Su e giù per lo Stivale: spazio dedicato all'organizzazione di incontri tra mangioni in giro per l'Italia
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Incontro a La Vecchia Malcesine 24-Giugno-2012

da calvin il 16 lug 2012 15:15


Continuando a latitare il magazine proponiamo ancora qui, l'articolo di Jumphrey sull'incontro di Malcesine.

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da calvin il 16 lug 2012 15:17


Per l' evento di giugno il comitato eventi de "il Mangione" invece che un solo asso ne ha calati due: il ristorante Vecchia Malcesine dello stellato chef Leandro Luppi e gli introvabili vini della cantina Roccolo Grassi di Mezzane, appena fuori dalla Valpolicella classica.
Un' accoppiata così, unita al fascino del lago di Garda in piena estate, non poteva che richiamare le mandibole delle grandi occasioni, oltre che convincere qualche neofita a vincere la timidezza e la più che giustificata diffidenza verso un gruppo dalle abitudini alimentari così poco igieniche, per dare vita tutti insieme ad un evento di grande successo.
Anzi, per meglio sfruttare l' opportunità, ed anche ridurre un po' il rischio traffico, alcuni di noi hanno deciso di organizzarsi per l'intero week-end. Così ad esempio Zoste e consorte sono partiti dalla Liguria il sabato, parimenti a Yetiman e fidanzata giunti da quel di Varese, mentre il sottoscritto si e' avvicinato raggiungendo con un giorno di anticipo da Milano la più vicina Verona, da dove una coppia di amici e' stata ben felice di unirsi per l'evento. Il record delle previdenza spetta però a Johnleg che, pur di non rischiare di rimanere invischiato nel traffico domenicale sull’ A4, a Verona ha deciso addirittura di nascerci.
Discorso a parte invece per Zimmerman che ha voluto procedere per tappe graduali, di avvicinamento prima e di allontanamento poi, senza mai togliere i piedi da sotto la tavola ed assaggiando tutto quanto gli capitasse a tiro: pare l' abbiano addirittura visto affrontare le insidiose curve della Gardesana alla guida di un desco imbandito munito per l' occasione di ruote e motore!
La bella giornata ha comunque permesso a tutti di gustarsi la gita e di rimirare con calma le bellezze lacustri, incolonnati senza fretta insieme a qualche milione di persone sulla strada statale. L' unica cosa strana è stata che, malgrado le condizioni ambientali suggerissero con forza l' utilizzo della motocicletta, i due centauri, ma che dico centauri, centocinquantauri del gruppo, Johnleg e Capohog, abbiano entrambi scelto le quattro ruote per giungere al lauto evento. In particolare il secondo ha candidamente confessato che, poiché si aspettava di mangiare in abbondanza e di non risparmiarsi sul vino, riteneva una caduta in auto molto meno probabile di una in moto.
E così, superate le relative difficoltà di parcheggio, 24 mangioni più un beone si sono ritrovati su questa splendida terrazza a mezza costa aggettata sul lago. Purtroppo mi rendo conto che la mia padronanza della lingua italiana non è sufficiente a descrivere efficacemente la suggestione di questo luogo così affascinante, soprattutto in quanto non credo di conoscere aggettivi che ne rendano appieno la rara bellezza. Cercherò comunque di fare del mio meglio.
La "Vecchia Malcesine" si può raggiungere dalla Gardesana, a monte, attraverso una vietta stretta stretta oppure dal lungolago, a valle, attraverso la stessa strada, che da questo lato si presenta come un' erta piuttosto lunga e parzialmente scalinata, ottima per stimolare l' appetito prima di pranzo oppure per ruzzolare fino in fondo una volta vittime del precario equilibrio postprandiale. Giunti al termine dell' arrampicata ci si trova davanti ad un muro grezzo che cinge il ristorante. Costeggiando il muro lungo la salita, che nel frattempo si è fatta più dolce, si giunge all' ingresso, dal quale si arriva all' ampio e verde giardino antistante la terrazza da pranzo. Il verde tenero e fresco della vegetazione, il cielo azzurro ed i monti della sponda bresciana, che da qui si vedono sullo sfondo, sono un vero spettacolo, spettacolo che una volta giunti al limitare della terrazza si arricchisce della mirabile vista del lago. Unica delusione in tutto questo trionfo paesaggistico è il fatto che nemmeno da qui sia visibile la famosa cruna del lago, che speravo veramente questa volta di poter ammirare, ma non si può pretendere di avere sempre tutto.
Veniamo accolti da un più che gradito bicchiere di spumante goduto in piedi tra gli usuali convenevoli, affascinati dall' incanto della vista e sollecitati dai languori che cominciano ad assalire gli stomaci. Un po' in disparte, in quanto non ancora amalgamato con il gruppo, il beone di cui sopra, vale a dire Marco Sartori, titolare della cantina Roccolo Grassi, che ha offerto gli ottimi vini che hanno accompagnato il nostro pranzo.
