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Approposito di vini biodinamici II

da casu85 il 04 dic 2008 01:06


Io ho letto e ho capito...voi continuate a bere vini "Industriali" o qualche domanda ora ve la farete?
Montalcino - 02 Dicembre 2008

LA SANITÀ DELLE UVE, MOLTO SPESSO EVOCATA DA TECNICI E VIGNAIOLI, NON COINCIDE CON LA NOSTRA SALUTE ... ALMENO STANDO AI DATI “SNOCCIOLATI” DA “REPORT”, LA TRASMISSIONE DI RAI 3 CONDOTTA DA MILENA GABBANELLI
A giudicare dalla serie di dati forniti nella trasmissione “Report” di Milena Gabbanelli, in onda su Rai Tre, ieri 1 dicembre, con il titolo “Il piatto è servito”, sembrano esserci pochi dubbi: i vini, in generale, contengono molto spesso un mix micidiale di pesticidi, anticrittogamici e fitosanitari, che senza inutili giri di parole, rappresenta un serio rischio per la nostra salute.
Secondo Piero Riccardi, il giornalista autore dell’inchiesta di “Report”, i dati Eurostat sui pesticidi usati nei vigneti italiani evidenziano che “lo zolfo dal 1992 è diminuito del 300%” e che nello stesso periodo “il mancozeb è aumentato del 150%”. Il giornalista, allora, si domanda cosa sia il Mancozeb, arrivando alla risposta che è “il prezzemolo dei pesticidi”.
Si tratta in effetti di uno dei principi attivi più utilizzati al mondo, a partire dagli anni ‘50. In viticoltura, viene impiegato come fungicida e usato come trattamento per contatto fogliare, specialmente come anti-peronosporico. Il suo principio attivo, l’etilenbisditiocarbammato, fa parte di quella famiglia di sostanze chimiche (carbammati/ditiocarbammati), da tempo sospette di essere cancerogene e capaci di arrivare fino alla bottiglia, nel senso che le loro molecole possono essere rinvenute, tramite adeguata analisi, intatte nel vino finito (si veda in proposito vari studi a partire, per esempio, da quello di Trioli - Colagrande su Vigne e Vini n. 9 del 1990, ndr).
Morando Soffritti del prestigioso e indipendente Centro studi internazionale di ricerche sul Cancro Ramazzini, intervistato dal giornalista di “Report”, spiega che i risultati di uno studio realizzati dall’Istituto di Bologna di cui è direttore “hanno dimostrato come il mancozeb sia in grado di produrre vari tipi di tumore, in particolar modo leucemie, tumori mammari, epatocarcinomi e tumori della ghiandola di zimbal”. E aggiunge che nonostante questo “il mancozeb continua ad essere utilizzato e che le normative che avrebbero dovuto scattare a seguito dei nostri risultati non si sono attivate”.
Naturalmente il problema non è solo italiano. Piero Riccardi, infatti, interpella anche il francese Francois Veilleret del Movimento per i diritti delle generazioni future, che afferma: “se nelle vigne europee che coprono il 3% della superficie agricola si sparano il 20% di tutti i pesticidi, nel vino cosa troveremo? Con i nostri colleghi europei abbiamo analizzato qualche decina di bottiglie di vino rosso e abbiamo mostrato che il 100% dei vini che deriva da viticoltura intensiva conteneva residui di pesticidi. Sia in Borgogna che nel Bordeaux abbiamo trovato bottiglie di alta qualità contaminate con … uno, due, tre, quattro … 9 residui differenti, un cocktail tossico. A livelli a volte molto alti come nel caso di un Bordeaux di alta qualità, dove c’era un livello di Pirimetanil di 233,8 microgrammi per litro che è 2 mila 333 volte il limite ammesso nell’acqua, nell’acqua da bere, di rubinetto. Più di 2 mila 300 volte - conclude Veilleret - inaccettabile per una sostanza classificata possibile cancerogena”.
Il problema più grosso, dunque, sono le miscele, i cocktail di residui che possono trovarsi in una bottiglia. A livello di singola sostanza, magari, si rispettano i limiti ammessi, ma mai nessuno si preoccupa di studiare e verificare il potenziale nocivo dell’insieme dei vari composti, che possono essere presenti contemporaneamente in un vino. “Se una persona - spiega ancora Morando Soffritti - non è esposta ad amianto e non fuma il rischio di cancro del polmone mettiamo che sia 1. Se una persona è esposta ad amianto e non fuma il rischio di cancro polmonare è di circa 10 volte. Se fuma e non è esposta ad amianto il rischio è di circa 13, 14, 15 volte, ma se fuma ed è esposta ad amianto il rischio arriva a 50, 60 volte. Per cui quando si dice, beh, noi studiamo gli effetti cancerogeni di 1 sostanza ad altissime dosi, è vero, ma è un’unica sostanza che noi studiamo. L’uomo è esposto a micro quantità di tante sostanze cancerogene, le quali si potenziano l’una con l’altra ed è per questo che la nostra era è caratterizzata da questa rapida crescita della incidenza dei tumori e delle patologie degenerative”.

