Preso dal mal d'amore ho deciso di intraprendere un viaggio altamente consolatorio e, approfittando di un passaggio a Brescia, sono andato alla pasticceria Sirani.
Ingresso non proprio intuitivo su un'ampia e rilassante corte dove si possono degustare le leccornie all'aperto.
La sala interna è un unico pen space organizzato in modo bizzarro. I dolcetti sono in espozione su bancali che ricordano gli scaffali di una gioilelleria, ma senza glamour. Colore, spazi aperti e geometrie inusuali.
E' lo stesso stile che si ritrova nei mignon. Pasticceria "rivoluzionaria": basta cigni, chiavi di sol, panna a litri e burro a chili. Forme nuove e geometriche che trasudano interesse per un food design concettuale oltre che gradevole. Consistenze giocate su sfoglie ipercroccanti, creme aromatizzate, folgie di cioccolato sottili e friabili. Canditi, yogut, spezie. Spume ariose.
Tutto in modo estremamente misurato, con risultati migliori in bocca che all'occhio. E con due grandi pregi 1) nessun interesse per la tecnica del "cerchiamo di fare pesare le paste il più possibile" con chili di crema ed inzuppature sgradevoli 2) non c'è bisogno di esagerare con lo zucchero solo per far capire che sono dolci.
Non lavorano quasi per niente sulle torte, proprio non le tengono se non ad uso bar interno, credo. Io ho trovato una magnifica torta di rose ancora nella teglia. Peccati poco più che veniali nella lievitazione. Quasi da 9.
Prezzi sui 28 euro al kg. E' la prima volta che i miei parenti non disapprovano il rapporto qualità prezzo. Ma non hanno mai assaggiato una torta di rose da 10 e lode.
Ho visto anche tanto gelato, ma non ho assaggiato.
Tornerò ogni volta che potrò.
http://www.sirani.com/