Passando quindi alle cose serie, la giornata si apre, con una <b> zuppa di pane e olio con formaggio soffiato e amarene</b>, dal gusto piuttosto originale che io, in quanto amante dell' agrodolce, ho gradito particolarmente. Unico neo, a mio avviso, il fatto che essendo i pezzi di amarena abbastanza grossi, era difficile mescolare bene gli ingredienti in un unico boccone, capitando così di gustare alternativamente quasi solo l' amarena con poca zuppa o viceversa.
Mentre a tavola si fa conoscenza con i mangioni debuttanti e nel frattempo si gusta e si loda il <i> Soave Superiore Vigneto la Broia 2009</i>, vino di grande intensità di profumi e di aromi, leggermente sapido e splendidamente equilibrato, lo chef ci introduce la seconda portata, la <b> norcineria lacustre: I salumi di lago</b>. Questi hanno in tutto e per tutto l'aspetto dei salumi tradizionali, e come tali ci vengono presentati dall' estroso Leandro, ma in realtà sono preparati con i pesci di lago, dalla trota al persico e così via. Al palato risultano gradevoli ed originali, anche se il loro aspetto e' la cosa che più e' rimasta impressa ai presenti.
E' giunto quindi il momento di uno dei piatti che hanno avuto il maggior numero di sponsor tra i presenti: la <b> scaloppa di foie gras, marshmallow al caffè e liquirizia</b>. La sponsorizzazione consiste nel fatto che, non appena eletto il relatore espiatorio, nella fattispecie il sottoscritto, tutti hanno cercato di corrompermi affinché dessi la palma del miglior piatto a quello da loro preferito. Purtroppo però questi tentativi non sono stati seguiti da adeguate regalie e pertanto il titolo è rimasto vacante.
Al di là delle preferenze dei singoli, devo comunque ammettere che si è trattato di una vera squisitezza, in quanto ad una scaloppa di fegato grasso di primissima qualità è stato accostato questo ottimo marshmallow dal gusto molto accattivante, non dolce, non salato, ma estremamente pieno e gradevole. I due elementi, poi, oltre ad essere molto buoni da soli costituivano, gustati insieme, un connubio perfettamente riuscito e di grande soddisfazione al palato.
Con questa portata sono terminati gli antipasti e siamo quindi al primo cambio di vino, potendo così degustare la riserva 2005 dello stesso <i>Soave Superiore Vigneto la Broia</i>, che grazie al maggior invecchiamento vede esaltate tutte le sue caratteristiche, un vino che denota di aver raggiunto appieno la sua maturità e che prelude ad un altro piatto che mi è stato fortemente suggerito di lodare sperticatamente: gli <b> spaghetti monograno alla carbonara di lago</b>.
Si tratta di un piatto veramente ben riuscito che ha poco in comune con la classica carbonara, in quanto il pesce di lago, che ovviamente sostituisce il guanciale, conferisce a questo piatto una delicatezza ed un' eleganza veramente unici, regalando al palato un sapore dove tutti gli elementi sono ben percepibili singolarmente pur formando un accordo di gusto veramente raro. Un piatto che merita effettivamente un plauso particolare.
Ben lungi dall' essere sazi, da vera nazionale dei Mangioni, accogliamo con curiosità il prossimo primo piatto, vale a dire i <b> ravioli lumache e gamberi, burro all'aglio orzino</b> che sono stati da me estremamente graditi. Sarà che da poco ho vinto la repulsione verso le lumache, o sarà semplicemente perché sono veramente buone, sta di fatto che ho trovato l'incontro di sapori con i gamberi veramente piacevole, in quanto le più saporite lumache davano un po' di forza al gusto del piatto senza nascondere i delicati e gustosi crostacei. Mentre ci godevamo questo piatto il nostro anfitrione si è anche intrattenuto al nostro tavolo raccontandoci dove riusciva a procurarsi i molluschi, visto che nei campi se ne trovano sempre meno, spiegazione avvenuta in dialetto veronese ad uso dei miei amici scaligeri, dialetto tutto sommato comprensibile che ha reso ancor più coloriti i simpatici aneddoti del nostro chef.
E' giunto così il momento di passare ai secondi, e possiamo quindi apprezzare la <b>trota yogurt sedano e caviale</b>, piatto molto raffinato ed elegante, sia nella presentazione che nel delicato sapore, dove si incontrano tre gusti diversi tra loro ma molto ben amalgamati nella preparazione.
Dopo la trota ecco arrivare il <b>cosciotto d'anatra cotto nel valpolicella e polenta di patate</b>, piatto estremamente buono che però, causa generosità delle porzioni, comincia a far affiorare segni di stanchezza in alcuni Mangioni meno allenati. Non essendo però prevista la possibilità di effettuare sostituzioni ad evento in corso con Mangioni di riserva disponibili in panchina, anche i più provati si fanno carico del bene della squadra e ricorrono alle loro poche residue energie per completare il loro compito. Del resto in serata è prevista la sfida calcistica contro l' Inghilterra e tutti gli italiani sono chiamati a dimostrare la loro abnegazione e l' attaccamento alla maglia.
