e basta.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da vgaber il 26 giu 2008 08:43


Yoda ha scrittoLa risposta la conosciamo tutti vero???
e allora ecco gia' una motivatissima giustificazione per il ricarico che tu hai sottolineato.. :wink:

Fortuna allora che le enoteche non utilizzino la stessa logica 8)

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

Re: Cuvée William Deutz rosé 1999

da primus il 26 giu 2008 08:47


Yoda ha scrittola bottiglia una volta aperta sapesse di tappo...
Che fai??..diresti al sommelier che siccome e' un vino che costa caro lo bevi ugualmente o lo rimandi indietro??
La risposta la conosciamo tutti vero???
e allora ecco gia' una motivatissima giustificazione per il ricarico che tu hai sottolineato.. :wink:



Sbagliato.
Allora tutti, anche io, dovremmo applicare un ricarico del 300% sui vini, invece non è così. Anche da me capita la boccia di Tignanello che sa di tappo e mi tocca buttarla. Come dicevi prima è un rischio d'impresa, e ci stà........non è facile far capire alla gente che anche nei ristoranti si buttano nel cestino denari, tutti gli anni. La "massa" pensa che vendendo una bottiglia da 20 € a 70 € ti risolva la vita.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da balcone il 26 giu 2008 10:04


La questione dei ricarichi sui vini mi manda letteralmente in bestia.
Ora, non faccio l'ingenuo e non mi stupisco del prezzo raggiunto da una botttiglia da Cracco o Al Sorriso e via dicendo però non lo giustifico.
Logicamente ci stà un certo ricarico, A PRESCINDERE dall'estensione e completezza della cantina, ma ormai si sfiora il ridicolo. Se io vengo a mangiare da te, un singolo piatto me lo puoi mettere ( faccio così per dire :wink: ) anche a 100 euro, non mi interessa, se la preparazione è estremamente complessa, elaborata, mettete voi le motivazioni più disparate, mi va bene, ma il vino no ragazzi, per quello no e che cavolo! Perchè, ditemi voi il perchè il cliente deve accettare di pagare il triplo del prezzo che viene pagato dal ristoratore e non venitemi a dire che non sia così. Chi è onesto ricarica del doppio, ma la maggior parte punta al triplo.
Recentemente mi è capitato di bere una bottiglia Di Bellavista Santissima Annunciata del 2001 a 38 euro :shock: , mi ha dato molto fastidio ( certo ho visto il prezzo in carta e me la sono scelta ), la cena era ottima, crudo di pesce a bizzeffe, tutto perfetto, ma quel vino troppo ricaricato era una nota stonata...

Il problema è che ormai è passata come cosa abituale che il vino al ristorante si paga caro, e più è prestigioso il locale, più è caro il vino, ma xchè ? Lo chiedo seriamente e non polemicamente, spiegatemelo per favore. :?: Siate convincenti però :wink:

da tello-77 il 26 giu 2008 10:30


dal mio punto di vista il prezzo del vino al ristorante dovrebbe essere il medesimo che in enoteca salvo un ricarico modesto per il servizio dello stesso

fine del palo, se le porcellane sono care che mi facciano pagare 10 € di coperto o che carichino sui piatti, non sul vino

anche perchè le enoteche già marginano un bel 40%, senza contare l' iva....

il raffronto non va fatto su quanto si paga da privati il vino in enoteca o al ristorante ma tra quanto il ristoratore paga e quanto paghiamo noi

quindi ciò che paghiamo in enoteca è già sufficientemente ricaricato

mi ricorderò sempre il Flaccianello della Pieve pagato 42 € all' Oca Ciuca, prezzo del tutto paragonabile a quello in enoteca, esempio di grande onestà

Sù dè dòòòòòòòssss !

da primus il 26 giu 2008 11:06


balcone ha scritto Di Bellavista Santissima Annunciata del 2001 a 38 euro :shock: , mi ha dato molto fastidio


E' un prodotto che non tratto, ma il mio fornitore, volendo, mi vende
la magnum del 2001 a
62 euro iva esclusa.

