Racconti, appunti, posti da non perdere e luoghi sconosciuti.
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da donAttilio il 09 feb 2011 01:14


Gente, tranquilli . . . non mi avete perso 8) , parto domenica 13 Febbraio :lol:

Tania, il mio passaporto è firmato . . . quello di mia moglie è stato rinnovato il mese scorso, quindi reca le impronti digitali con firma riportata nello spazio/foto/impronte :P , pertanto presumo che sia tutto ok . . . giovedì abbiamo "l'assemblea"(Briefing, così è più figo 8) ) pre partenza con i responsabili e tutto il gruppo dei partenti.
Comunque grazie dell'allertamento. :wink:

PS
Al rientro, cercherò di tediarvi il meno possibile con un breve resoconto :wink:

da donAttilio il 01 mar 2011 01:43


IL MIO DIARIO DI VIAGGIO IN INDIA - IL NORD E IL RAJASTAN

PERIODO Partenza Domenica 13 Febbraio – rientro Mercoledì 23 Febbraio 2011.

TOUR OPERATOR
Mistral Internazionale, del Quality Group, Torino. Trattasi di organizzazione leader del turismo in India, con struttura e organizzazione operativa di elevata qualità e ramificata penetrazione sul territorio. E’ il caso di dire “no problem” per ogni evenienza. Gestione e promozione da Bologna, Sugar Viaggi e gruppi turismo Arci Benassi/San Lazzaro e Pontevecchio.

VOLI
Bologna - Istanbul – Delhi, andata e ritorno. Compagnia, Turkish Airlines. Puntualità nelle partenze e arrivi, con servizio a bordo soddisfacente.
Due voli interni da Khajuraho - Varanasi e Varanasi- Delhi. Compagnia, Jet Airways. Entrambi con due ore di ritardo nelle partenze e relativi arrivi, con servizio a bordo accettabile.

LOCALITA’ VISITATE
Delhi, Jaipur, Agra, Gwalior, Orcha, Khajuraho e Varanasi.

TRENI
Trasferimento (venerdì diciotto) da Agra a Gwalior, con un Intercity in seconda classe. Le carrozze erano parecchio datate e in stato di manutenzione approssimativo. La nostra guida, ci fa notare che di venerdì essendo chiuso alle visite il Taj Mahal ad Agra, ci sono meno turisti, di conseguenza le ferrovie inviano un treno che a suo dire “fa schifo”: queste sono le sue parole. Nell’attesa del nostro convoglio, sono transitati e sostato, altri treni di categorie inferiori dall’aspetto poco invitante.

ALBERGHI
Noi, nel periodo del nostro tour, abbiamo soggiornato in sette alberghi. Le strutture alberghiere per i turisti (i nostri tutti 4/5 stelle), sono moderni, confortevoli, camere ampie accessoriate, servizio professionale di squisita cortesia e gentilezza del personale.

CUCINA-CIBO
Essendo un viaggio completamente organizzato, le nostre esperienze culinarie sono riferite unicamente alle proposte alberghiere e ristoranti turistici preventivamente concordate, con servizio buffet/self service.
Allora, chi ama il piccante è servito. In concreto nella quasi totalità delle pietanze (pollo, agnello, verdure, legumi e farinacei) è presente con percezioni molto elevate il piccante, l’aromatico e lo speziato, derivanti da ingredienti come il peperoncino, il pepe, il rafano, la senape, rape di vario tipo, la curcuma,il cumino,il coriandolo, tanto per citare le più diffuse.

CLIMA
In questo periodo c’è una rilevante escursione della temperatura notte/giorno, che oscilla da 8-10 gradi a 20-26, mediamente. Le prime tre giornate, abbiamo dovuto registrare pioggia e annuvolamenti, i restanti giorni sereni. Abbigliamento consigliato d’inizio primavera e rigorosamente a “carciofo”.