Tornando al cosciotto, la cottura perfetta riesce a rendere estremamente saporito anche un piatto la cui preparazione parrebbe più semplice di altri, grazie anche allo splendido retrogusto dato dalla cottura nel valpolicella. Di grande soddisfazione anche la polenta di patate, una versione sofisticata del purè, che per il cosciotto "è la morte sua". Non per niente anche questa portata è stata fortemente sponsorizzata dai mangioni corruttori.
Nel frattempo abbiamo anche cambiato il colore del vino, passando all' arcinoto e da me stragradito <i>valpolicella superiore 2008</i>, vino di buon corpo, di grande equilibrio e dal sapore pieno e articolato che ha però un unico un grande difetto: è praticamente introvabile!
L' azienda Roccolo Grassi ha infatti questa caratteristica, odiosa per noi comuni mortali, di vendere praticamente tutta la produzione prima ancora di imbottigliare, cosa resa possibile dalla grande richiesta e dalla limitata produzione di questa eccellente cantina. Approfittando di una pausa tra una portata e l' altra, ho provato ad avvicinarmi a Marco Sartori, sperando di estorcergli la promessa di una vendita di un po' del suo ottimo vino, ma ne ho ricevuto solo un cortese ma deciso diniego.
Siamo quindi giunti al dessert, un <b>gelato all' abete rosso</b>, variazione rispetto al menù originale che ho tanto gradito a tavola quanto mi ha infastidito come relatore, impedendomi di avere una traccia sicura per la descrizione del piatto. Al palato questo gelato, ottenuto veramente da un estratto di rami di abete rosso, con un metodo che ci è stato spiegato dal sior Leandro in persona, presenta un fondo balsamico veramente squisito, delicato, non invadente, ma ben percepibile: personalmente l' ho trovato eccellente. Insieme al gelato possiamo anche provare l' ultimo capolavoro di casa Roccolo Grassi, il <i>Recioto di Soave la Broia 2008</i>, vino passito tipico veronese che trova qui una delle sue massime espressioni.
Mentre ci vengono serviti i caffè, accompagnati da una golosissima piccola pasticceria che porta allo scoperto la mancanza di vergogna di alcuni Mangioni che vi si gettano sopra come se fossero ancora digiuni, si preannuncia un intervento di Marco Sartori per una descrizione della sua cantina e dei vini che ci ha portato per il pranzo, ma l' enologo tentenna e quindi, visto che l' ora si fa tarda, alcuni desistono e, non appena versato a Scogghi il contributo richiesto per l' evento, prendono la via del rientro con passo molto meno disinvolto di quello con cui avevano fatto il loro ingresso al ristorante.
A proposito del contributo bisogna a questo punto sottolineare come l' intervento di Johnleg che ha interceduto per noi presso il ristoratore ed il produttore dei vini ha fatto in modo che il costo complessivo fosse veramente irrisorio rispetto alla qualità di questo luculliano pranzo.
Una volta che il numero dei presenti si è ridotto all' osso, per quanto pesa essere considerata “all' osso” la presenza di persone della taglia di Calvin, Capohog e altri mangioni dall' analoga leggiadria, l' intervento di Marco Sartori viene ritenuto superfluo e pertanto l' unica lezione sui vini di Roccolo Grassi che ci viene impartita è quella tenuta dai vini stessi versati con generosità nei nostri bicchieri.
Per finire quindi una giornata riuscita in tutto e per tutto: un luogo stupendo, una radiosa giornata di sole, una partecipazione nutrita (in tutti i sensi), un pranzo memorabile a base di piatti creativi e saporiti, i vini di una delle mie cantine preferite... Dopo esserci goduti una giornata così chiedere ancora qualcosa di più, tipo che l' Italia elimini l' Inghilterra, vorrebbe dire sperare veramente l' impossibile! Ma non è mai detta l' ultima parola...

Jumphrey

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da pessoa il 17 lug 2012 14:15


....posso dire .. bello veramente un bel racconto della giornata ,
alla prossima :D :D

da jumphrey il 17 lug 2012 16:57


pessoa ha scritto....posso dire .. bello veramente un bel racconto della giornata ,
alla prossima :D :D

Bella è stata la giornata, il racconto è venuto di conseguenza. :wink:

Mangiare da soli è triste... digiunare da soli molto di più!

Re: Incontro a La Vecchia Malcesine 24-Giugno-2012

da Aliraza173 il 12 nov 2014 14:12


Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

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Re: Incontro a La Vecchia Malcesine 24-Giugno-2012

da manufood il 17 nov 2014 14:44


Aliraza173 ha scrittoAnche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)


esti quatsi!

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