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La Birra Italiana si rifà il trucco

da deltakappa il 30 giu 2009 17:31


Salve a tutti,
sono nuova del forum e dato che ho notato che qui c'è una forte attenzione per ogni dettaglio riguardo il cibo e gli altri piaceri della vita vorrei segnalarvi il nuovo sito della bionda italiana "per eccellenza". :lol: A quanto pare sembra che la bionda si stia rifacendo il trucco puntando tutto sull'italianità, infatti molto interessante il ricettario delle pizze scaricabile in pdf...alcune sembrano proprio appetitose....
Molto più interessante poi il concorso, che in pratica sono 3, in cui si vincono vari viaggi per 2, queste le principali mete: maldive, dublino e Sud Africa.
Ma la cosa che più mi ha stupito è stata leggere che dopo la seconda guerra mondiale gli americani hanno decretato il bionomio pizza e nota bionda come simbolo d'italianità e gusto unico.
Voi che ne pensate? Eravate poi a conoscenza di questo aneddoto storico?

da scogghi il 30 giu 2009 17:55


Ciao e benvenuta fra noi :P

Certo che Peroni "bionda per eccellenza" e simbolo d'italianità e gusto unico... :roll: :roll:

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da Parakarro il 30 giu 2009 18:38


mi sembra una marketta.... e subdola pure :wink: :wink: :wink:

nel dopoguerra pizza e birra?!

gusto unico?!

bhà....

da bunny46 il 30 giu 2009 19:07


mi sembra una marketta.... e subdola pure

nel dopoguerra pizza e birra?!

gusto unico?!

bhà....

Quoto

Io quella marca la trovo terribile in tutte le sue varianti
Se quella birra è simbolo dell'italianità siamo ben conciati, dove mettiamo Forst, Menabrea, Moretti e tante altre?

da Bob il 30 giu 2009 19:57


Non so nulla di simboli e quant'altro.
Però, a me, la Nastro Azzurro non dispiace. Almeno (anche se non è molto) ha un gusto che si differenzia da quello delle altre birre più o meno "normali". MOlto, secca, amara. Lega bene con molte cose (tranne che con la pizza.... :lol: :lol: :lol: )
diciamo che la P. ha avuto sempre dalla sua delle campagne pubblicitarie azzeccate. Ve la ricordate Solvi Stubing? :lol: :wink:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 30 giu 2009 20:58


Okkio. Prendo come riferimento mio cognato, austriaco dal palato molto sensibile, conosce bene le birre e pur essendo talvolta alla ricerca di piccoli produttori di birre apprezza la Nastro Auzrro. Che è peraltro una lager ben luppolata, secca ed amara, quasi per certi versi una Pilsner e come tale apprezzata da bevitori nordici. O preferite la Heineken :wink: O la Corona? :shock:
Io personalmente apprezzo di più lo stile belga ( Chimay piuttosto che le blanche come l'Hoogarden), quello inglese con notevoli bitter e stouts o alcuni microbirrai italiani ( ho provato le birre della Maiella) ma vi confesso, a rischio di essere lapidato a luppolate dai soliti talebani, preferisco la N.A. alla Menabrea... 8)

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 30 giu 2009 21:02


capohog ha scritto , preferisco la N.A. alla Menabrea... 8)

Quoto, al 110%. Soprattutto per la Menabrea, che è quanto di più sovrastimato io conosca, almeno in campo birresco.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Celo il 01 lug 2009 07:47


Trovo strano che questo topic sia ancora aperto, dato che trattasi di spudorata pubblicità nemmeno occulta.
Cmonuque ben venga se si parla di birra.

Chi riesce a distinguere il gusto delle varie birre industriali (leggasi filtrate e soprattutto pastorizzate) ha tutta la mia stima.

Per bere birra buona, rimando alle indicazioni che sono state date recentemente a cabrio: http://www.ilmangione.it/forum/viewtopic.php?t=9678

da Zolletta il 01 lug 2009 07:54


Bob ha scritto
capohog ha scritto , preferisco la N.A. alla Menabrea... 8)

Quoto, al 110%. Soprattutto per la Menabrea, che è quanto di più sovrastimato io conosca, almeno in campo birresco.....
concordo con bob, anche io trovo che la fama della menabrea abbia superato di gran lunga la sostanza... Però rimango convinto che i birrifici italiani abbiano da fare parecchia strada per raggiungere la qualità dei colleghi belgi... Vedi abdis, trap40, o les rulles... (mi scuso se ho riportato erroneamente i nomi delle etichette) :oops:

da capohog il 01 lug 2009 09:47


Celo ha scrittoTrovo strano che questo topic sia ancora aperto, dato che trattasi di spudorata pubblicità nemmeno occulta.
Cmonuque ben venga se si parla di birra.

Chi riesce a distinguere il gusto delle varie birre industriali (leggasi filtrate e soprattutto pastorizzate) ha tutta la mia stima.