LE CITTA’
Quattro delle sette città visitate (Nuova Delhi a parte), sono popolate ognuna da 2/3 milioni di abitanti. La circolazione è caotica, con un continuo suono di clacson che ti stordisce. Nonostante tutto, non abbiamo mai visto un incidente stradale (?!).
Le condizioni igieniche delle strade e fognature (dove esistono), sono a dir poco imbarazzanti, con rifiuti di ogni genere ovunque. I fabbricati adibiti ad abitazioni o attività commerciali, nella quasi totalità, sono vetusti e mal conservati. Ovviamente le mucche sono onnipresenti, ci sono tanti cani randagi, scimmie, qualche maiale e alcune caprette, che gironzolano tranquillamente e indisturbati fra la gente, cercando qualcosa di cui nutrirsi rovistando nei rifiuti.

MONUMENTI-TEMPLI-FORTEZZE
Sono indubbiamente tanti e di grande interesse storico socio culturale i monumenti, i templi e le fortezze, punti di riferimento di chi si appresta a visitare l’india. Di questo subcontinente, con un miliardo e cinquantamilioni di abitanti, con una crescita di circa quindici/venti milioni di persone annue, se ne parla con un certo fervore come un prossimo polo tecnologico e commerciale mondiale (questi segnali, per quanto mi riguarda, ho faticato e tuttora fatico a coglierli). Le numerose etnie, lingue e religioni sono un groviglio inestricabile per noi occidentali, e non sempre ci permettono di capire o interpretare quello che a volte potrebbe sembrare o apparire negli atteggiamenti della popolazione “come se fosse avvolta da un sereno abulismo, in contrapposizione al mondo meno visibile di un elevato tecnicismo produttivo”. Queste sono alcune sensazioni che ho percepito io.
Ultima modifica di donAttilio il 02 mar 2011 14:22, modificato 1 volta in totale.

da tpt il 01 mar 2011 11:27


Grazie Attilio per il tuo racconto. Resta il fatto non mi attizza per nulla un viaggio del genere. Ma è questione di punti di vista.

Vedo comunque che sei tornato pieno di entusiasmo e sono contenta per te!

da Ospite il 01 mar 2011 11:36


Scarafaggi? 8)

da donAttilio il 01 mar 2011 12:58


Anonymous ha scrittoScarafaggi? 8)


Cioè, la domanda in riferimento a cosa ?

da Ospite il 01 mar 2011 13:29


donAttilio ha scrittoIL MIO DIARIO DI VIAGGIO IN INDIA - IL NORD E IL RAJASTAN

PERIODO Partenza Domenica 13 Febbraio – rientro Mercoledì 23 Febbraio 2011.

TOUR OPERATOR
Mistral Internazionale, del Quality Group, Torino. Trattasi di organizzazione leader del turismo in India, con struttura e organizzazione operativa di elevata qualità e ramificata penetrazione sul territorio. E’ il caso di dire “no problem” per ogni evenienza. Gestione e promozione da Bologna, Sugar Viaggi e gruppi turismo Arci Benassi/San Lazzaro e Pontevecchio.

VOLI
Bologna - Istanbul – Delhi, andata e ritorno. Compagnia, Turkish Airlines. Puntualità nelle partenze e arrivi, con servizio a bordo soddisfacente.
Due voli interni da Khajuraho - Varanasi e Varanasi- Delhi. Compagnia, Jet Airways. Entrambi con due ore di ritardo nelle partenze e relativi arrivi, con servizio a bordo accettabile.

LOCALITA’ VISITATE
Delhi, Jaipur, Agra, Gwalior, Orcha, Khajuraho e Varanasi.

TRENI
Trasferimento (venerdì diciotto) da Agra a Gwalior, con un Intercity in seconda classe. Le carrozze erano parecchio datate e in stato di manutenzione approssimativo. La nostra guida, ci fa notare che di venerdì essendo chiuso alle visite il Taj Mahal ad Agra, ci sono meno turisti, di conseguenza le ferrovie inviano un treno che a suo dire “fa schifo”: queste sono le sue parole. Nell’attesa del nostro convoglio, sono transitati e sostato, altri treni di categorie inferiori dall’aspetto poco invitante.

ALBERGHI
Noi, nel periodo del nostro tour, abbiamo soggiornato in sette alberghi. Le strutture alberghiere per i turisti (i nostri tutti 4/5 stelle), sono moderni, confortevoli, camere ampie accessoriate, servizio professionale di squisita cortesia e gentilezza del personale.

