Su e giù per lo Stivale: spazio dedicato all'organizzazione di incontri tra mangioni in giro per l'Italia
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Incontro a La Madia 19-Maggio-2012

da calvin il 06 lug 2012 12:44


Visto che il magazine è in "animazione sospesa" e visto che abbiamo qui il bell'articolo di Capohog, abbiamo deciso almeno di postarlo sul forum. Sperando di fare cosa gradita. 8) 8) 8)

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da calvin il 06 lug 2012 12:45


Sesso gratis o andare a mangiare alla Madia?
Sicuramente quest'ultima, col sesso gratis non sai mai come capiti, con la Madia capiti sempre bene! Ignoro perché questo accostamento irriverente mi sia venuto in mente, ma l'esperienza mangionesca in quel di Brione ha sicuramente stimolato papille e sensi di tutti i tipi, un evento particolare quello alla Madia che ha visto aggiungersi al tavolo tanti nuovi amici e qualche...separatista. Procediamo con ordine, dopo alcuni tornanti che s'inerpicano verso Brione arrivo ad un cartello che indica di svoltare a destra per la Madia dove trovo il buon Scogghi che con un cartello col logo de ilmangione in mano m'indica l'entrata del parcheggio del ristorante (Non mi ricordo se alla fine del pranzo siamo passati a riprenderlo....mah?!?)Tra i primi arrivati Franferrari, mangione nonché membro di un'altra confraternita dal nome inequivocabile (I' grass) che é passato a prendere Mauro1980, due magri che mangiano però da grassi e come se ne andasse della loro vita. Nel frattempo arrivano anche due simpatici pazzi furiosi del Lazio che sono partiti alle 5 di mattina da Aprilia per pranzare con noi per poi passare qualche giorno in Lombardia. La comitiva si popola via via di facce nuove ed una serie di stuzzichini corroborati da un paio di calici di <i> FranciaCorta Saten Ca del Vent </i> preparano piacevolmente alla imminente avventura gastronomica.
Ci hanno preparato una grande tavolata a ferro di cavallo per accoglierci tutti quanti e poter condividere come al solito al meglio esperienze e convivialità. Ma ahimé parte del tavolo rimarrà vuoto; un improvviso moto separazionista coglie otto semisconosciuti mangioni – forse intimoriti dal nostro bieco aspetto - che optano per l’apartheid ed un tavolo separato. Non avendo lamette a disposizione evitiamo di suicidarci tagliandoci le vene per questo e ci rifacciamo con i golosi panini portati dalla cucina.
Io mi trovo seduto difronte ad una simpatica coppia (Kalifornia74) , offro dell’acqua alla gentile fanciulla che educatamente rifiuta guardandomi peraltro un po’ stupita, come a dire “acqua?!?”. Il vero mangione si vede subito...

Inizia la teoria degli antipasti:

Vengono servite <b> giardiniera casalinga </b>, delicata ed appena agra, senza l’olio a soffocarla ed appesantirla ed il pan brioche caldo con marmellata di cipolle e ginepro che fungeranno da contorno a dei salumi “commoventi” come direbbe l’ amico Johnleg.
<b> Violino di agnello </b>, affettato soave e fragrante giudicato all’unanimità il migliore dei quattro eccelsi salumi offerti; dalla tavolata novelli Paganini si offronno frementi di mostrar la loro maestria col...violino, anche se tenderei ad escludere che sia per ispirazione di Euterpe.
Un <b> salame invecchiato 2 anni </b> setoso ed intenso al palato, un profumato<b> culatello</b> di un piccolo produttore della zona ed infine un <b> prosciutto cotto di pecora</b> con un filo d’olio del Garda completano l’offerta della norcineria. Per defatigare il palato in un bicchierino di vetro ci viene servita una <b> zuppetta di verdure e lampredotto</b> piccantina al punto giusto e che prepara l’accoglienza allo <b>strachi parat </B> accompagnato dall’imancabile polenta. Lo strachi parat è una sorta di zuppa di cipolle densa mischiata con una formaggella locale a formare un piatto saporoso e confortante. Anche qua, come per tutte le materie prime la filiera è cortissima e certificata, se andate sul sito della Madia vedrete chi fornisce quel tipo di formaggio, chi quelle cipolle e così via...un’attenzione maniacale al territorio ed alla qualità. L’ultimo antipasto è qualcosa con cui vorreste farvi riempire, al posto del Pop Corn, i bicchieroni di carta che danno al cinema e sgranocchiare con sommo piacere davanti ad un buon film, davanti ad un bel panorama, ascoltando della buona musica, insomma anche solo guardando un muro bianco, le <b> lumache avvolte nella pancetta </b> della Madia; croccanti e da mangiare rigorosamente con le mani.