Per bere birra buona, rimando alle indicazioni che sono state date recentemente a cabrio: http://www.ilmangione.it/forum/viewtopic.php?t=9678


Non credo che la Peroni abbia bisogno del mangione per farsi pubblicità occulta :wink: :lol: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da adem il 01 lug 2009 09:50


Bob ha scritto
capohog ha scritto , preferisco la N.A. alla Menabrea... 8)

Quoto, al 110%. Soprattutto per la Menabrea, che è quanto di più sovrastimato io conosca, almeno in campo birresco.....


Finalmente lo sento dire da qualcuno! Ciclicamente ne compro una bottiglia e puntualmente me ne pento!
Secondo voi qual'è la causa di tutto il suo successo? Il prezzo relativamente basso?

Un gioiellino assoluto? La Shangrila del birrficio Troll

da Bob il 01 lug 2009 12:07


E finalmente io sento qualcuno che concorda con me... :lol:
Lo vado ripetendo da anni, facendo faccia schifata quando me la propongono al bar, e chiedendo in cambio proprio la N.A. o una qualunque delle altre. E tutti mi guardano male..... :lol:
Ormai, tra gli amici, che sanno che bevo birra regolarmente, nessuno mi dice sul muso che non capisco nulla di birre, ma lo pensano,ne sono sicuro.....
(ZITTI, voi.... :evil: )
Mi sono chiesto anch'io cosa diavolo ci trovano.......

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Zolletta il 01 lug 2009 14:35


[ quote="Bob"]E finalmente io sento qualcuno che concorda con me... :lol:
Lo vado ripetendo da anni, facendo faccia schifata quando me la propongono al bar, e chiedendo in cambio proprio la N.A. o una qualunque delle altre. E tutti mi guardano male..... [/quote] a bè a meno che non sei in un bar il cui gestore è appassionato di birre ti tocca per forza bere una n.a. o una qualunque... Anche la semplice spillatura richiederebbe tempo e arte, la stessa birra spillata da uno qualunque o uno bravo cambia radicalmente... Il problema è che non c'è la cultura del bere e tanto meno della birra. Il consumatore medio che beve birra lo fa per godere dell' effetto alcolico, a quel punto piuttosto che spendere 10 euro per due ceres tanto vale farsi un' endovena di etanolo... Almeno non ti rimane il brutto sapore in bocca... :lol: :lol: :lol:

da Bob il 01 lug 2009 19:37


Zolletta ha scritto[ quote="Bob"]E finalmente io sento qualcuno che concorda con me... :lol:
Lo vado ripetendo da anni, facendo faccia schifata quando me la propongono al bar, e chiedendo in cambio proprio la N.A. o una qualunque delle altre. E tutti mi guardano male.....
a bè a meno che non sei in un bar il cui gestore è appassionato di birre ti tocca per forza bere una n.a. o una qualunque... Anche la semplice spillatura richiederebbe tempo e arte, la stessa birra spillata da uno qualunque o uno bravo cambia radicalmente... Il problema è che non c'è la cultura del bere e tanto meno della birra. Il consumatore medio che beve birra lo fa per godere dell' effetto alcolico, a quel punto piuttosto che spendere 10 euro per due ceres tanto vale farsi un' endovena di etanolo... Almeno non ti rimane il brutto sapore in bocca... :lol: :lol: :lol:[/quote]
scusa, sai....non è che io abbia capito granché.... :oops: :?:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 01 lug 2009 19:45


Bob ha scritto
Zolletta ha scritto[ quote="Bob"]E finalmente io sento qualcuno che concorda con me... :lol:
Lo vado ripetendo da anni, facendo faccia schifata quando me la propongono al bar, e chiedendo in cambio proprio la N.A. o una qualunque delle altre. E tutti mi guardano male.....
a bè a meno che non sei in un bar il cui gestore è appassionato di birre ti tocca per forza bere una n.a. o una qualunque... Anche la semplice spillatura richiederebbe tempo e arte, la stessa birra spillata da uno qualunque o uno bravo cambia radicalmente... Il problema è che non c'è la cultura del bere e tanto meno della birra. Il consumatore medio che beve birra lo fa per godere dell' effetto alcolico, a quel punto piuttosto che spendere 10 euro per due ceres tanto vale farsi un' endovena di etanolo... Almeno non ti rimane il brutto sapore in bocca... :lol: :lol: :lol:

scusa, sai....non è che io abbia capito granché.... :oops: :?:[/quote]

Brutta cosa l'età!!! :shock: :wink: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

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da Zolletta il 01 lug 2009 23:41


scusa bob, volevo solo sottolineare il fatto che bere una buona birra in italia è cosa assai difficile... Sono pochi i bar e peggio ancora le birrerie che possono offrire una buona scelta di birre. Che credo non si debba fermare alla becks o alla n,a. o alla moretti... Penso che siano ben altre le etichette da proporre. Quando vado nei locali la sera vedo tantissima gente che beve birra per il semplice gusto di bere e non per gustarsi una birra. E di conseguenza il mercato va in questo senso...

