Arrivati alle 20:30, locale quasi pieno (c'erano 3-4 tavoli liberi) abbiamo aspettato un'ora per le pizze, ma avendo informato tutti della possibile attesa, mi sono tutelato e preservato da lamentele varie
, due bruschette hanno limitato la fame.
La pizza si è confermata la grande pizza che è, e lui un grande pizzaiolo, impasto morbido, cornicione alto irregolare con quelle bolle che sembrano eruzioni, anch'esse morbide, niente si sbriciola o s'impasta in bocca.
E' molto saporita, grazie anche al mix di farine che usa nei vari impasti di sua creazione (in un'intervista ricordava che da piccolo, in casa, la pizza in casa si faceva mescolando le farine che capitava di avere, quindi non solo frumento, ma anche farro o mais) ed ai semi che aggiunge (finocchio spesso che si abbina alla perfezione col gusto del pomodoro).
Il profumo del pomodoro è forte, appena la portano in tavola si è già soddisfatti per il profumo che emana.
Gli ingredienti sono numerosi su quasi tutte le pizze (le alici sono presenti quasi sempre) ma non stonano gli uni coi gli altri, anzi è un tripudio di sapori al palato, è lontanissima da quelle specie di schiacciatine insipide troppo diffuse dalle nostre parti.
Ne ho mangiate due (so di fare un po schifo, anche se un cugino mi ha aiutato), una frigitelli ed una gustosa, la seconda poi era ancora più buona della prima, un piccolo capolavoro.
Sul servizio posso dire che sono migliorati parecchio, rispetto all'ultima visita sono riuscito a strappare qualche sorriso al più vecchio dei camerieri (quello che sembra un pugile
), la prima volta mi sembrava uno appena uscito di galera, chissà se la notorietà ed i vari premi ricevuti sono serviti ad ingentilirli un po, a farli assomigliare sempre più al cameriere tipo.
Il locale è abbastanza chiassoso, ma se la gente parla ad alta voce non possiamo dare la colpa ai gestori.
Per finire sui dolci, un giorno riuscirò a fare la pace coi dolci napoletani, o forse è solo incomprensione da parte mia.