CUCINA-CIBO
Essendo un viaggio completamente organizzato, le nostre esperienze culinarie sono riferite unicamente alle proposte alberghiere e ristoranti turistici preventivamente concordate, con servizio buffet/self service.
Allora, chi ama il piccante è servito. In concreto nella quasi totalità delle pietanze (pollo, agnello, verdure, legumi e farinacei) è presente con percezioni molto elevate il piccante, l’aromatico e lo speziato, derivanti da ingredienti come il peperoncino, il pepe, il rafano, la senape, rape di vario tipo, la curcuma,il cumino,il coriandolo, tanto per citare le più diffuse.

CLIMA
In questo periodo c’è una rilevante escursione della temperatura notte/giorno, che oscilla da 8-10 gradi a 20-26, mediamente. Le prime tre giornate, abbiamo dovuto registrare pioggia e annuvolamenti, i restanti giorni sereni. Abbigliamento consigliato d’inizio primavera e rigorosamente a “carciofo”.

LE CITTA’
Quattro delle sette città visitate (Nuova Delhi a parte), sono popolate ognuna da 2/3 milioni di abitanti. La circolazione è caotica, con un continuo suono di clacson che ti stordisce. Nonostante tutto, non abbiamo mai visto un incidente stradale (?!).
Le condizioni igieniche delle strade e fognature (dove esistono), sono a dir poco imbarazzanti, con rifiuti di ogni genere ovunque. I fabbricati adibiti ad abitazioni o attività commerciali, nella quasi totalità, sono vetusti e mal conservati. Ovviamente le mucche sono onnipresenti, ci sono tanti cani randagi, scimmie, qualche maiale e alcune caprette, che gironzolano tranquillamente e indisturbati fra la gente, cercando qualcosa di cui nutrirsi rovistando nei rifiuti.

MONUMENTI-TEMPLI-FORTEZZE
Sono indubbiamente tanti e di grande interesse storico socio culturale i monumenti, i templi e le fortezze, punti di riferimento di chi si appresta a visita l’india. Di questo subcontinente, con un miliardo e cinquantamilioni di abitanti, con una crescita di circa quindici/venti milioni di persone annue, se ne parla con un certo fervore come un prossimo polo tecnologico e commerciale mondiale (questi segnali, per quanto mi riguarda, ho faticato e tuttora fatico a coglierli). Le numerose etnie, lingue e religioni sono un groviglio inestricabile per noi occidentali, e non sempre ci permettono di capire o interpretare quello che a volte potrebbe sembrare o apparire negli atteggiamenti della popolazione “come se fosse avvolta da un sereno abulismo, in contrapposizione al mondo meno visibile di un elevato tecnicismo produttivo”. Queste sono alcune sensazioni che ho percepito io.


In merito a queste altre bestie! C'erano anche scarafaggi?
Scusa, sono Miciagilda e non mi ero loggata.

da Paulyste il 01 mar 2011 14:01


Tania, ma non ti attizza perché troppo organizzato o perché troppo all'avventura? Così, per curiosità :P

da donAttilio il 01 mar 2011 14:08


Micia, per quanto riguarda le strutture alberghiere è da escludere categoricamente la presenza di scarafaggi o similari, anzi regna molto ordine e pulizia.
Anche nelle aree monumentali non ho notato nulla.

Nelle pubbliche strade, io non ne ho visto, ma, considerando le generali condizioni d'igene precarie, non escluderei la presenza di qualche "simpatico scarafaggetto". :roll:

da Ospite il 01 mar 2011 14:22


PaulySte ha scrittoTania, ma non ti attizza perché troppo organizzato o perché troppo all'avventura? Così, per curiosità :P


Non mi attizza perchè questi sono viaggi che io compirei solo se fosse possibile rimanere nel territorio per un tempo assai piu' lungo.

Non mi affascina quel territorio ma quella cultura, cosa che difficilmente è possibile scoprire in 15 gg.