Quindi a 38 € al ristorante la bott. da 75 non mi sembra scandaloso.....sbaglio? :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 26 giu 2008 11:11


tello-77 ha scritto
il raffronto va fatto tra quanto il ristoratore paga e quanto paghiamo noi

quindi ciò che paghiamo in enoteca è già sufficientemente ricaricato




Ma scusa, la forbice tra quanto paga il ristoratore e quanto pagate voi, determina il "ricavo". Tu che ne sai dei costi dell'azienda per "giudicare" il ricavo?
Chiaro che più alti sono i costi (affitto,servizio,bicchieri ecc.) più alto deve essere il ricavo, di conseguenza logico che da Cracco il vino lo paghi 5 volte tanto.
Non è paragonabile all'enoteca che lo mette sullo scaffale e se lo dimentica.

Voi forse non avete idea di cosa significa gestire la cantina e servire il vino al ristorante, anzi da quello che leggo direi che proprio siete lontani anni luce.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 26 giu 2008 11:14


balcone ha scrittoe più è prestigioso il locale, più è caro il vino, ma xchè ?



ma perchè..ma perchè....cazzo, stai qua a farci la predica caro mio ma se non capisci l'ABC la vedo dura.

Ovvio che più il locale è esclusivo più il vino costa.

Nà villetta a Borgarello costa 300 mila euro, la stessa villa a Porto Cervo costa 3 milioni.....sempre mattoni e cemento.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Yoda il 26 giu 2008 11:28


Eh.....c'ha raggione Vuggi'
100 euri + una magnum ( o 2 da 750) presa dalla propria cantina...
Com'e' avanti quell'uomo.... 8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

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da balcone il 26 giu 2008 11:41


primus ha scritto
balcone ha scrittoe più è prestigioso il locale, più è caro il vino, ma xchè ?



ma perchè..ma perchè....cazzo, stai qua a farci la predica caro mio ma se non capisci l'ABC la vedo dura.

Ovvio che più il locale è esclusivo più il vino costa.

Nà villetta a Borgarello costa 300 mila euro, la stessa villa a Porto Cervo costa 3 milioni.....sempre mattoni e cemento.


Bè, io non faccio la predica a nessuno, ho semplicemente chiesto lumi in quanto non mi spiego la questione, capisco il tuo punto di vista e che tu ti senta (giustamente ) tirato in causa e non è mia intenzione farti i conti in tasca, la trovo una cosa spiacevole. Solo che vedi, anch'io ho un'attività e un pochino ne capisco di gestione e vedi nel mio settore non ha senso che uno stesso prodotto che io vendo a tot, un mio "concorrente" che ha la mia attività (più prestigiosa) in galleria a Milano, lo faccia pagari il triplo di tot. Mi sono spiegato?

Poi ti pregherei di non essere sgarbato, altrimenti lo divento anch'io, a modo mio.

da primus il 26 giu 2008 14:18


balcone ha scritto anch'io ho un'attività .



dicci di che attività si tratta, facci capire così ne discutiamo.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da balcone il 26 giu 2008 15:06


Yes sir.

Orologeria.

da stefano66m il 26 giu 2008 15:15


Le case vinicole dovrebbero imporre il prezzo di vendita come fanno le case di orologi?
Così pagheremmo da Cracco o da Giggi er puzzone per la stessa bottiglia la stessa cifra.

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da balcone il 26 giu 2008 15:27


Questo non lo so, ma dico solo che ( per fare un esempio ) un ciondolino d'oro di tot grammi e con una data manifattura, costa uguale sia da me che sto in culo ai lupi ed ho un negozio di 1 metro quadro , che da Rocca a Milano che ha 8 vetrine in Corso V. Emanuele e deve gestire una "cantina" che è spaventosamente più grande e di valore della mia.
Io non contesto esclusivamente i 300 euro che uno spende da Cracco, ma anche ( e soprattutto ) i 20 che spende in un ristorante meno rinomato per una bottle che ne costa 6/7, o no?

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