da Bob il 02 lug 2009 10:02


Su questo, siamo d'accordo. Però, io credo che sia la cultura della birra che la stessa qualità stiano facendo passi da gigante, e che il divario qualitativo si stia rapidamente colmando.
Che poi una birra prodotta in Italia sia strutturalmente diversa da una tedesca o da una belga, non solo è possibile, ma è anche auspicabile.
Secondo la mia modestissima opinione, ci si sta indirizzando verso birre fortemente caratterizzate da aromi inconsueti, forse non purissime al palato, ma senz'altro più intriganti . L'aroma che sembra emergere più frequentemente è quello di frutta, con una certa tendenza al lampone, mentre la cannella è quasi un must. L'amaro viene quasi sempre affidato al sentore di liquirizia. Ovvio che, nella marea di tentativi, qualche ciofeca ci sta, ma sono, IMHO, sempre meno. E noto con piacere che alcuni ristoratori (se non erro c'è stata una richiesta in argomento anche qui sul Mangione), stanno seriamente valutando l'inserimento in carte di !"alcune" birre di pregio, non solo le generica scelta di "bionda, rossa o nera" (e già ci sarebbe da applaudire), limitata a due o tre marche commerciali.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 02 lug 2009 10:18


Quoto Bob, la nascita di molti micro birrifici in Italia, fenomeno ormai ventennale, ha fatto compiere all'Italia passi da gigante in questoambito. E' ovvio che continua a rimanere un settore di nicchia, è difficile competere con produttori nazionali ed internazionali in termini di distribuzione. C'è però una maggior attenzione al consumo di birre in generale e non è difficile trovare, perlomeno a milano e penso allo Magenta, birrerie dove la spillatura sia curata e attenta. (E troppo presto per una Guinness, che dite?)

96 cubic inch of good vibs

da Zolletta il 02 lug 2009 10:37


si è vero in italia negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante, sia con la nascita di molti micro birrifici, e molti locali in cui l'attenzione per questa bevanda è cresciuta... Vedi dalle mie parti a Paratico la brasserie del camaleonte, dove oltre un consistente numero di etichette di birra è affiancato un personale preparato e in grado di consigliare gli abbinamenti cibo/birra, ma non solo fanno continui corsi di degustazione, o a Manerbio il birrificio BABB ormai celebre e celebrato... Però credo che il divario con i paesi storicamente produttori di birra sia ancora molto ampio, non sono così fiducioso come voi ma credo sia una cosa normale: è un pò come andare a parma e dintrorni: praticamente in tutti i locali in cui entri, mangiare bene torta fritta e crudo è normale come andare a Lübeck e bere una buona weiß... Viceversa è difficile andare a monaco e mangiare un buon pezzo di Parmigiano come difficile andare a Siena e bere una gran cru... O sbaglio?

da scogghi il 04 lug 2009 18:00


A supporto di quanto da voi detto, di seguito un articolo uscito proprio ieri:

Al ristorante e nei locali il vino cede il passo alle “bionde”:
il nuovo primato figlio di un prezzo competitivo e un’immagine trendy e giovane

La birra preferita al vino. E anche se succede solo nei pasti fuori casa e nei fine settimana, il sorpasso fa notizia. La tendenza – evidente da qualche anno – che la passione per “bionde” e “rosse” fosse uscita dai soliti circuiti e diventasse una seria alternativa al vino anche al ristorante viene confermata dal recente sondaggio Makno denominato “Gli italiani e la birra”. Ne esce un quadro positivo e sorprendente solo per chi non “bazzica” i locali: il prezzo competitivo, l’immagine informale e giovane e soprattutto la scoperta del corretto abbinamento con il cibo hanno convinto il 42% degli italiani a ordinare una birra contro il 39% di chi predilige il vino. Ovviamente, in questa percentuale gioca un ruolo fondamentale il legame storico con la pizza o i panini ma non ci sono dubbi che le “carte della birra” spuntino come funghi, anche e soprattutto in locali affermati dove l’alta cucina trova la risposta corretta in una birra particolare. Non a caso, il 66% degli intervistati dice di consultarla regolarmente o di essere interessati a trovarne uno quando escono a mangiare. Ancora più elevato (73%) il numero di chi la propone quando organizza pranzi o cene tra le mura di casa, tendenza in crescita in un clima generalizzato di flessione dei consumi.
In generale – lo dice il sondaggio – la birra è bevuta da sei italiani su dieci (e il 5,5% del campione dichiara di farlo ogni giorno) ma nella fascia dai 18 ai 44 anni si arriva anche a otto. Interessanti anche i risultati sulle preferenze. Lo stile preferito è sempre la classica Pils (che piace a sette italiani su dieci), segue la Lager (la più amata nella fascia dei cosiddetti “estimatori”) e a grande distanza Ale, Weizen e l’Analcolica, novità che sicuramente ha grandi margini di crescita. Per la soddisfazione di Assobirra, l’Associazione degli Industriali della birra e del malto, il pubblico è sempre più competente.


Io sinceramente quando vado fuori per un pranzo/cena sono ancora orientato verso una buona bottiglia di vino.
però, da quando ho conosciuto una persona che non beve vino, presto magari più attenzione a quei ristoranti che hanno anche delle birre in carta. inoltre ne tengo sempre 3/4 in casa di quelle un po' paritcolari.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

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