Ti faccio un esempio: io ho avuto la fortuna di andare in Kenya alcuni anni fa, ospite di italiani che vivevano a Nairobi. Ho scoperto tante cose che nulla avevano a che vedere con i classici giri turistici. E mi sono innamorata di quello che è un sogno: tornarci ma non per andare a fare un safari di 4/5 gg. allo Tsavo Est ed Ovest e neppure per poi crogiolarmi al sole di Watamu per i giorni che rimangono a comporre il pacchetto classico dei 9 gg. (sette notti).

Vorrei tornarci poco prima della stagione delle grandi piogge. Poter andare al confine tra Serengeti (in territorio tanzano) ed il Masai Mara per poter assistere alle enormi migrazioni degli gnu, delle gazzelle di Thomson, delle zebre: vedere con i miei occhi la pazienza dei grandi predatori che attendono le loro vittime nella sponda opposta del fiume Mara.

Vorrei tornarci per poter nuovamente andare a visitare il mercato settimanale dei veri Masai, a Nairobi. Non quelli che fanno gli spettacoli nei villaggi vestiti di rosso per la gioia dei turisti. Quelli che non si lasciano fotografare, che hanno una fierezza tutta loro.

Ho avuto dei fermatenda che mi aveva confezionato una donna Masai con ossa di un frutto tipico del luogo.

Ho potuto vedere con i miei occhi la macchina che tostava il caffè delle piantagioni di Karen Blixen, oramai abbandonata in mezzo alla savana mentre i turisti fanno la fila per visitare il set dove è stato girato il film con la Streep e Redford.

Ecco, vorrei conoscere l'India in quel modo e in nessun altro. :oops:

da tpt il 01 mar 2011 14:31


Oggi è la giornata del No-login! :lol:

da donAttilio il 01 mar 2011 14:31


Tania, penso che la tua espressione "turistica", in teoria, sia condivisa da una S T R A G R A N D E maggioranza, ma non sempre può trovare concreta applicazione pratica . . . purtroppo :roll:

da Charlemagne il 01 mar 2011 15:58


Grazie per le preziose informazioni, donAttilio. Volevo avere un tuo giudizio sulle tappe da te fatte: le ritieni tutte indispensabili? Varanasi merita un viaggio in aereo a parte? Dovendomi muovere senza viaggio organizzato dovrò anche considerare spostamenti meno agevoli etc, per cui mi farebbe piacere andare a colpo sicuro e visitare solo luoghi per cui valga la pena. Grazie per le risposte! :D

da donAttilio il 01 mar 2011 17:15


Charlemagne ha scrittoGrazie per le preziose informazioni, donAttilio. Volevo avere un tuo giudizio sulle tappe da te fatte: le ritieni tutte indispensabili? Varanasi merita un viaggio in aereo a parte? Dovendomi muovere senza viaggio organizzato dovrò anche considerare spostamenti meno agevoli etc, per cui mi farebbe piacere andare a colpo sicuro e visitare solo luoghi per cui valga la pena. Grazie per le risposte! :D


Charlemagne, Varanasi con i riti svolti la sera e della purificazione sul Gange al mattino (da vedere in barca), sono "il cuore pulsante" dell'Induismo, pertanto IMPERDIBILI.

I luoghi da noi visitati, hanno tutti un valido motivo di interesse storico/religioso/architettonico, se proprio ne dovessi escludere uno, a malincuore, ti direi Gwalior . . . sapendo comunque di rinunciare a qualcosa.
:wink:

da Ospite il 02 mar 2011 17:37


e la natura com'è? paesaggi, scenari?

da donAttilio il 02 mar 2011 19:28


Anonymous ha scrittoe la natura com'è? paesaggi, scenari?

Per i collegamenti delle varie citta da noi visitate, abbiamo percorso oltre un migliaio di km in pullman (oltre al treno e due voli aerei), praticamente tutti pianeggianti, con i terreni ordinatamente coltivati in prevalenza con distese enormi di "senape"(ora è inverno, ma solitamente hanno due raccolti annuali, per le varietà che lo consentono). Pertanto, gli scenari e i paesaggi, sono riferiti all'agricoltura.