Intanto siamo passati ad un vitigno locale un <i> Groppello riserva Terre balosse di Zuliani</I> che avrebbe meritato di respirare un po’ di più , frutti rossi, spezia, struttura importante.

I prodromi sono incoraggianti e già spazzolati, quando si entra nel vivo del percorso gastronomico con un <b> Risotto con cicorie selvatiche, Nostrano Valtrompia d’Alpeggio e riduzione di Braulio</b> piatto che gioca piacevolmente con i toni amari delle cicorie, la grassezza e intensità del formaggio e le note aromatiche della riduzione. Qualche grano di gramignia nel riso aggiunge un contrasto di consistenze.

Passiamo poi agli <b> Gnocchi bio di ricotta con pesto di sedano e mandorle </b>, gnocchi di ricotta baianca di notevole levità servito con un connubio interessante tra sedano in parte tritato in parte tagliato e delle ottime mandorle di Noto. Tra i due (ottimi) piatti è quello che mi ha intrigato di più per l’originalità degli accostamenti.

Ingraniamo le ridotte visto che la salita si fa erta...ci aiuta un Cellatica Superiore Ca del Vent, un blend di Marzemino, Barbera ed incroci terzi, un po’ più ruffiano del precedente grazie alla barique, anche qua piccoli frutti rossi e neri, fiori, tannini morbidi.

<b> Manzo all’olio </b> tipico piatto di Rovato del quale esistono tante versioni quante famiglie che lo fanno, basta guardare il sito di Rovato http://www.rovato.it/manzo.htm.
Al posto del cappello del prete alla Madia hanno usato il ganascino e servito la carni a tocchi piuttosto che a fette, la carne pur resa morbida dalla lunga cottura rimane bella mostosa. A mio avviso una delle migliori versioni mai mangiate .


Ed eccoci all’altra eccellenza della giornata <b> Controfiletto di pecora della Valcamonica con olio di cenere di rosmarino </b>. Commosso mi sovvengono sul momento le braciole di pecora alla griglia mangiate da giovin studente in Toscana, bestie sicuramente perite per le troppe primavere e dall’inequivocabile afrore; afrore che nulla o poco riusciva a distogliermi dal ferale pasto. (tradotto per i meno aulici, a 20 anni mangi di tutto, anche la pecora tigliosa della trattoriaccia in periferia)
Questo è tutto un altro mondo, il controfiletto cotto perfettamente al sangue ed appena insaporito dall’olio riposa su un sottile velo di purè, la carne é saporita, ricca di umori e profumi desueti e da sola merita il viaggio. Polenta e patate novelle accompagnano il tutto... giusto per evitarci il calo degli zuccheri

La scelta del dolce è libera e molte cose interessanti sbirciano dalla lista, semifreddo di formaggio di capra, Caprese, torta al cioccolato con sorbetto di peperone.
Personalmente opto per un sorbetto di sedano ed un calice d’idromele, scelta che mi porterà il dileggio di scogghi che, stufo di fare la bella statuina al parcheggio, era rientrato atterrendo con le sue prodezze manducatorie il suo vicino di desco. D’altronde scogghi è un fenomeno accuaratmente studiato dal C.E.R.N. e dalla N.A.S.A., l’unico essere umano con un buco nero nello stomaco.

