In effetti la Sacher era sempre stata una delle torte che amavo meno. Un po' perchè tutti si improvvisano, essendo una ricetta relativamente semplice; un po' perchè tutti cercano la variante d'effetto per un dolce dal gusto poco mediterraneo; un po' perchè è facile fare bene il pan di spagna, ma è complicatissimo fare dell'ottima cioccolata. Sta di fatto che la Sacher finisce per trasformarsi in un territorio di nessuno e crea una certa diffidenza anche nel mielomane (non melomane..)
Recentemente, però, era capitato di assaggiare alcune fette di qualità.
Pochi trucchi di sopravvivenza: chiedere sempre se alla nocciola o alle albicocche. Se ce l'hanno solo alla nocciola o anche in entrambi i gusti, cambiare pasticceria: solo gli amanti della ricetta originale detestano fanaticamente quella alle nocciole.
Chiedere sempre se c'è il liquore. Se c'è, non prenderla.
Chiedere se il cioccolato è fondente. Se non lo è non prenderla.
Verificare che non sia più bassa di 4 cm.
Se ad occhio si vede che è coperta di cioccolata e non di cioccolato, è il massimo..
Solo due Sacher posso consigliare al cento per cento, dopo prova meticolosa. Per prima e con un buon margine di distacco, la suddetta torta della Maison du Chocolat. Per seconda, quella di Cortinovis, a Ponteranica (BG). Pastrichef medaglia d'argento nei ciocolati alla coppa del mondo di pasticceria.
http://pasticceriacortinovis.com/