L'unico impatto di rilievo, dal punto di vista naturalistico è a Khajuraho, con l'escursione in una piccola foresta di Tek e presenza di qualche animale con l'imponente Ken River Canyon.

da Charlemagne il 16 set 2011 19:04


Vorrei raccontare, brevemente, la mia esperienza in India, in particolare in Rajasthan. Il viaggio è stato fatto questa estate, tra agosto e settembre, durata 18 giorni. Come sempre abbiamo (io e mia moglie) deciso di muoverci autonomamente, senza ricorrere a viaggi organizzati e tour operator. Questo ci ha consentito innanzitutto un risparmio quantificabile tra il 30 e il 50% (abbiamo dato un’occhiata ai cataloghi che proponevano tour simili a quello fatto da noi). Inoltre, e soprattutto, ci ha permesso di muoverci autonomamente, senza ingombri, vedendo solo quello che volevamo noi e con chi volevamo noi, con i tempi che decidevamo noi, dopo aver ovviamente studiato e letto guide, racconti, consigli etc. Ci siamo volutamente risparmiati le solite anonime catene di hotel internazionali, tipo Radisson o Sheraton, di cui si servono i tour operator per soggiornare in Havelis o ex case di Marajah, magari più costose ma certo ben più caratteristiche. Ed abbiamo fuggito come la peste i classici ristorantoni per turisti: la cucina indiana è generalmente molto buona anche se ovviamente dopo un paio di settimane di vivande speziate e piccanti il mio stomaco gridava vendetta. Il viaggio in autonomia, nel bene e nel male, ci ha consentito di venire a contatto con la popolazione locale in maniera continua. Per spostarci da un luogo all’altro abbiamo utilizzato sia l’auto con autista privato, sia il treno, sia l’aereo. Il mezzo più comodo è ovviamente l’autovettura: il costo per il servizio d’altronde è talmente basso per i nostri standard (circa 30 $ al giorno), che non vale la pena cercare di risparmiare di più affidandosi solo ai precari servizi di pullman ed ai treni che regolarmente presentano ritardi disumani. L’esperienza treno va comunque provata: qualcuno su questo forum aveva messo in allarme circa le condizioni dei trasporti indiani. In realtà abbiamo viaggiato sia su treni considerati (da loro) di livello eccellente, che sono paragonabili ai nostri intercity di 20 anni fa, sia su treni ordinari, anche in seconda classe, che non sono poi così disastrosi: assimilabili forse ai treni locali italiani degli anni 70, se posso fare il paragone. Come dicevo, il viaggio è stato fatto principalmente nel Rajasthan. Le mete toccate, di questa regione, sono state le seguenti: Pushkar, Udaipur, Ranakpur, Jodphur, Pokaran, Jailsalmer, Ramdevra, Bikaner, Deshnok, Jaipur. Bellissime, assolutamente imperdibili Jodphur, Udaipur e Jailsalmer; interessante Pushkar, molto bello il tempio di Ranakpur. Incredibile il Tempio dei Topi Sacri di Deshnok. A Jaipur stupendo ed emozionante il Tempio di Galta, bello il Palazzo dei Venti. Interessante il Forte di Amber. Dopo il Rajasthan siamo tornati a Delhi (da cui eravamo partiti) e ci siamo diretti dapprima a Varanasi (troppo inflazionata la preghiera della sera, dove centinaia di turisti sgomitano sulle barche per scattare fotografie; molto toccante, invece, la cerimonia della cremazione, cui abbiamo assistito grazie ad una guida estemporanea che ci ha condotto al Ghat ove avvengono le cerimonie funebri e alimentate le pire su cui vengono arsi i cadaveri), poi di nuovo a Delhi e infine ad Agra. La capitale dell’India non risulta particolarmente significativa per il viaggiatore. Una metropoli di circa 15 milioni di abitanti, poco rappresentativa dell’India, con troppo caos e gente ovunque, non troppo interessante neppure sotto il profilo dei monumenti. Forse la parte più attraente è la Old Delhi con i suoi negozietti e il suo intrico di viuzze, fra le quali facilmente ci si perde. Agra di per sé dice poco ma è imprescindibile per la visita del Taj Mahal, che a mio giudizio da solo vale il viaggio in India. Bellissimo, senza dubbio. Gli Indiani. Difficile, davvero, descrivere questa popolazione, unica per carattere, cultura, tradizioni etc. Abbiamo visto tanta povertà, moltissime persone che dormono per strada, molti mendicanti, tra cui un’enormità di bambini. Eppure l’impatto non è stato così traumatico come ci aspettavamo, forse perché mentalmente preparati in questo senso. Si, tanta povertà, forse più che in altre parti del (terzo) mondo da noi già visitate, ma situazioni di grave, terribile indigenza (contro cui ti senti umanamente impotente) le avevamo già viste in Laos, Cambogia, in Perù, per cui non ci siamo sconvolti e scomposti più di tanto. Dicevo degli indiani. Rispetto ai canoni occidentali – che non necessariamente debbono essere presi come esempio – risultano piuttosto invadenti, spesso maleducati, decisamente badano poco all’igiene: nessuno rispetta le code, la privacy, le regole del traffico, che pur pare che esistano; in molti espletano le loro funzioni corporali per strada, si lavano in certe pozze d’acqua di colore indefinito e via discorrendo. Ma non sono mai aggressivi e alcuni sanno essere anche molto ospitali, senza necessariamente avere un tornaconto personale (la mancia, la commissione nel negozio o nel ristorante in cui ti vogliono a tutti i costi portare, come capita di continuo). Se ti fissano per strada o ti circondando in dieci mentre stai facendo una foto, lo fanno solo perché sono curiosi e vorrebbero comprendere qualcosa in più di te. Sono tanti, davvero tantissimi. Alla lunga tutte queste cose messe insieme finisce che ti stancano un po’, inevitabilmente. Il viaggio in Rajasthan è un viaggio sicuramente da fare. Per me non il più bello in assoluto (se mai è possibile stilare una graduatoria dei viaggi…), ma forse il più particolare. Dicono che l’India o la ami oppure la odi, senza vie di mezzo. Io non credo di rientrare in nessuna delle due categorie. Sono comunque contento di avere fatto questa esperienza.