Qualche friandies, un caffè ed un limoncello casalingo con limoni del Garda concludono questa ottima esperienza mangionesca, ambiente, cordialità e cibi son stati tutti ottimi.

Distogliamo Calvin e Franferrari ipnotizzati davanti alla cantinetta dei salumi, lo sguardo di bramosia che cogliamo nei loro occhi ci fa capire che hanno smesso da tempo di comprare Playboy

Ahimè è tempo di abbandonare l’allegra brigata e volgere, verso casa. Salutiamo i nuovi amici augurandoci che non siano fugaci apparizioni e di rivederli al prossimo evento.

Però come si stà bene quì.....

Capohog

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da franferrari il 06 lug 2012 14:12


calvin ha scritto Distogliamo Calvin e Franferrari ipnotizzati davanti alla cantinetta dei salumi, lo sguardo di bramosia che cogliamo nei loro occhi ci fa capire che hanno smesso da tempo di comprare Playboy


Non so di cosa stia parlando......... 8)

E poi stiamo aspettando di abbonarci alla nuova rivista con belle gnocche avvolte nel budello...

da Luca75 il 06 lug 2012 21:22


bella recensione! chi erano i separazionisti?

da capohog il 06 lug 2012 21:41


Luca75 ha scrittobella recensione! chi erano i separazionisti?


Fighetta...scusa forse sono solo un po' prevenuto :wink:
Erano arrivate richieste svariate, due mangioni che avevano un cane e due con un bimbo. Nel marasma dopo aver tentato con Calvin e Scogghi di fare il padrone di casa ed amalgamare le persone tra loro mi presento e sento che due di loro si domandano se avranno pensato alle loro esigenze. Ingenuo chiedo se sono loro quelli col cane, vengo guatato come un incroci tra qualcosa che in piena età degli antibiotici non dovrebbe esistere e qualcosa portato gioiosamente in casa dal giardino dal gatto che vuole farti un regalo...

Meglio comunque che si siano assisi ad altra mensa, raramente sentita compagnia più rumorosa.
:wink:

96 cubic inch of good vibs

da Luca75 il 07 lug 2012 14:03


Fighetta? La recensione o stai insultando me??? :roll:
Detto tra noi, che pigliasse un accidente a quelli ch si portano il cane al ristorante. Mangioni o non mangioni. Beh fare una stanza dove mettere cani, bambini e fumatori non sarebbe male uahahhahaha

da capohog il 07 lug 2012 17:37


Luca75 ha scrittoFighetta? La recensione o stai insultando me??? :roll:
Detto tra noi, che pigliasse un accidente a quelli ch si portano il cane al ristorante. Mangioni o non mangioni. Beh fare una stanza dove mettere cani, bambini e fumatori non sarebbe male uahahhahaha


Stavo insultando loro :lol: :lol: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da pessoa il 10 lug 2012 13:03


Luca75 ha scrittoFighetta? La recensione o stai insultando me??? :roll:
Detto tra noi, che pigliasse un accidente a quelli ch si portano il cane al ristorante. Mangioni o non mangioni. Beh fare una stanza dove mettere cani, bambini e fumatori non sarebbe male uahahhahaha


attenzione luca 75 :
io ho sempre accettato i cani ,
e un cane NON ha mai tentato di andarsene senza senza pagare il conto ,
un cane NON si mai ubriacato e poi sporcato in modo indecente i bagni un cane NON parla mai al cellurare con voce alta e disturba tutti gli altri clienti ,
un cane NON si è mai rubato i bicchieri di murano
un cane NON ha "allergie " di tutti i tipi
e tantissimi altri motivi mi spingono a dire :
che se il vostro cane garantisce per voi siete i benvenuti ... :lol: :lol: :lol:

da BUZZY il 10 lug 2012 14:47


pessoa ha scritto
Luca75 ha scrittoFighetta? La recensione o stai insultando me??? :roll:
Detto tra noi, che pigliasse un accidente a quelli ch si portano il cane al ristorante. Mangioni o non mangioni. Beh fare una stanza dove mettere cani, bambini e fumatori non sarebbe male uahahhahaha