L’approfondimento - Che cos’è il mancozeb
Il mancozeb è uno dei principi attivi più utilizzati al mondo, possedendo un ampio spettro d’azione. In viticoltura, viene impiegato come fungicida e utilizzato come trattamento per contatto fogliare. È un composto chimico di sintesi, caratterizzato sia da un elevata azione biologica, sia da una lunga persistenza sulle foglie. Nella sua fase degradativa, può dare origine all’etilentiurea, sostanza cancerogena. In viticoltura è usato come anti peronosporico e contro antracnosi, escoriosi, marciume nero e rossore parassitario. Il suo uso è vietato dopo l’allegagione. (Classificazione CE: Irritante; Tempo di sicurezza: 28 giorni; Dosi di impiego: Con formulati all’ 80% di principio attivo: 150-200 g/hl per la vite). E’ prodotto, tra gli altri, da Bayer e Du Pont. Approvato in sede comunitaria con direttiva 72/2005 CE del 21 ottobre 2005.
Franco Pallini

da Fante il 04 dic 2008 11:01


E ti dirò di più. Il vino contiene una sostanza tossica responsabile solo in Italia di migliaia di morti all'anno. E' l'alcol etilico. Ma questo naturalmente passa sotto silenzio quando si temono le tracce di una sostanza sospetta

Ma altrimenti report come farebbe la sua trasmissione? E come farebbe la conduttrice a spiegarci col suo sorriso "da cazzo vi stavano fregando, CHE CULO che ci sono io a illuminarvi" che esiste il solito complotto delle multinazionali interessate solo a sterminarci. Tant'è.

Allora. Esistono gli anticrittogamici, gli antiparassitari, i fertilizzanti. Questo serve a migliorare le coltivazioni in quantità e garantire pertanto cibo per tutti a basso prezzo. In Africa, dove tutto è bio, crepano di fame e di diarrea.

Esistono altresì studi e limiti per garantire la massima sicurezza possibile. Ma a Report fanno finta di non saperlo. I prodotti consentiti hanno tutti un ampio profilo di sicurezza nelle tracce che poi si trovano nei prodotti. Oltretutto chi lavora nel settore, che è seposto a concentrazioni ben maggiori del consumatore finale, sarebbe bello che già morto.

Poi ognugno faccia le sue scelte, chiaro. Si può anche scegliere di pagare dello zucchero a peso d'oro per riequilibrare le energie.

da silbusin il 04 dic 2008 11:17


Bravo fantolino! Quoto tutto al 100%.
Cribbio! Mi consenta! Comunisti! Sono come quelli che ti vengono in ambulatorio e ti dicono: "sono contrario alle medicine", allora tu dici loro "bene si tenga il dolore", risposta "ma come? non mi dà niente?" "sì, un calcio nel culo!".
Biodinamici: come dice quel grande degustatore ufficiale Vismara. Li conosci, li eviti o lieviti (battuta finissima che ho inventato al momento, alla kinggeorge, che stranamente non si è ancora fatto vivo in presenza di un evento)

da Mystralina il 04 dic 2008 13:01


:oops: ...però io che sono allergica a tante cose con i biologici (qualunque cosa) ho meno problemi... :oops:

<br>Ipse dixit: "Siamo ciò che mangiamo... quindi anche il maiale è verdura"

da Fante il 04 dic 2008 13:37


Mystralina ha scritto:oops: ...però io che sono allergica a tante cose con i biologici (qualunque cosa) ho meno problemi... :oops:


Permettimi l'ardire... :D
Allergico a cosa? I più potenti allergeni sono naturali.
Hai fatto le prove allergiche?

Re: Approposito di vini biodinamici II

da balcone il 04 dic 2008 17:10


casu85 ha scrittoIo ho letto e ho capito...voi continuate a bere vini "Industriali" o qualche domanda ora ve la farete?
Montalcino - 02 Dicembre 2008



Ah regazzì , vedi di cambiare tono.

da Mystralina il 04 dic 2008 18:41


Fante ha scritto
Mystralina ha scritto:oops: ...però io che sono allergica a tante cose con i biologici (qualunque cosa) ho meno problemi... :oops:


Permettimi l'ardire... :D
Allergico a cosa? I più potenti allergeni sono naturali.
Hai fatto le prove allergiche?