da donAttilio il 16 set 2011 21:00


Charlemagne, praticamente concordo in toto quanto descritto(a grandi linee rispecchia quanto visitato da noi) relativamente alla tua esperienza "indiana", escluso "il fai da te"(ma lo dico unicamente per una mia esigenza/limite/avversità o forse incapacità di organizzarmi, problemi linguistici ecc.), che comprendo benissimo faccia parte del tuo stile di viaggiatore.

Condivido anche quando dici e pressochè limitativo stilare delle classifiche/graduatorie del/dei viaggi preferiti. Sì, perchè il viaggiatore "avido" di conoscere/scoprire, troverà sempre vari motivi d'interesse del/dei luoghi visitati, poi, certamente avrà delle preferenze, ma non si fossilizzerà "sul già visto".

Come anticipato in altro topic, da me aperto, sono in partenza per la Cina (11 Ottobre), ovviamente, da "pigrone/i", completamente organizzato nei minimi dettagli. Poi cercherò di raccontare la nuova esperienza.

Cordialmente . . . e al prossimo, anche per voi. :wink:

da Charlemagne il 17 set 2011 09:19


Ciao Don. Mi fa piacere che tu condivida le mie "sensazioni" indiane. P.s. servirsi dei tour operator non è certo disdicevole e comprendo perfettamente le ragioni di chi lo fa. Dipende molto dall'operatore e da viaggio a viaggio, probabilmente. Ho anche provato l'esperienza, alcuni anni or sono, in un tour del Portogallo. Bellissimi posti, ma tragico viaggio in pullman stile fantozziano: sempre fermi ad aspettare i ritardatari (il che capitava di continuo), mai un attimo per stare in pace con se stessi, mai poter stare 5 minuti in più in un luogo partiicolarmente interessante. Per non parlare delle lunghe sessioni con noiosissime guide che raccontano spesso cose che non interessano a nessuno. Da allora sempre viaggi indipendenti.
Attendo Tue dalla Cina! A presto ;-)
A.

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