attenzione luca 75 :
io ho sempre accettato i cani ,
e un cane NON ha mai tentato di andarsene senza senza pagare il conto ,
un cane NON si mai ubriacato e poi sporcato in modo indecente i bagni un cane NON parla mai al cellurare con voce alta e disturba tutti gli altri clienti ,
un cane NON si è mai rubato i bicchieri di murano
un cane NON ha "allergie " di tutti i tipi
e tantissimi altri motivi mi spingono a dire :
che se il vostro cane garantisce per voi siete i benvenuti ... :lol: :lol: :lol:

ovazione per Pessoa e un salutone ai suoi due cagnoni 8)

da Luca75 il 10 lug 2012 18:41


Sì si non voglio riaprire la polemica sui cani al ristoranti e sul diritto di portarseli a cena. Mando comunque un affettuoso accidente a chi lo fa perchè a me i cani stanno sulle balle al ristorante; come i bambini. Ma è chiaramente un problema mio :wink:

da miciagilda il 10 lug 2012 18:49


Ohè, chi è che sta mettendo i fumatori sullo stesso piano dei cani e dei bambini?

Io quando fumo la mia paglia alle 4 di notte, ti sveglio perché abbaio o perché piango, forse? 8)

:lol:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da capohog il 10 lug 2012 19:45


I cani non si toccano al ristorante, sono solitamente più educati dei proprietari, i bimbi dipende dai genitori.....

a me i bambini piacciono molto:

un bambino, un crostino di pane , una foglia d'alloro, un bambino....a fuoco dolce :shock: :wink: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

fuma tutto quello che vuoi micigilda, un giorno ci facciamo un mezzo toscano e vedrai che le paglie non ti piaceranno più.
ce lo fumiamo sottovento... :wink:

96 cubic inch of good vibs

da miciagilda il 10 lug 2012 21:43


... e pensare che se al mondo non ci fossero tutti questi cani ululanti e tutti questi mocciosi frignanti che mi stressano, forse smetterei di fumare... 8) :lol: :lol:

(so di poter contare su di te... uuuno... duuuue... :lol: )

8)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Mauro1980 il 19 lug 2012 10:20


calvin ha scrittoPerò come si stà bene quì.....

Capohog

Finale che racchiude in poche parole la soddisfazione ed il piacere provato durante la giornata

Bella recensione dell'evento, complimenti all'autore.

Non ero mai stato alla Madia, conoscevo solo le 100 parole presenti sulla guida gialla, ero molto curioso di vedere il locale ed assaggiare la loro cucina.
Sulla Madia aleggia qualche rumors infelice, considerato da alcuni radical chic (espressione che, nonostante l'impegno, temo di non aver mai capito) io ho trovato invece una vecchia trattoria di montagna, ristrutturata, arredata con oggetti che onorano la storia dei popolani locali, vuole condividere la storia e le antiche tradizioni della gente del luogo.
Qualche scelta recente sull'arredamento non è convincente, ma sarebbe tedioso ed inutile soffermarsi.

Per un uomo di pianura, abituato alle estati afose ed al caldo opprimente, vedere le montagne e respirare l'aria a 700 mt di quota provoca un sussulto di felicità immediato, le mie vie respiratorie affette da rinite cronica ringraziano :)

Il cibo è tutto un susseguirsi di cose davvero buone, genuine, appaganti, come dovrebbero essere tutte le trattorie in Italia, l'amore per la cucina, ogni piatto è frutto del lavoro di ingredienti, l'attenzione, più che maniacale direi amorevole per il territorio, da molta personalità e charme a questo locale.

Gli affettati camuni, da soli, valgono 2h di viaggio.
Sui vini ho qualche dubbio in più, ma forse, parlo da dilettante, andava curato diversamente il servizio.

I francesi direbbero Bravo allo staff de ilmangione, al senatore Capohog e agli osti, chiocciola strameritata

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