Ardichi pure... ;)
Prove allergiche a fiumi...in piena.
Io sono allergica ai gatti (ma ne ho due ed insisto anche nel frequentare il forum nonostante silbusin :D ), alla forfora di topo (tu usi un buon shampoo antiforfora, vero?) e ad una mezza dozzina di piante, fra le quali principalmente l'ambrosia, la parietaria e la coda di topo (aridaje). Ma non credo che siano coinvolti nella mia, diciamo intolleranza, ad alcuni prodotti.
Quello che mi da fastidio a livello alimentare sono principalmente alcuni conservanti. Ai quali si aggiungono l'aspirina e l'equivalente di sintesi degli estratti di alcune piante.
Il tutto si traduce in una allergia all'acido citrico, acido ascorbico e salicilati. La cosa particolare è che sono allergica alla vitamina c solo se è un prodotto di sintesi. Non sono allergica infatti agli agrumi. Prova provata: stessa dose di acido citrico assunta in compresse di origine sintetica e concentrato naturale di agrumi. Con la prima non passo nemmeno per la crisi anafilattica, mi fiondo direttamente in coma allergico. Con il concentrato mi gonfio appena un pò sulle palpebre.

Non credo che nei prodotti non bio la concentrazione delle singole tracce residue mi dia fastidio, credo invece che sia la somma di tutte le tracce insieme che probabilmente scatena una qualche reazione allergica. Poca cosa, ma se posso evitare evito.

Ovviamente i problemi nascono principalmente con prodotti scadenti o poco controllati. A volte ho invece problemi con qualche vino che istantaneamente mi mette mal di testa. Basta solo un sorsino. Smetto di berlo e finisce lì.

<br>Ipse dixit: "Siamo ciò che mangiamo... quindi anche il maiale è verdura"

da casu85 il 04 dic 2008 19:19


Forse, caro Fante, hai ragione....Sai , adesso che ci penso anche sui pacchetti di sigarette hanno scrito "MUORI"...ma è tutto un complotto, in fin dei conti non è vero niente...infatti i fumatori non sono diminuiti, anzi forse sono anche in aumento: tot a post, non facciamoci troppe domande e continuiamo così...la madre dell'ignoranza non è d'altra parte (per fortuna per l'industria)sempre incinta?

da Fante il 04 dic 2008 19:29


Fem inscì.
Quando uscirà uno studio serio che accerterà la cancerogenità del bordeaux, dirò ..azz aveva ragione casu

da Parakarro il 04 dic 2008 19:36


Fante ha scrittoAllora. Esistono gli anticrittogamici, gli antiparassitari, i fertilizzanti. Questo serve a migliorare le coltivazioni in quantità e garantire pertanto cibo per tutti a basso prezzo. In Africa, dove tutto è bio, crepano di fame e di diarrea.
.


Quindi vuoi dire che in Africa muoiono perchè tutto è biologico?!

A dire il vero più che per fare cibo a basso prezzo le compagnie studiano metodi per obbligarti ad acquistare da loro i prodotti convincendoti che siano i migliori in assoluto...

In linea di massima: situazione troppo complessa per riassumerla in 3 righe :wink:

ps
il vino lo bevo comunque

da Fante il 04 dic 2008 19:59


No, chiaro che era una boutade.
Solo per sottolineare come conservanti antibatterici e quant'altro sono fondamentali per garanire cibo per tutti e una maggiore sicurezza alimentare. In Africa e nei paesi in via di sviluppo la seconda causa di morte infantile dopo la malaria sono le enterocoliti.

Ci sono poi certamente problemi legati "a" che vanno controllati e monitorati. Ci sono gli organi per farlo. Preoccupiamoci innanzitutto di mangiare e bere bene nelle dosi e nella varietà degli alimenti. Secondo me.

Sono sicuramente problematiche complesse, non le risolve certo Report ne tantomeno Fante, tutto qui :P

da luc83 il 04 dic 2008 21:50


io mi trovo nella stessa situazione di mystralina e dopo mille esami non hanno ancora capito a cosa sono allergico e perchè mi gonfio... :twisted: :twisted:

rimane il fatto che con alcuni vini iniziano i pruriti a raffica...con altri no!
mi succede con il pomodoro e altri...

da corona il 04 dic 2008 22:20


luc83 ha scritto
rimane il fatto che con alcuni vini iniziano i pruriti a raffica...con altri no!
mi succede con il pomodoro e altri...


saranno sicuramente Franciacorta :D :D :D :D

prova con gli champagnes :lol:

da luc83 il 04 dic 2008 22:27


vado alla ricerca di larmandier poi ti dico.... :D

da corona il 04 dic 2008 22:48


luc83 ha scrittovado alla ricerca di larmandier poi ti dico.... :D


larmandier è facile da trovare.

da Parakarro il 05 dic 2008 11:27


Fante ha scrittoSono sicuramente problematiche complesse, non le risolve certo Report ne tantomeno Fante, tutto qui :P


Ovviamente no ma parlarne non può che far bene!

Non capisco perchè i consumatori subiscano passivamente....Scusate ma se dopo aver assunto un prodotto mi brucia lo stomaco o sento che il mio corpo non lo ha gradito non lo assumo più....Ad esempio mi sono accorto che ho bruciori allo stomaco dopo aver bevuto i vini siciliani...Sarà l'alcolicità (ma strano) o la tipologia....Fatto stà che non li bevo più...

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